Addio FYROM Macedonia?

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Addio FYROM Macedonia?

Messaggioda Maxdivi » 20/06/2018, 13:02

Mentre il mondo guarda il Mondiale, Tsipras e Zaev, il premier di Fyrom, hanno posto le basi per porre fine all'ormai storico contrasto tra Grecia e l'ex Repubblica Iugoslava di Macedonia sull'uso del nome MACEDONIA.
Sembrerebbe che Alessandro Magno sia tornato definitivamente greco asd
Ma non tutti, anzi, sono d'accordo...

da Repubblica

La strada è lunga. Ma il primo passo per provare ad archiviare la guerra fredda -ormai trentennale - tra Grecia e Fyrom è stato fatto. Nikos Kotzias e Nikola Dimitrov, i ministri degli esteri di Atene e Skopje, hanno firmato stamattina sulle rive del lago Prespa le diciannove pagine dello storico accordo che sigla la pace tra i due paesi: il nuovo nome di Fyrom sarà "Repubblica del Nord Macedonia". "Questo è il nostro appuntamento con la storia - ha detto il primo ministro ellenico Alexis Tsipras chiudiamo 26 anni di polemiche sterili avvelenati dallo sciovinismo". "Era il momento giusto per archiviare le incomprensioni del passato e guardare verso il futuro - gli ha fatto eco Zoran Zaev, il premier balcanico - E noi abbiamo avuto il coraggio di provare a fare un passo avanti".

L'intesa consentirà di sbloccare l'accesso di Fyrom a Ue e Nato. "Ho già raccomandato che i negoziati per l'adesione inizino presto - ha annunciato l'alto rappresentante Ue Federica Mogherini, presente alla Cerimonia - Questo compromesso è un esempio per tutte le altre situazioni delicate dell'area".

A ricordare a tutti che la partita non è ancora chiusa sono state però le campane di Psarades, il piccolo paese teatro della firma, che hanno suonato a lutto avvolte in una bandiera greca al termine della cerimonia. Il coraggio politico di Tsipras e Zaev non è bastato per ora a incrinare la resistenza dei nazionalismi in entrambi i paesi.

Il 70% dei greci, secondo un sondaggio di Proto Thema, è contrario all'accordo che consente a Skopje di usare - pur con una connotazione geografica - il nome di Macedonia. Patrimonio ellenico - sostengono - in nome dell'eredità di Alessandro Magno. Un paio di migliaia di manifestanti hanno circondato ieri il Parlamento durante le votazioni sulla mozione di sfiducia chiesta dalle opposizioni contro Alexis Tsipras gridando slogan patriottic, accusando Tsipras di essere un traditore e scontrandosi con la polizia. Molti meno comunque dei 100mila che avevano invaso Syntagma un paio di mesi fa contestando i negoziati con Fyrom.

Molti problemi li ha pure Zaev. Il premier della Repubblica del Nord Macedonia ha già avviato lo smantellamento dei monumenti nazionalisti eretti negli scorsi anni per provocare Atene e tentare di dare un'identità a una nazione nata nel 1992 dalla disgregazione della ex-Jugoslavia. Sono sparite le statue di Alessandro Magno, l'aeroporto della capitale e la principale autostrada del paese - chiamate fino a un mese fa con il nome del condottiero macedone - sono state ribattezzate.
Le resistenze politiche però sono fortissime: il presidente Gjorge Ivanov ha annunciato che non firmerà l'intesa. L'opposizione è sul piede di guerra e non sarà facile per Zaev ottenere l'ok nel referendum nazionale programmato a settembre per approvare l'accordo e poi il via libera in Parlamento ai cambi costituzionali previsti dall'intesa che richiedono una maggioranza dei due terzi dei deputati. Questo iter deve essere completato entro dicembre e a quel punto anche la Grecia dovrà approvare la pace con Skopje e togliere i veto al suo ingresso in Ue e Nato con un complesso voto in Parlamento.

Il convitato di pietra della firma di ieri è ovviamente Vladimir Putin. La Russia - preoccupato per l'ingresso della Macedonia
nell'alleanza atlantica- ha già fatto sapere che il compromesso siglato ieri "non aiuta la pace nella regione".
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Re: Addio FYROM Macedonia?

Messaggioda geom.Calboni » 20/06/2018, 15:58

Bisogna ancora vedere cosa accadrà ai passaggi parlamentari...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Addio FYROM Macedonia?

Messaggioda Maxdivi » 03/10/2018, 12:56

Il tema torna in voga visti i risultati del referendum ( prevedibili ).

