L’evoluzione delle città

In questa sezione del forum si può discutere di ciò che si vuole, mantenendo sempre i limiti convenzionali della decenza e del buon gusto.

L’evoluzione delle città

Messaggioda obe » 11/10/2011, 15:28

Prendendo spunto dal topic di Leb, mi è venuto in mente che sarebbe interessante sentire le opinioni a riguardo di come alcune città/località cambiano a distanza di anni.

Ovviamente c’è da partire dal presupposto che oltre alle città, molto spesso, cambia anche la nostra visione delle cose.. un po’ perché quello che è una novità, generalmente , crea in noi un senso di piacere o comunque interesse, un po’ perché passando gli anni cambiano le aspettative e la visione d’insieme delle cose.

Non parlo solo della nightlife, ma un po’ di tutto. Per esempio sui servizi, sull’ordine e pulizia, sull’accoglienza dei turisti/viaggiatori, sui costi, ect

Comunque son curioso di sentire le vostre opinioni suddivise per città.!
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda Jena Plissken » 11/10/2011, 16:40

E' un discorso interessante Obe anche se mi sa tanto che finiremmo per tornare a parlare di est perchè insomma l' 1989 e poi il 1991 hanno cambiato le carte in tavola ( fino al 1995 per la jugoslavia ), per quanto riguarda la geopolitica, poi metterei altri due spartiacque, dal 2000 in poi, l' avvento di massa dell' uso di internet che ha agevolato i contatti esterni , oltre alla possibilità di reperire informazioni, in maniera inimmaginabile e infine il 2004 con l' avvento pian piano più concentrato e numeroso delle compagnie low cost ( post unione europea ) che se da un lato ci hanno permesso di viaggiare costantemente sicuramente hanno cambiato il paesaggio urbano, la nightlife e l' approccio dei locali con lo straniero.

Poi il discorso può variare da città a città ma se vogliamo vederla solo dal punto della globalizzazione, del turismo, delle trappole, del caro prezzi ( Vedi entrata nell' Unione europea, ed euro per alcuni paesi oltre alle regole da seguire dal 2004 in poi ) , tutte le città da Lubiana a Stettino in poi sono inevitabilmente peggiorate nel corso degli anni o alla meglio rimaste più o meno stabili.
Non a caso siamo quasi o tutti concordi che Bielorussia, Russia, Caucaso, Balcani , repubbliche asiatiche con le dovute differenze sono quelle più appaganti per il viaggiatore.
Ad occidente ( Uk , Spagna, Francia , Germania etc etc ) per mia esperienza poco è cambiato dai miei primi viaggi se non per quando riguarda le varie crisi economiche, fine anni 80 inizio 90 sicuramente sono stati per chi li ricorda un periodo eccellente, ci si muoveva meno ma forse ci si divertiva di più in loco, forse faceva molto anche la gioventù :( ( internet, tv, satellite, meno soldi, meno giovani dati anagrafici italiani e occidentali alla mano, le cause ?? ) , per finire , io nel mio piccolo ho notato almeno nella mia regione ma anche in altre parti di Italia un peggioramento sia dei prezzi , che della qualità dell' offerta , un invecchiamento delle strutture, nessuna novità o investimento e piano piano una riduzione di locali e di divertimento in genere.

Dopo questa introduzione un po' da calderone ma secondo me ci voleva, dopo la quale ognuno può tirare le somme sulle città che conosce meglio, ma non so perchè mi sa che saremmo più o meno d' accordo sui risultati conoscendoci, insomma dal mio punto di vista e non vorrei apparire snob, visto che molti di voi mi conoscono personalmente, viaggiare costa troppo poco e più gente c'è in un posto ( turisti ) meno mi diverto sarà anche per questa ragione che dopo aver visto per carità bene o male tutta Europa, i posti che mi esaltano di più sono quelli fuori mano, fuori dai sentieri battuti,
anche difficili almeno come mezzi o tempo da raggiungere, di cui si parla poco o da scoprire.

