Ho approfittato di qualche giorno di festa per effettuare un... "corso di aggiornamento"
La tappa principale è stata Belgrado con tappe intermedie a Lubiana ed a Jasenovac, in Croazia, luogo tristemente famoso per essere stato il campo di concentramento degli ustasha croati alleati con nazisti tedeschi.
"Corso di aggiornamento" perchè? Perchè a Lubiana sono stato diverse volte negli anni passati ma ora ci mancavo da anni.
Lo stesso discorso vale per Beograd dove ero stato oramai un po tempo fa.
A Lubiana si è trascorso giusto una notte e l' ho trovata sempre piacevole come me la ricordavo. Anzi, è una delle città che a distanza di anni conosco meglio e rivedere i vecchi posti, acuni cambiati, altri rimasti uguali mi ha fatto tornare agli albori dei mie viaggi... in treno...
Sicuramente si è rifatta il look, anche con un nuovo centro pedonale in via di ultimazione ed i prezzi con l' avvento dell' euro sono aumentati ma il centro città rimane sempre piacevole, i lungofiumi sul Ljublanica caratteristici ed anche i locali per la sera validi
Emozionante tornare in alcuni di essi che fui tra i primi a "scoprire" anni fa (chi si ricorda le vecchie "guide zingare" si dovrebbe ricordare anche che la scheda su Lubiana e quella su Zagabria le aprii io per primo e rimasero per lungo tempo con quelle, tante, informazioni).
Belgrado la ricordavo ma in maniera meno precisa. L' ho riscoperta ed anche il clima piacevole rispetto alla mia prima volta in un inverno di tanti anni fa (con Pingo e Sbernaz) mi hanno dato la possibilità di assaporarla meglio, di scoprire nuovi scorci, di viverla con più cognizione.
La gente amichevole, il cibo ottimo, i locali notturni divertenti, la tomba di Tito, i fiumi Sava e Danubio che regalano emozioni, il numeroso verde che caratterizza la capitale serba, l' emozionante fascino balcanico.
Jasenovac, non lontanissimo dalla capitale della Croazia, Zagabria, ed a circa 2 km dal confine bosniaco è stato un luogo di concentramento, deportazione e sterminio di migliaia di persone vittime delle ideologie nazionaliste degli ustasha alleati ai nazisti tra il 1941 al 1945.
Ora lì sorge un memoriale ed un piccolo museo a imperituro ricordo.
Non scendo nei dettagli anche perchè mi mancano alcuni parametri per esprimermi in maniera decisa ma il campo di Jasenovac costituisce ancora una ferita aperta in quanto, pare siano accertate, delle complicità di religiosi francescani e in molti ancora attenderebbero una presa di posizione, una presa di distanza, da parte della chiesa cattolica a riguardo.
Jasenovac fu poi teatro anche durante la guerra stra croati e serbo-bosniaci negli anni '90 essendo una località a popolazione a prevalenza serba e che porta ancora oggi a distanza di 20 anni i segni sulle case e l' abbandono.
Negli scorsi mesi, dopo anni, sono tornato anche a Sarajevo. I Balcani sono stati, come noto, uno dei miei primi amori tanto che iniziai a studiare anche il serbo - croato. Poi li avevo un po persi di vista. Questo viaggio mi ha fatto salire la nostalgia. Spero di trascurarli di meno e di tornare a rifrequentarli un po di più
In fondo, l' ho sempre detto, è l' area più bella dell' Europa geografica...