Purtroppo non sono riuscito nell'intento di scrivere tutto il resoconto durante il viaggio
, riprendo ora con la cronaca della seconda parte del primo giorno a Porto sabato 19 agosto . Eravamo rimasti in attesa del volo per Porto all'aeroporto di Beauvais........
SABATO 19 AGOSTO continuaIl tempo non è un granchè a Beauvais,dopo le procedure d'imbarco ci fanno aspettare fuori dal terminal nelle vicinanze dell'aereo sotto un fastidioso vento,tocca coprirsi. Dopo alcuni minuti si sale a bordo,il volo scorre via tranquillo , passo gran parte del tempo come durante il precedente viaggio cioè in stand by con gli occhi chiusi. Si atterra meno bruscamente di poche ore prima in perfetto orario. Uscendo nella zona arrivi dal tabellone leggo che l'aereo del Direttore è atterrato,è mezzogiorno ora locale , in Portogallo bisogna levare 60 minuti.
Esce il Direttore , ci rechiamo al primo piano sotterraneo per acquistare i biglietti della metro ai distributori automatici. Notiamo che più in là di tickets da 24 ore non si va,noi lo vogliamo per più giorni. Una addetta ci rimanda sù all'uficio informazioni per ottenere quello che cerchiamo .
Una volta acquistati i tituli di viaggio per 3 giorni più uno per un quarto ridiscendiamo verso le viscere della terra per obliterare la tesserina . Anche se vale per più giorni prima di ogni viaggio è necessario vidimarla sempre, se sul display del lettore si illumina la luce verde sulla destra e appare la scritta Bom Viagem si può proseguire.Risaliamo in superficie per salire in vettura ma ci tocca attendere 16 minuti prima che con tutta calma il mezzo arrivi a prelevarci. La chiamano metro ma in realtà è un jumbo tram che viaggia in superficie salvo qualche eccezioni quando transita in stazioni sotterranee.Direzione Estadio Do Dragao linea E , quella viola. Il Direttore scende a Casa Della Musica in zona Boavista dove è ubicato il suo hotel, ci diamo appuntamento per le 16:30 a Sao Bento in stazione. Io proseguo ,scendo a Trinidade , cambio linea , La D arancione direzione Santo Ovidio e scendo a Sao Bento. Una volta fuori mi trovo nelle immediate vicinanze della stazione, mi orizzonto subito è vado verso Praca Libertade .Nella posizione in cui mi trovo con la stazione alle mie spalle girandomi su tutti lati posso osservare ad alcune centinaia di metri parte del meglio che Porto offre.Alla mia sinistra la salita con in cima la chiesa e la torre Dos Clerigos, a poche decine di metri Praca da Libertade , alla mia destra la chiesa di Santo Ildefonso ,tanto per cambiare in cima ad una salita, dietro di me la già citata stazione e più su la cattedrale Sè.La città vecchia è costruita su una collina chiamata La Penaventosa, dunque è tutto un saliscendi spesso impegnativo per chi non è abituato a camminare tanto . Il tempo a Porto è molto caldo,afoso come in questi giorni in Italia. Il mio hotel è in Rua Sa Da Bandeira , non faccio in tempo a leggere il nome della via che mi trovo a una ventina di metri l'insegna obsoleta e vissuta del mio giaciglio per le notti portoghesi, il Peninsular hotel, 2 stelle. Una giovincella alla reception si occupa delle pratiche burocratiche dopodichè mi dice di tornare alle 14 ,mezz'ora dopo. Lascio il bagaglio ed esco per il pranzo. Vado nella vicina Praca da Libertade, camminando sul lato est sotto gli alberi,noto alcune persone che svolgono un lavoro ormai quasi completamente scomparso in altri posti d'Europa, quello del lustrascarpe, non ricordo l'ultima volta che ne ho visto uno .Urge una soluzione per il pranzo, vista l'ora . La scelta sembra propendere per il vicino Mc Donalds ma desisto, giro attorno ad un isolato e torno al punto di partenza dopodichè mi accomodo da un kebabbaro.
Dopo pranzo torno in hotel e salgo in camera al 5 piano. Tutto l' albergo è vintage , mai rinnovato ma piuttosto pulito e curato,in camera dispongo di vista su un cortiletto interno insignificante, un armadio capiente , lavandino e bidet, il bagno è in comune all'esterno.Il letto ha un materasso vissuto ma la tavola di legno sotto ad esso fa in modo che il tutto risulti comunque comodo , difatti nelle notti successive riuscirò a dormire più che decorosamente. Dopo aver svuotato la valigia e sistemato i miei stracci mi corico rimanendo in stand-by sul letto.Dopo la doccia mi reco all'appuntamento col Direttore fissato per le 16:30 all'interno della vicina stazione Sao Bento.La stazione venne costruita all'inizio del XX secolo dove un tempo sorgeva un antico monastero , il convento di Sao Bento de Ave Maria. Il traffico ferroviario non è di quelli principali , difatti le linee più importanti passano da Campana, la stazione ovest . Sao Bento ha però la prerogativa di essere una delle maggiori attrazioni della città per i significativi enormi azulejos che abbelliscono le pareti del suo atrio che raffigurano immagini sulla storia del Portogallo .Non mancano decine di persone che fotografano . Sono ormai le 16:30 , usufruendo del wifi contatto il Direttore che dopo poco mi risponde scrivendo di esssersi clamorosamente addormentato, si presenterà dopo mezz'ora.Sono le 17, c'è il tempo prima di cena di girare un pò, ci rechiamo alla cattedrale Sè, di fronte alla chiesa si apre uno dei tanti punti panoramici della città. La cattedrale dalla facciata chiara con due torri ha il proprio nucleo storico risalente al XII secolo in stile Romanico, sagrestia e chiostro in stile gotico XIV secolo abbellito da azulejos e dipinti.Internamente lo stile romanico spoglio contrasta con il coro e l'altare rivisitati in barocco. Dopo la fugace visita alla cattedrale scendiamo seguendo i vicoletti fino a Ribeira lungo il fiume Douro , la parte più suggestiva del centro storico con le sue vecchie case colorate , spesso decorate con piastrelle dipinte, con i balconi in ferro, gli in infissi in legno e i panni stesi. Sono alte non più di 3-4 piani, costruite a terrazza che pare siano costruite una sull'altra, un dedalo di vicoli si snoda tra le case, sembra quasi di essere a Genova . L'effetto più spettacolare di queste case lo regala la vista dalla sponda opposta del Douro dove ci sono le cantine a Villa Nova de Gaia che ha una sua municipalità dunque in teoria cittadina a sè. Non mancano sul lungo fiume di Ribeira negozi, bar e ristoranti particolarmente affollati in questo periodo, infatti le persone in visita a Porto sono veramente tante.
