Riporto la "Prefazione" che scrissi alla stampa del suo libro, quando per fargli un regalo - sorpresa, gli stampammo il racconto in 18 copie e gliele consegnammo a Firenze a margine di una conferenza di viaggi. Autografò tutte le copie una ad una.
Il titolo era "17 giorni a palle vuote".
E' triste pensare, ora, che all' epoca si scherzava dicendo
"queste copie a tiratura limitatissima, un giorno avranno un valore inestimabile. La prima opera del Maestro, autografata, solo per pochi ed in una stampa introvabile".
Esaltato comunque da questa cosa, poi, mi spinse a pubblicargli il libro (dopo che egli stesso aveva contattato l' Einaudi...) in maniera riveduta (non nei contenuti) ma cambiandogli il titolo, foto ed aggiungendogli altri tre suoi racconti. Questa seconda edizione è ancora lì, in vetrina virtuale, in vendita.
Dovrà essere valutato anche cosa fare a riguardo, essendo Otra una sorta di erede dell' opera.
Riporto quindi, a suo ricordo, la "Prefazione" che scrissi ai tempi. Il Canga in realtà non la amava troppo perchè... continuava a non capirla... a non capire quello che avevo voluto dire con quelle parole. Non sarà ovviamente da premio Pulitzer ma credo, però, riporti un po il senso di come era Cangaceiro "scrittore":
L’uomo della strada,la maggioranza delle volte,associa il viaggiare esclusivamente ad un mezzo mirato alla conoscenza e all’abbordo di ragazze. Non è raro incrociare,durante un viaggio,grupponi di maschioni imbellettati all’unisono a caccia di prede già conquistate d’ufficio.Questo vale per tutte le età,sia che si tratti di giovinotti di belle speranze,sia che all’andar per caccia siano omaccioni navigati.
Come può risultare non possibile che fiori di ragazze o donne effervescenti,non si strappino i capelli per loro già non appena essi abbiano toccato il suolo straniero?
I sogni sono l’unico barlume di libertà totale del genere umano e quando,rientrati da un viaggio effettuato con suddetti scopi,si rinsavisce alla triste realtà,la depressione è profonda. Il miraggio dell’abbordo d’ufficio svanisce nelle nebbie della propria vita.
Non è possibile far rientro a casa senza una coppa nel proprio palmarés,cosa potrebbero vociferare nei loro confronti gli amici,i conoscenti,gli abbordatori di professione?
Ed ecco giungere in aiuto le “pagliette”;affermazioni mendaci profondamente proibite.
Il mito di un luogo è servito. Orde di grupponi maschili si rigettano nella rinomata località abbordatoria. Ed il serpente si morde la coda.
Finchè la storia non ci consegna in dono il Maestro,il viaggiatore d’abbordo per Eccellenza,il recordman degli skizzi.
La cultura di un luogo,per Lui,va compresa esclusivamente con strane misurazioni di larghe caverne e con gittate a skizzo continuo.
La realtà locale va studiata esclusivamente tastandola e penetrandola. Solo così si potrà avere un ritratto completo del luogo straniero testè visitato.
Cangaceiro.
Essersi imbattuti in Lui ha significato sognare la Moldova,vivere Chisinau,spingersi in Transdniester con gli occhi di un abbordatore.Vero;di un Maestro.
Nella sua innocenza escono allo scoperto l’estro,la passione,la genialità sopita.
Questa opera,a prima vista volgare ed insulsa,è in realtà un’ Opera d’Arte. Addentrandosi nelle pagine dell’ Opera scopriremo spaccati di vita di una Moldova per molti lontana.
Quale intelletto mai avrebbe potuto concepire una trama così subliminale. Visitare da casa la Moldova,attraverso gli occhi dell’unico protagonista della novella: lo Skizzo.
Grazie Maestro.
Ci sollazzeremo con la lettura del tuo pamphlet tenendo sempre a mente che,nonostante tutto,“L’importante è skizzare il più possibile”.
Geometra Calboni
Riporto anche le dediche che molti i forumisti gli dedicarono al momento della stampa e che compaiono al margine del libro:
"che lo skizzo sia con te..." - Campa
"al descobridor che ha rivoluzionato la geografia aldilà dell' Odra" - Carl Bro
"1,2,3 dita...e via di skizzo" - Cozzi11
"canga, sa oled minu lemmik kirjanik! eestlased tudrukud ootanad sind!" - Eestlane
“i tuoi racconti mi hanno fatto rivivere le emozioni di quando anche io skizzavo a volontà: resto in attesa dei prossimi capitoli della saga skizzatoria.” - Gabriele
"le tue parole hanno portato skizzi di gioia e speranza" - Gc23
“col Canga non si skerza…si skizza!” - Geometra Calboni
“Maestro, mi hai dato un'emozione. Io ti regalo una citazione” - Iceman85
“Mitico Canga: i tuoi racconti skizzano "succo di vita!” - Lebowski
“l’importante non partecipare è…skizzare!” - Leonardo
" Dopo Dante, finalmente la Toscana torna a dare il suo contributo alla letteratura italiana. Sulla scia di febbre al 90 minuto e Trainspotting, un storia vera scritta da un personaggio geniale." - Marxim
"Al re dello spruzzo.....con affetto.Un viaggiatore che,suo malgrado, resta sempre a palle piene!". - Melandri74
"sabes en que se parecen el perenjil y un pelo del coño? los dos cuando los encuentras los pones a lado y sigues comiendo" questo per chi come te non ha mai avuto peli sulla lingua...forse!!!” - Nanni
“Che si vinca o che si perda, sia lo skizzo a trionfar!” - Nelloyanto
"Il canga.. quando Marco Polo incontra Mario Salieri" - Obe
“Se non ci fosse il Canga bisognerebbe inventarlo...” - Palaz
“fuori dagli schemi. fuori dall' ipocrisia, dedito una Passione, la coscienza emette e tu scrivi" - Pibi
“uno skizzo di verità su carta” - Pingo
“c'è chi skizza a parole e chi viaggiando. grande canga! complimenti” - Radaulpa
"Grazie Maestro, mi hai fatto venir voglia di conoscere più a fondo la Moldova eprendere le “misure” alle fanciulle locali!" - Rysio
"Che la classe della Transnistria (non è acqua) sia con noi e che il verbo moldavo si diffonda tra tutti i lettori.” - Schultz
“fai la cosa giusta” - Sua Eminenza
“i tuoi skizzi sono una forma d'arte, passerano alla storia” - Vilmer7
"un libro imprenscindibile che non può mancare in nessuna biblioteca che si rispetti" - Jena Plissken
Fa ancor più effetto ora leggere la sua dedica autografata alla mia copia...