Le nostre città e dintorni

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo l'Italia.

Le nostre città e dintorni

Messaggioda nonnomario » 20/04/2009, 14:38

Lebowski ha scritto:Perché non scriviamo guide delle nostre città?

Le città del forum. Una cosa così. Gli utenti raccontano le loro città.
Per me poca fatica, è piccola. (e la odio anche un po').

Geometra (e anche gli altri): cosa ne pensate?


Sono d'accordo, per chi vive in cittadine piccole può ampliarle al territorio circostante?
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Voronezh » 20/04/2009, 14:46

D'accordo pure io, e sì credo credo che per le piccole città si possa ampliare il discorso al territorio circostante.
Io lo sto facendo con Coruña, anche se è più una guida-racconto, comunque si potrebbe fare anche per le città a cui uno è particolarmente affezionato, se le conosce bene (in Europa o nel mondo), oltre che a quelle dove vive o ha vissuto.
Tipo il chapter by chapter del Principe su Budapest ;)
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Lebowski » 20/04/2009, 15:11

Beh, si potrebbe parlare anche dei territori circostanti. Anche lì sono fortunato: piccoli anche quelli, per me.
Carl, sono molto belli i tuoi racconti e le tue guide (anche quella sull'irlanda), però io pensavo alla propria città. La propria città non la si sceglie e porta sempre a sentimenti di odio-amore che vanno al di là della conoscenza, secondo me. Per esempio: non credo che né io né te potremmo scrivere di San Diego come un cittadino di San Diego. Eppure la conosciamo.
E' un discorso complesso: la vedi crescere, ne conosci gli angoli sconosciuti, la vivi e ti rimane sempre impressa in modo diverso anche da chi magari vive nella tua città da anni.
Un po' anche perché non è solo il tuo luogo di lavoro o di studio: è il luogo dove sei cresciuto, dove hai le radici.
Pensavo: anche io potrei scrivere di Milano visto che tra lavoro e studio ci vado praticamente tutti giorni da 11 anni, ormai.
Ma la vivo diversamente, e non potrei mai descriverla come pibì (ad esempio).
Apriamo il confronto. :D
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda geom.Calboni » 20/04/2009, 15:30

volevo lavorarci su perchè,grosso modo,era un'idea che avevo già in mente.andava ovviamente sviluppata.

potremmo fare così:
chi vuole scriva una "guida" di una città,una provincia,una regione :o ,me la spedisce in semplice formato word ed io la pubblicherò a nome dell'autore (magari anche quello vero) in una apposita sezione che farò creare.

la guida non avrà velleità di essere La guida di una località ma sarà solamente una sorta di articolo,di guida secondo colui che l'ha scritta.
magari,forse,ci potranno essere anche più guide per lo stesso posto ma da visioni differenti.

opinioni a riguardo?
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Voronezh » 20/04/2009, 16:15

Sono due progetti interessanti che mi esaltano. Io li porterei avanti su binari paralleli.

Lebo io credo che la tua idea sia interessante, una guida della propria città, per i motivi che hai detto tu: chi nasce e vive in una città ne coglie aspetti, prospettive e sentimenti unici, che molte persone, anche se ci hanno vissuto un pò, non sempre colgono. Ma solo le città dove si è nati?
C'è chi vivendo in una città per molto tempo, finisce per mettere le radici anche lì.

Geò, anche la tua idea mi attizza 8-) ... Se la metti così, potrei allora pensare di fare una guida-articolo "seria" di Coruña.
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Lebowski » 20/04/2009, 16:37

Ho notato ora che l'idea era già nata anche di là.
E alcuni di noi si erano già proposti.
io a questo punto la vedrei così: deve essere la propria città. Per me è quella dove sono nato, cresciuto e vivo tuttora. Ma mi rendo conto che per alcuni non è così: magari ci sono nati ma sono andati a vivere sin da piccoli in un'altra.
Del thread di là, ad esempio, eestlane si offriva per tallin. Ecco, io lo vedrei buono per Como, non per Tallin. Per carità, magari conosce meglio la seconda, ma non è la sua.
Insomma: quella che si sente propria perché è lì che si hanno le radici. Mi spiego: le radici non si mettono mai altrove. Si nasce da loro e sono quelle che ci legano sotto il terreno. Altrove si possono mettere i rami, magari anche belli grossi, imponenti. Ma le radici sono altro. Ed estirparle significa far morire tutta la pianta.