Attraversiamo la zona arrivando fino a Praca de Ribeiera ,la piazzetta centrale , quindi continuiamo attraversando il primo vicolo interno e sbuchiamo in Rua do Infante D. Henrique all'altezza della piazza omonima.Alcune delle principali attrazioni culturali sono ubicate attorno a Praca Infante D. Henrique, sto parlando della Igreja de Sao Francisco, chiesa sconsacrata risalente al Medioevo ma con le solite aggiunte in stile Barocco, la Igreja de San Niculao con la facciata decorata di azulejos, il sontuoso neoclassico Palacio da Bolsa. Ci concediamo giusto una vista breve a Sao Niculae dopodichè saliamo curiosando dentro la struttura del vecchio Mercado , all'interno di attivo troviamo solo un bar al piano superiore.Saliamo ancora e sostiamo in un baretto di Largo Domingos accaldati e affaticati. Dopo la sosta arriva ora di cena, il Direttore scova un ristorante nelle vicinanze consultando un noto portale così finiamo in rua dos Mercadores in un piccolo ( 16 coperti ) ristorante con tavoli e cucina in un' unico locale. Ottima cena con bacalhau , subito dopo ci infiliamo nei vicoli circostanti per alcune centinaia di metri direzione Sao Bento ma quando ci sembra che così facendo stiamo allungando il percorso torniamo sui nostri passi e ci buttiamo sulla più larga e diretta rua da Silveira.Arrivati a
Sao Bento inbocchiamo sulla destra l'avenida che conduce al ponte Luis I passando dietro alla cattedrale. Il ponte alto 172 metri fu progettato da un allievo del noto Gustave Eiffel , trattasi di un lungo ponte in ferro che unisce Porto a Villa Nova de gaia. Architettonicamente richiama la torre Eiffel di Parigi,passa sopra al fiume Douro , ha due transiti , uno a 172 metri d'altezza pedonale e carrabile solo per la metro e un'altro sopra il fiume pedonale e riservato ad autoveicoli che collega Villa Nova de Gaia alla Ribeira.Noi attraversiamo il passaggio superiore. Alla fine sulla sinistra l'imponente Mosteiro da Serra do Pilar ,enorme ex monastero costruito nel XVI secolo con chiostro e chiesa ,convertito dall'inizio del xx secolo in caserma e tuttora in gran parte proprietà dell'esercito.Terrazza panoramica aperta al pubblico e chiesa aperta la domenica mattina durante la messa. Noi tralasciamo il Mosteiro e ci dirigiamo dalla parte opposta attraversando un parco dove si sta tenendo un concerto di musica popolare portoghese che assune successivamente sonorità celtiche. Non andiamo oltre e scendiamo verso il fiume percorrendo la prima strada disponibile e una volta arrivati sotto al ponte passegiamo sul lungo Douro in direzione ovest dove ci sono i bar e la cantine del Porto. Ci fermiamo a degustare un ottimo Porto invecchiato 10 anni in uno dei primi locali contemplando le luci e la vita attorno a noi e dall'altra parte dove c'è la Ribeira.Siccome l'indomani è nostra intenzione assistere alla partita Porto-Moreriense di campionato il Direttore chiede ad un cameriere dove acquistare preventivamente i biglietti dell'incontro ( lo store del Porto è vicino al mercato Bolaho a pochi minuti dal mio albergo ) , il tipo ci risponde che possiamo tranquillamente comprarli allo stadio poco prima della partita. Io consulto online il gestore che si occupa della vendita in rete e non vedo più disponibilità ma penso che forse ce ne sono ancora in vendita . Il Direttore sentenzia " ma in televisione ho sempre visto lo stadio vuoto, chi vuoi che vada a vedere la Moreriense a fine agosto ? " Riguadagniamo la via precedentemente percorsa, attraversiamo il ponte usufruendo del passaggio inferiore giungendo nei pressi della stazione della funicolare . Il Direttore propone di utilizzarla per salire e così facciamo. Alla fine della corsa ci troviamo a poche decine di metri dalla cattedrale , ci passiamo ancora vicino fino ad uno degli ingressi della metro , lì mi congedo dal Direttore che torna a Boavista dandoci appuntamentov all'indomani mattina a Sao Bento. Io me ne torno in albergo per dormire, la giornata è stata lunga.