Riporto un mio intervento di giugno e nei prossimi giorni uno odierno:

I greci son fatti così: hanno sempre paura che qualcuno da qualche parte li invada
Parlo per esperienza diretta

Perche' se si va in Grecia a parlarne o leggerne, esce fuori quel quadro li'.
Ma rassereno gli animi, non c'e' nessuna Crimea in ballo, nessuna invasione, nessuna guerra, ecc. Sono tutti ladri di Pisa.
Conosco discretamente bene tutte le nazioni balcaniche.
Vi basta aggirarvi per un'edicola greca per trovare fior fior di giornali, dvd, best seller di fanta-geopolitca, riviste ecc. che trattino titoloni del tipo << Le armi segrete della Turchia>>, <<il piano per lo sconfinamento dell'Euro>>, <<l'annessione di Kos>>, ecc. ecc.

Poi in realta' scopri che i pacifici sono gli altri ( turchi, macedoni, ecc. ) mentre i guerrafondai ( per tanti motivi ) sono i greci.

La Macedonia nazione non esiste, per questo si aggrappa a miti non suoi etnicamente parlando ( forse sarebbe meglio dire non esiste il gruppo etnico dei macedoni slavi ).
Quel paese doveva rimanere dov'era o al massimo essere diviso tra Bulgaria ed Albania e volendo lasciando anche qualcosa alla Serbia. Ma cio' implicava guerre civili, spostamenti etnici, ecc. Quindi ora va tenuto cosi' com'e', tenendo conto che la bilancia etnica interna e' in mutamento, e soprattutto che non vi e' interazione ed aggregazione tra loro.

Il nome Macedonia del Nord mi va benissimo, io lo trovo geograficamente e storicamente valido ( l'altro era tipicamente slavo quindi Vardarska ), ma e' impossibile da accettare soprattutto per il popolino greco. Se si fara' un referendum ( come fatto a Cipro ) c'e' forte rischio che non passi ad Atene molto piu' che a Skopije ( dove votano anche gli albanesi ed i turchi che non so che atteggiamento prenderanno ).

Concludo dicendo con commozione e malinconia: che Dio abbia in gloria la Jugoslavia, che i nazionalismi li aveva assopiti almeno finche' c'era il Maresciallo a guidarla con pugno di ferro e non quei lazzaroni che lo hanna seguito, pronti a pompare ed imbonire la folla con il nazionalismo semplicemente per accaparrarsi una poltrona e puppare finanziamenti-tangenti europei o americani.

Studi vari hanno cercato ( e dicono di esserci riusciti, ma furono studi comunque politicizzati, sia di epoca titina che post yugo ) di dimostrare che gli slavi macedoni siano un gruppo etnico distinto e la loro sia una lingua distinta.

Ecco, la Genetica mi piace, ma mi frega poco in questa questione. Anche la Filologia la apprezzo ( vi ricordate la discussione sul termine slavo <<Robot>>? ) e ne conosco ma trovo piu' corretto, visto che non sono a libro paga di alcun governante ( che fosse la Jugoslavia comunista allora, o la Fyrom oggi ) raccontare le "Leggi della strada" piuttosto che le leggi di Mendel e diro' cose che molti qua gia' sanno:

La Macedonia oggi e' un misto di una maggioranza di slavi ( cosiddetti macedoni ) e consistente minoranza di albanesi, con minori comunita' turche, serbe, bulgare, rom essenzialmente.
Questo rapporto di numeri potrebbe essere destinato a cambiare, visto che la comunita' albanese tendenzialmente cresce, quella macedone o e' statica o diminuisce.
E' praticamente, ed in questo assomiglia ad Israele, uno stato slavo a cui si e' voluto dare un impronta etnica della maggioranza ( i macedoni ) che sovrastava in quasi tutto la consistente minoranza.
Cio' creo' dei problemi, non solo perche' la Macedonia mai era stata una nazione sovrana ( e e necessitava di miti e figure aggreganti come Alessandro o la bandiera stessa ), ma anche perche' irrito' la grande minoranza albanese, che ne' si vedeva garantita o rappresentata, o comunque si sentivano cittadini di serie B o quantomeno avrebbero preferito riunificarsi nazionalisticamente con l'Albania piuttosto che vedere ripetersi l'esperienza jugoslava in piccolo.
Si rischio' la guerra civile piu' volte fino ad arrivare a degli accordi e compromessi ( mi pare di ricordare a Struga i piu' noti ). Che portarono alla salvezza del paese ( smantellamento o quasi delle milizie albanesi ), un certo bilinguismo, partiti albanesi, ecc. ecc.
Cio' pero' almeno in tante aree non ha portato una significativa pace sociale tra i due gruppi: non si parlano, vivono in quartieri o citta' separate, pochi matrimoni misti, religioni diverse, ecc. ecc.