Se siete d'accordo...
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Voronezh » 20/04/2009, 17:21

Lebowski ha scritto:io a questo punto la vedrei così: deve essere la propria città. Per me è quella dove sono nato, cresciuto e vivo tuttora. Ma mi rendo conto che per alcuni non è così: magari ci sono nati ma sono andati a vivere sin da piccoli in un'altra.
Del thread di là, ad esempio, eestlane si offriva per tallin. Ecco, io lo vedrei buono per Como, non per Tallin. Per carità, magari conosce meglio la seconda, ma non è la sua.
Insomma: quella che si sente propria perché è lì che si hanno le radici. Mi spiego: le radici non si mettono mai altrove. Si nasce da loro e sono quelle che ci legano sotto il terreno. Altrove si possono mettere i rami, magari anche belli grossi, imponenti. Ma le radici sono altro. Ed estirparle significa far morire tutta la pianta.

Se siete d'accordo...

E qui la pensiamo differente. Non sono d'accordo 8-) Mi spiego.

Io sono nato e ho vissuto la maggior parte della mia vita a Modena, ma non sento le mie radici solo lì.
Ho vissuto 28 anni col sogno, il ricordo, l'odore del mare. Sempre.
Io vivevo in pianura, ma la mia mente era là, sul mare. Le emozioni forti, quelle che danno un senso alla vita, spesso le provavo quando ero là.
Tante cose mi hanno forgiato a Modena, ma testa e cuore erano "altrove".

Certo a Modena ho molte delle mie radici, e per certi aspetti sarò sempre un modenese; e vivendo lontano, e ritornando a casa, e ritornando via...
ho imparato ad apprezzarne molti aspetti che prima non vedevo, a capire cose che chi non se nè mai andato credo faccia fatica a vedere.
Ora sono orgoglioso di essere modenese, mi sento legato alla mia città, ho imparato a conoscerla e saperla gestire (o almeno credo).

Ma a Modena ritrovo le mie radici solo in casa mia, nel parco dove passeggio sempre col cane, sulle colline, in alcuni angoli del centro, con qualche amico, in mezzo ai campi.
Per molti altri aspetti, in molte strade, in mezzo alla gente, non so perchè, ma non mi sento a casa. C'è qualcosa che "non basta".
Quando penso a un luogo dove mi identifico, dove vado col pensiero quando sono solo, io penso al mio mare, al Tigullio, a Genova, alla ValdiMagra, a Tramonti, a Montemarcello, alle Alpi Apuane...

Per me le radici, quello che ti rimane impresso dentro e che ti lega alla terra, sono soprattutto quello che di questa terra è cresciuto dentro di te.
E io una mia terra, una sola, non ce l'ho.
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Lebowski » 20/04/2009, 17:39

Carl Bro ha scritto:
Lebowski ha scritto:io a questo punto la vedrei così: deve essere la propria città. Per me è quella dove sono nato, cresciuto e vivo tuttora. Ma mi rendo conto che per alcuni non è così: magari ci sono nati ma sono andati a vivere sin da piccoli in un'altra.
Del thread di là, ad esempio, eestlane si offriva per tallin. Ecco, io lo vedrei buono per Como, non per Tallin. Per carità, magari conosce meglio la seconda, ma non è la sua.
Insomma: quella che si sente propria perché è lì che si hanno le radici. Mi spiego: le radici non si mettono mai altrove. Si nasce da loro e sono quelle che ci legano sotto il terreno. Altrove si possono mettere i rami, magari anche belli grossi, imponenti. Ma le radici sono altro. Ed estirparle significa far morire tutta la pianta.