Così a naso ho notato nel corso degli ultimi cinque anni un miglioramento di Bucarest e Skopje ( che comunque non sono posti turistici in maniera massiva anzi ) e un peggioramento di quasi tutto il resto ad est, ma sicuramente sono di parte, non sottovaluterei la perenne evoluzione dell' est in pochi mesi o anni, hotel , locali, etc etc cambiano si trasformano e vengono sostituito da altri ;)
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda est_rane0 » 11/10/2011, 16:54

Cominciamo da Roma, in cui vivo da sempre: certamente era diverso non solo il modo di pensare, ma anche la percezione stessa delle cose, dovuta all'ignoranza naturale della gioventu' e all'inesperienza delle cattiverie del mondo, ma Roma era una citta' piu' umana e vivibile.Negli ultimi anni si e' assistito ad un imbarbarimento generale delle persone, anche dovuto ai fenomeni migratori, e ad un abbrutimento di quelle ancora civili sempre più schiacciate da isolamento, mancanza si stimoli, di sinergia sociale e di opportunità di realizzazione personali. Gioventu' sempre piu' incolta e maleducata, degrado generale di strutture, prezzi esorbitanti e una disneyland selvaggia da venditori ambulanti meschini e soltanto all'apparenza furbetti.Progressiva napoletanizzazione delle periferie con criminalità e degrado. Vita notturna ridotta a gay, gorilla desperados e drogati. Mignotte per le strade anche se in percentuale minore e criptobordelli o club prive' come li chiamano oggi per polli da spennare.
Un pubblico ringraziamento a Rutelli (8 anni), Veltroni (8 anni), Alemanno (3 anni), agli infaticabili impiegati del comune di rOMA, alla cittadinanza tutta, italiani, romeni, albanesi e marocchini compresi :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda est_rane0 » 11/10/2011, 17:10

Occidente: concordo con Iena, chiunque ricordi la Londra degli anni 90 ricorda una città cosmopolita con una atmosfera unica, divertentissima che ti faceva perdonare il grigiore del tempo e delle sue architetture, e un posto in cui gli inglesi ancora erano sinonimo di buona educazione. Oggi? un popolo ridotto a straccioni maleducati ed ubriaconi.

Oriente: Praga. gioiello d'europa unico ed irripetibile,che mi ha insegnato cosa prova un turista a vedere Roma per la prima volta, devastanta a mo' di Disneyland. Budapest immagino qualcosa di simile. Cracovia sembra riuscire ad addomesticare i propri visitatori grazie all'ineffabilità delle donne polacche, cosi' furbamente contradditorie e strane da riuscire a trarre profitto in senso lato dalla presenza dello straniero senza farsene condizionare.
Il resto della Polonia e' risucchiato in un vortice edonistico consumistico che ne rende divertente il soggiorno ma difficile l'integrazione.
Ho riscontrato ancora autenticità nel popolo Serbo, un po' come la Polonia di una decina di anni fa.
Il mondo sovietico rimane ancora totalmente impenetrabile all'occidente, ma e' talmente barbaro che e' impossibile persino pensare di trovarvi rifugio. Lo straniero e' nemico per definizione e cercano di spillargli con ogni sorta di truffa e raggiro fino all'uso strumentale della giustizia fino all'ultimo quattrino. Esempio pratico: se anche non cercavi mignotte o donnine, apri una ditta, ti negano il visto di rientro e ti fottono tutto. Facile facile ma esistono meccanismi molto piu' sofisticati. Idem Romania, e probabilmente Bulgaria.
Un popolo che invece merita rispetto e ad intuito meriterebbe una approfondita esplorazione e' il popolo Turco: autentico, giovane, in esplosivo sviluppo.
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda Jena Plissken » 11/10/2011, 17:25

est_rane0 ha scritto:Un popolo che invece merita rispetto e ad intuito meriterebbe una approfondita esplorazione e' il popolo Turco: autentico, giovane, in esplosivo sviluppo.


Sono completamente d 'accordo i turchi sono un popolo dinamico, giovane, che ha voglia di imparare , fuori dagli stereotipi, che parla meno e fa i fatti, sicuramente in crescita e miglioramento esponenziale, guarda solo ( ma li c'entra anche una politica sicuramente diversa ) che baracconate turistiche hanno creato a Bodrum e tutta la zona di Antalya e Kemer , che non brilla certo per bellezza delle spiagge o del mare, turismo massivo sia per famiglie che per giovani, con un giusto mix, che di certo aborriamo, ma fatto sta che milioni di russi ed ex soviet ci vanno e migliaia e migliaia di persone ci campano dalla vecchina turca ( che parla russo :) ) al giovanotto cameriere che sfrutta la situazione a suo vantaggio :D