La "legge della Strada" ci dice, come per il catalano, che la lingua macedone e' diversa dal bulgaro ed e' diversa dal serbo, ma altro non e' che e' un misto delle due con inserimenti della lingua greca moderna ( esattamente come il catalano e' un misto di transizione tra castigliano e francese, anch'esso con termini greci rimasti ). E' pertanto una lingua o dialetto regionale puro e semplice tra due aree linguistiche maggiori. Ad ogni modo quasi ogni macedone, anche i ragazzi, conoscono il serbo ( specie il serbo di Nis, che e' anch'esso una transizione ) e possono comunque comprendere, per affinita' linguistica, il bulgaro.

La "Legge della Strada" inoltre ci dice che uno slavo macedone e' fisicamente abbastanza diverso da un serbo ( specie per la statura ) ma non cosi' tanto da un bulgaro ( forse i capelli per le donne ) e nemmeno da un albanese.

Questa nazione indipendente forse non avrebbe dovuto esistere ( cosi' come la Catalogna ), per i motivi sopra e per tanti motivi economici, visto che il suo territorio risicato e montuoso e nemmeno sviluppato gia' in tempi jugoslavi, non garantisce ne' armonia sociale completa per i cittadini ne' prosperita' economica, ne' buoni rapporti con gli stati confinanti. Fosse rimasto legato alle nazioni vicine ( dove comunque i diritti erano rispettati, Tito riconobbe il macedone come lingua jugoslava e ricostrui' Skopije pezzo per pezzo dopo il devastante terremoto e la Macedonia era a rango di repubblica della federazione ) sarebbe sicuramente un luogo piu' benestante di quello che e' oggi.

Il discorso Macedonia e' che la Grecia per ripicca si ancora al nome ipotizzando fantomatici attentati alla sovranita' di Salonicco, la Bulgaria considera Skopije una sua regione, l'Albania idem per le sue comunita', e di certo la Serbia non vuole rinunciare all'influenza sul paese che mantiene dai tempi jugoslavi in favore di Sofia o altri.
Poi lo scontro e' allargato tra i partiti macedoni da sempre, tra atlantisti e sino-russofili, con il discorso entrata Nato, Ue, ecc. ecc. che sfruttano tutte queste diatribe per attrarre consensi.
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Re: Addio FYROM Macedonia?

Messaggioda Maxdivi » 08/10/2018, 12:36

Queste invece le mie considerazioni nell'immediato post referendum:

Interessante notare come è posto il quesito referendario:

<<Sei a favore dell'adesione all'Unione europea e alla NATO, accettando l'accordo tra la Repubblica di Macedonia e la Repubblica ellenica?>>

Cioè praticamente si fa vela su UE e NATO per far passare il cambio del nome a Macedonia del Nord




Difatti la strada politica era quella, con un flop gigante che mi pareva evidente ( anche piu' dalla parte greca che da quella macedone ) sin da subito al momento degli accordi se ricordate l'inizio di questo post.

Quello che continua a suonarmi strano e' invece l'idea che certi progetti potessero aver successo degli teorizzatori stessi, molto probabilmente per presunzione dei politici rampanti che li hanno partoriti ( referendum renziani ci insegnano del resto ), poiche' mi pare impensanbile che i vertici non conoscessero il polso di un paese frastagliato ma comunque piccolo.

Qui non siamo in Ucraina, dove molte persone si lasciano attrarre dall'idea europea o peggio dalla Nato, ci troviamo in un'area dove tra il popolino Bruxelles o Washington non hanno tanta attrazione.

In Serbia i filoeuropei hanno perso consensi da diversi anni e Bruxelles non e' mai stata particolarmente amata ( idem la Nato per ovvi motivi ), in Bulgaria si e' assistito alla piu' grande e lunga manifestazione antieuropea negli ultimi anni. Stesso discorso riguarda la Grecia dove la storia la conoscete tutti. Il nazionalismo prevale sull'europeismo, questo forse e' uguale a Kiev odierna, ma la differenza e' che in questo caso il nazionalismo non e' spalleggiato da Bruxelles, anzi lo andrebbe a limitare, questo anche per la controparte greca.

Tutti questi paesi limitrofi con le loro idee euroscettiche ( eccezione e' l'Albania che e' un paese diverso per approcci e mentalita' da sempre ) influenzano evidentemente la gente in Macedonia, vuoi per le componenti etniche ( discorso gia' fatto per bulgari e serbi nel paese ) vuoi solo per vicinanza. Idem esempi di cattiva gestione, con un Montenegro ex Yu che non naviga nell'oro pur avendo l'euro o proprio una Bulgaria-Grecia membri Ue effettivi ma con le pezze al sedere.