Se siete d'accordo...

E qui la pensiamo differente. Non sono d'accordo 8-)

Mi spiego.
Io sono nato e ho vissuto la maggior parte della mia vita a Modena, ma non sento le mie radici solo lì.
Ho vissuto 28 anni col sogno, il ricordo, l'odore del mare. Sempre.
Io vivevo in pianura, ma la mia mente era là, sul mare. Le emozioni forti, quelle che danno un senso alla vita, spesso le provavo quando ero là.
Tante cose mi hanno forgiato a Modena, ma testa e cuore erano "altrove".

Certo a Modena ho molte delle mie radici, e belle grosse, e per certi aspetti sarò sempre un modenese; gran parte di quello che sono ora viene da lì.
e vivendo lontano, e ritornando a casa, e ritornando via... ho imparato ad apprezzarne molti aspetti che prima non vedevo, a capire cose che uno che non se nè mai andato credo faccia fatica a vedere.
Ora sono orgoglioso di essere modenese, mi sento legato alla mia città, ho imparato a conoscerla e saperla gestire (o almeno credo). Sono contento di rivedere i miei amici quando torno, fare le "solite cose", sono emozionato quando apro la porta di casa e so che ci sono delle persone (e un animale) che muoiono dalla voglia di riabbracciarmi...

Ma a Modena mi sento a casa solo in casa mia, nel parco dove passeggio sempre col mio cane, sulle colline, in alcuni angoli del centro, con qualche amico, in mezzo ai campi.
Per molti altri aspetti, in molte strade, in mezzo alla gente, non so perchè, ma non mi sento a casa. C'è qualcosa che "non basta".
Quando penso a un luogo dove mi identifico, dove vado col pensiero quando sono solo, io penso al mio mare, al Tigullio, a Genova, alla ValdiMagra, a Tramonti, a Montemarcello, alle Alpi Apuane...

Per me le radici, quello che ti rimane impresso dentro e che ti lega alla terra, sono soprattutto quello che di questa terra è cresciuto dentro di te.
A volte mi sento "solo", un pò bastardo, ma io una mia città, una sola, non ce l'ho.


E invece la pensiamo allo stesso modo. ;)
Ci scontriamo sulla forma, non sulla sostanza.
Anche io vengo dalla pianura e anche io adoro il mare. E' qualcosa che sento dentro di me.
Hai mai visto Rusty il selvaggio? In inglese era rumble fish. I rumble fish sono quei pesci che combattono per ottenere il loro spazio e per farlo ammazzano i loro simili. Se vivessero nel mare non lo farebbero, perché hanno il loro spazio.
E' una bellissima metafora di un film di Coppola. Siamo rumble fish.
Per me è validissima. Infatti, ho premesso che un po' odio la mia città, Crema per l'esattezza.
Ricordo una sera a Baska, isola di Krk. Mare agitatissimo ed io che rimanevo a guardarlo stupito. Fermo, impassibile. Sarei rimasto lì ore ed ore: e la stessa cosa la feci al Pier di Pacific Beach (lo conosci? :) ). I miei amici mi davano del pazzo e volevano andar via. Io passai poi in un baretto sul porticciolo a parlare con una coppia di ragazzi olandesi di Janice Joplin, Hendrix, Scott, etc. Una delle serate più belle della mia vita (sì, adoro la musica).
Anche a me il mare mette una sensazione diversa.
Ma non potrei mai sentirmi un "marino". Il mare sento che, per quanto possa sforzarmi, appartiene a chi viene da lì. E mai un "marino" si sentirà campagnolo, per quanto possa sforzarsi. Tu stesso ammetti che Modena la vedi e la vivi cogliendo le sfumature che nessuno coglierebbe. Perché, forse, le tue radici sono comunque quelle.
Non si può accettare di essere diversi da quello che si è. Magari ami (come me) altre realtà, le ammiri di più, le senti più tue. Ma forse è più la sensazione di volerle proprie che la constatazione di dire "sono le mie".
Testa e cuore potevi averle altrove (per me era lo stesso). Ma l'anima (se esiste, ma comunque ci siamo capiti), le radici le hai comunque lì. E da lì che raccogli la linfa che poi porti ai rami. Se ami o odi un'altra realtà è sempre dovuto al fatto che la paragoni a qualcosa, e quel qualcosa è Modena.
Modena è nolente dentro di te. E' te. E non si può fuggir da se stessi.
Crema, forse non la conosci. Ma uno dei suoi cittadini più illustri era Bettinelli. Anche lui la viveva con un rapporto di amore/odio. Era uno che appena poteva scappava, ma la sentiva sua. E lui, più di tutti noi messi assieme, poteva dirsi cittadino del mondo. Ma, sempre, ricordava che poteva fuggire ovunque con la sua Vespa. Era un fuggire da qualcosa di intimo (il primo viaggio lo fece per fuggire da una delusione d'amore) ma per quanto fuggisse era sempre presente. Anche non volendolo.

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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Voronezh » 20/04/2009, 18:07

Io invece mi sento anche un uomo di mare, perchè è lì che sento le mie radici. E' così da quando sono bambino.
Ma nessuno viene prima, rifuggo dall'univocità: ci sono io, uno, e poi i miei luoghi, come degli eteronimi.

Le persone nate sul mare mi raccontano che anche se non lo vedono, sanno che lì c'è, e quello è un punto fermo della loro vita.
Ecco io provo le stesse cose, lontano o vicino dal mare, io "so" che là, da quella parte, c'è il mare. E sempre mi rapporto a quel .

Secondo me ognuno è fatto a modo suo: quando paragono un luogo, lo faccio sia con Modena che col mio mare, ma mai solo con Modena.

Modena certo che è dentro di me, ma non fuggo da me stesso se dico che quando penso a me, da dove vengo, penso al mare, ai campi...
non c'è solo un luogo, o uno più vero. ecco perchè io sento avere più radici da cui traggo la linfa.

Quando fuggo e penso a casa, mi accorgo che una casa sola non ce l'ho.
E' strano, a volte mi sento solo, bastardo, ma è così.
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Lebowski » 20/04/2009, 18:29

E' vero.
Però per noi è il mare l'elemento naturale. Non è la città.
Napoletani, palermitani, veneziani, riminesi.
Entrambi sono cittadini di mare, come magari ti senti tu.
E magari sentono le tue stesse emozioni, le emozioni che dici appartenere naturalmente a chi viene da lì. Ma questo penso sia un altro discorso.
Parlo di raccontare la propria città. Per loro il mare è un elemento imprescindibile dei loro luoghi. Ma Napoli non è Palermo né Rimini né Venezia.
E' il mare in sé ad essere dentro di te, non la città.
Probabilmente la sensazione di libertà che ti dà, di tutt'uno con te stesso, dipende dall'elemento mare, non dalla città. Mi spiego: proveresti queste sensazioni sia a Napoli che a Venezia che a Rimini che a Palermo.
Ma per un palermitano è diverso. Non proverebbe le stesse sensazioni a Venezia o a Napoli.
La guida di un palermitano è sicuramente diversa da uno come te, che magari adori Palermo più di lui. Ma lui ha radici lì.
Io parlo di guide cittadine e il mare è l'anima di queste città. Ma non c'è solo quello.
Probabilmente sbaglio io, ma forse è proprio così.