Tolto il nazionalismo-moda macedone, anche questo un discorso gia' affrontato, la stessa Macedonia senza un'identita' precisa va in crisi e con essa tutti i politicanti da strapazzo che la governano e cercano di mantenere l'egemonia sugli albanesi locali. E' un nazionalismo indispensabile a certi politici locali, un po' alla stregua del catalanismo di Puigdemont, per la sopravvivenza politica. In questo caso forse anche per l'esistenza stessa del paese.

Inoltre i rischi di guerre civili intestine tra le etnie la pongono inevitabilmente lontana dalla Nato a differenza del Montenegro, che per corruzione nella Nato e' alla fine arrivato, con la componente albanese che da sempre ha spalleggiato li' a Podgorica la secessione dalla Serbia pretendendone e ricavando guadagni dal 2006 ad oggi differentemente da Skopije, dove hanno sempre subito nell'epoca post jugoslava.

Un iter parlamentare, che metta d'accordo tutte le teste lo vedo pertanto piu' difficile. Anche arrivasse, la palla poi spetterebbe ad Atene dove una soluzione la vedo impossibile per la mentalita' di tanti greci al pari di una soluzione alla questione cipriota.

Questo referendum rischia di destabilizzare il paese piuttosto che sistemare le cose a Skopije nonche' battaglie in piazza in Grecia. Sono gia' probabili nuove elezioni con campagna senza esclusione di colpi.

Comunque non ho i dati, ma sono pronto a scommettere che, tra i pochi che hanno votato, la minoranza albanese invece sia corsa abbastanza in massa alle urne con intenzioni pro-accordo, pro Ue, pro Nato, pro occidente.
Questo perche' come dicevo sopra a loro converrebbe questo accordo e l'inserimento della Macedonia in europa/fine dello status quo, seconda motivazione perche' e' la loro mentalita', o quantomeno di molti di loro, il vedere l'occidente ( anche Italia, anzi soprattutto noi ) come La Mecca/paese del ben godi/futuro migliore, ecc. ecc. in maniera eccessivamente positivistica e sia come status symbol di ammirazione e modello da seguire.
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Re: Addio FYROM Macedonia?

Messaggioda Maxdivi » 17/01/2019, 19:00

sipras al momento e' un po' come la May: salvo ma incasinato.

Ho avuto modo solo di ascoltare la radio, ma ora aggorno il punto della situazione: pare che abbia ricevuto 151 voti su 300.
Onestamente ho sempre creduto che in Grecia pagare gli onorevoli per votarti a favore ( o comunque corrompere qualcuno laggiu' ) aiuti soltanto finche' si continua a pagarlo asd

Per il resto, come gia' previsto sopra, Kamnenos ( filorusso e nazionalista, fortemente avverso alla cosa ) si e' dimesso, e questi godono del sostegno di chiesa e forze armate, due gruppi molto importanti nel panorama politico ellenico.
Cio' gravera' sulle future elezioni greche ( ottobre ).

Per quanto riguarda la Macedonia, anche peggio, la polemica a Skopije e' infinta e non finira' qui come gia' detto. Gli "influencer" locali sono sempre attivi e gira voce che si fara' anche un altro referendum ( che il governo atlantista provera' a truccare in stile colombiano-venezuelano ).
Per raccogliere le firme per il nuovo referendum stanno raccattando gente in giro, ovvero macedoni di bulgaria, serbia, ecc. Proprio come si fa' per le elezioni greche ( dove si raccattano i greci espatriati in america ad esempio... avvenne per il referendum Varoufakis anche )

Alla prova della strada l'integrazione resta difficile, se non con tutta la Grecia la Macedonia slava-albanese dovra' sempre vedersela con frontiere ostili all'accordo ( non c'e' ancora un trasporto pubblico che io sappia bisogna sconfinare ancora a piedi in grecia ), a nord con la Serbia e a sud con la Macedonia greca.
Cio' significa che se la Bule' a Syntagma ad Atene puo' eccezionalmente provare a chiudere un occhio su questa cosa a Salonicco c'e' gente pronta a dare fuoco alle polveri e far impallidire i Gillet gialli parigini.
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Re: Addio FYROM Macedonia?

Messaggioda Maxdivi » 21/01/2019, 14:33

Una manifestazione anti cambio del nome Macedonia era prevista ieri ad Atene. Greci in arrivo in autobus da tutto il paese, partiti ieri sera, specie da Salonicco.

La manifestazione e' poi degenerata classicamente in rivolta dei tessalonicesi ( guidati anche dagli immancabili pope ) e tentativo di scalata al parlamento:

https://www.ilpost.it/2019/01/21/scontr ... ste-atene/
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