Ciao
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda nonnomario » 20/04/2009, 20:52

Io sono più favorevole all'idea di Carl, cioè che uno possa parlare della città (o del territorio) che ritiene di conoscere meglio, poi siccome ognuno di noi vede le cose a proprio modo, non disdegnerei giudizi anche più severi.
L'idea del Geometra se ho capito, mi sembra un pochino chiusa al confronto, cioè io scrivo della mia città, la mando, viene pubblicata ma nessuno può opinare se non scrivendone un'altra, non sò.
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Lebowski » 21/04/2009, 10:27

Ok, allora io farei cosi:
Carl, fai una guida di Modena e poi di una (o più) città che senti tue.
Così siamo tutti d'accordo (spero). ;)
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda fedea » 21/04/2009, 10:55

Bologna me la piglio volentieri, datemi solo il tempo di metterci mano :)
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Voronezh » 21/04/2009, 11:00

Lebowski ha scritto:E' vero.
Però per noi è il mare l'elemento naturale. Non è la città.
Napoletani, palermitani, veneziani, riminesi.
Entrambi sono cittadini di mare, come magari ti senti tu.
E magari sentono le tue stesse emozioni, le emozioni che dici appartenere naturalmente a chi viene da lì. Ma questo penso sia un altro discorso.
Parlo di raccontare la propria città. Per loro il mare è un elemento imprescindibile dei loro luoghi. Ma Napoli non è Palermo né Rimini né Venezia.
E' il mare in sé ad essere dentro di te, non la città.
Probabilmente la sensazione di libertà che ti dà, di tutt'uno con te stesso, dipende dall'elemento mare, non dalla città. Mi spiego: proveresti queste sensazioni sia a Napoli che a Venezia che a Rimini che a Palermo.
Ma per un palermitano è diverso. Non proverebbe le stesse sensazioni a Venezia o a Napoli.
La guida di un palermitano è sicuramente diversa da uno come te, che magari adori Palermo più di lui. Ma lui ha radici lì.
Io parlo di guide cittadine e il mare è l'anima di queste città. Ma non c'è solo quello.
Probabilmente sbaglio io, ma forse è proprio così.

So che non è facile da capire, ma io mi sento appartenere ai luoghi che ho vissuto nel corso di tanti anni: quando viaggio, io comparo i luoghi con la Liguria.

Le mie radici le sento nel Mar Ligure, che per me non è affatto lo stesso mare di Napoli o Rimini.
Quando sono a Genova o a Spezia mi sento a casa. La sensazione di libertà che mi danno questi posti è indissolubilmente legata al mare, che senza mare non sarebbero quello che sono, ma non provo le stesse sensazioni quando sono a Venezia o a Napoli. Lì non mi sento a casa, non ho radici.

E’ questo che mi differenzia da molti modenesi:
quando penso a una casa come famiglia, penso a casa mia di Modena;
quando penso a una casa come luogo, penso al mio mare, i luoghi dove quando ritorno mi sento a casa.

Per questo io una guida di Modena non la posso fare, non ne sarei in grado.
Che poi non sia una città ma un insieme di luoghi, un golfo, una valle o un faro, non importa.
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Lebowski » 21/04/2009, 11:21

Carl Bro ha scritto:
Lebowski ha scritto:E' vero.
Però per noi è il mare l'elemento naturale. Non è la città.
Napoletani, palermitani, veneziani, riminesi.
Entrambi sono cittadini di mare, come magari ti senti tu.
E magari sentono le tue stesse emozioni, le emozioni che dici appartenere naturalmente a chi viene da lì. Ma questo penso sia un altro discorso.
Parlo di raccontare la propria città. Per loro il mare è un elemento imprescindibile dei loro luoghi. Ma Napoli non è Palermo né Rimini né Venezia.
E' il mare in sé ad essere dentro di te, non la città.
Probabilmente la sensazione di libertà che ti dà, di tutt'uno con te stesso, dipende dall'elemento mare, non dalla città. Mi spiego: proveresti queste sensazioni sia a Napoli che a Venezia che a Rimini che a Palermo.
Ma per un palermitano è diverso. Non proverebbe le stesse sensazioni a Venezia o a Napoli.
La guida di un palermitano è sicuramente diversa da uno come te, che magari adori Palermo più di lui. Ma lui ha radici lì.
Io parlo di guide cittadine e il mare è l'anima di queste città. Ma non c'è solo quello.
Probabilmente sbaglio io, ma forse è proprio così.

So che non è facile da capire, ma io mi sento appartenere ai luoghi che ho vissuto nel corso di tanti anni: quando viaggio, io comparo i luoghi con la Liguria.

Le mie radici le sento nel Mar Ligure, che per me non è affatto lo stesso mare di Napoli o Rimini.
Quando sono a Genova o a Spezia mi sento a casa. La sensazione di libertà che mi danno questi posti è indissolubilmente legata al mare, che senza mare non sarebbero quello che sono, ma non provo le stesse sensazioni quando sono a Venezia o a Napoli. Lì non mi sento a casa, non ho radici.

E’ questo che mi differenzia da molti modenesi:
quando penso a una casa come famiglia, penso a casa mia di Modena;
quando penso a una casa come luogo, penso al mio mare, i luoghi dove quando ritorno mi sento a casa.

Per questo io una guida di Modena non la posso fare, non ne sarei in grado.
Che poi non sia una città ma un insieme di luoghi, un golfo, una valle o un faro, non importa.


Ok, ora ti sei spiegato.
Certo che è un po' strana la tua situazione. ;)
(nel senso buono, ovviamente).
Scusa per l'incomprensione.

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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda palaz » 21/04/2009, 11:32

Insomma per farla breve penso che chi vuole possa "adottare" una (o più) città che sente propria e scrivere su di essa. Indipendentemente dalla città di origine o di residenza.
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda nonnomario » 21/04/2009, 13:31

Proposta: io farei un topic qui in Italy ad esempio:
Bologna, scritto da Fedea, poi sotto i vari commenti, osservaz. foto ecc. di chi vuole intervenire, ma rimanendo in topic, non divagando con fatti personali (es. una delle mie prime morose abitava lì sotto i portici vicino all'arco dove comincia la salita a S. Luca), che non gli frega niente a nessuno, ecc.
Roma, Palaz ecc. ecc.
Milano.....
5 Terre.. Carl....
Europa1
Paris...ecc.
Corsica è già bello scritto ecc.

I suggerimenti di procedura però cerchiamo di postarli qui, in modo che queste "Guide" siano il più "pulite" possibili da off topic.

Poi quando ce ne saranno un po' deciderà il Geom. cosa farne, se riunirli, bloccarli o lasciarli aperti alle aggiunte, se ne può sempre parlare, ecc.

Che ne pensate?
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda geom.Calboni » 21/04/2009, 15:16

direi che si potrebbe iniziare dalla proposta del nonno.
un po come il lavoro pubblicato su napoli e budapest ma anche con aggiunte di considerazioni personali che,anche se soggettive,potrebbero dare nuovi spunti a colui che è intressato al luogo descritto e quindi al lettore.
se riuscissimo a tenere fuori gli off topic,sarebbero davvero delle guide funzionali.
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda nonnomario » 21/04/2009, 18:45

non ho ancora capito se il Carl scriverà di Modena, ma chi se ne occuperà oltre alla Ghirlandina ed alla secchia, non dimentichi l'aceto balsamico e tutto quello che segue.
Grazie
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Re: Le nostre città e dintorni

Messaggioda Voronezh » 21/04/2009, 18:55

Della città della Ghirlandina potrebbe occuparsene il Marchese, io al massimo potrei collaborare per una stesura a 4 mani.
Davvero mi piacerebbe saperne di più di Modena, ahimè.

Essendo un "bastardo" non mi sento in grado di adottare nessuna città.
Geò, gli off-topic indesiderati si possono sempre cancellare :)
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Se immagino, vedo. È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. Fernando Pessoa
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Voronezh
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