Forse meglio così per esempio di un Sud Italia dove sulle coste si specula lo stesso e si rovina l' ambiente soltanto per mero guadagno, oppure si lascia tutto abbandonato senza strade o servizi o divertimento, e non si creano posti di lavoro per la comunità con la susseguente e triste immigrazione :(
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda latvia » 11/10/2011, 19:22

parlo delle "mie" due città

Napoli: gli anni '90 sono stati davvero positivi,checchè si possa dire di Bassolino (tanto,di positivo e di negativo) credo che sia stato il periodo migliore degli ultimi decenni,da quando sono nato almeno.
la città era in fermento,molti cambiamenti,si facevano molte manifestazioni culturali e concerti,era più organizzata e pulita
in quegli anni hanno sistemato diverse piazze e strade,aperto la nuova metropolitana,i trasporti funzionavano bene,nuovi autobus,insomma si parlava,e giustamente direi,di rinascimento napoletano

gli anni '2000 invece,hanno visto 3 fattori sicuramente negativi: in primis,la crisi rifiuti,che così duramente ha colpito la città,facendola precipitare in uno stato di degrado urbano e culturale molto profondo. che si ripercuote negativamente anche sul senso civico dei cittadini,che da sempre va a sprazzi (per colpa di una fetta di popolazione ignorante e contigua alla criminalità,o direttamente criminale)

secondo,le giunte Iervolino,che sono state molto negative,che hanno visto un forte clientelismo e lottizzazione,roba che c'era anche prima per carità,ma è mancata quella spinta,quella positività,quella voglia di fare che almeno negli anni '90 si sentiva eccome. hanno pensato solo a mangiare,e basta. i primi 5 anni ancora ancora,si è visto qualcosa di buono,ma gli ultimi 5 sono stati davvero una tragedia,immobilismo totale

infine,i governi Berlusconi-Lega,che comunque sono stati a trazione (ovviamente direi,con la lega al governo) altamente settentrionale,con il sud dal 2001 continua a perdere terreno,soldi e investimenti. e ovviamente anche Napoli ne ha risentito

con De Magistris sembra ci sia una nuova aria,in pochi mesi si vede e si sente qualcosa di nuovo,speriamo che sia l'inizio di una nuova rinascita,perchè ce n'è davvero bisogno....per me Napoli continua ad essere una delle città più belle al mondo,ma tenuta malissimo e valorizzata anche peggio.....ed è un enorme peccato,perchè con le potenzialità che abbiamo,in città e provincia (c'è veramente di tutto,nel raggio di poche decine di km ) potremmo campare di solo turismo,o quasi,con tutto l'indotto.


Riga: dal 1998,prima volta che l'ho vista,ad oggi,la città è profondamente cambiata,in meglio,ma non tutto in meglio. dal punto di vista urbano è sicuramente migliorata,e di tanto. nel 1998 si poteva tranquillamente definire una città sovietica,con palazzoni ,strade dissestate,interi quartieri che sembravano appena usciti da un bombardamento. anche una delle piazze centrali,quella dove c'è adesso il municipio,era praticamente un cumulo di macerie. si intravedevano le potenzialità,perchè poi il centro storico ,e quello moderno,conservavano il loro fascino,seppur malandato,ma insomma la città era messa maluccio,nel complesso. già dal 2000,col processo di integrazione europea,le cose sono cambiate,e pezzo dopo pezzo si è vista un'altra Riga....piazze rifatte,palazzi rimessi in sesto,nuove costruzioni in periferia,molto più eleganti,nuovi centri commerciali,sono state rifatte le strade,modernizzati i mezzi di trasporto,ecc.
certo resta tanto da fare ancora,ma adesso la città,per me che la conosco da 13 anni,ha tutto un altro aspetto.

questo processo però ha portato anche degli effetti negativi....la standardizzazione,la globalizzazione,il consumismo.....insomma la gente è cambiata,è diventata non troppo diversa da noi "vecchi" europei,si sono persi molti caratteri tipici dei baltici (e dei russi) . da questo punto di vista devo dire che nel 1998 si respirava un'altra aria,che era forse migliore di questa,la gente era sicuramente più genuina di adesso
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda est_rane0 » 12/10/2011, 1:06

latvia ha scritto:parlo delle "mie" due città

Napoli: gli anni '90 sono stati davvero positivi,checchè si possa dire di Bassolino (tanto,di positivo e di negativo) credo che sia stato il periodo migliore degli ultimi decenni,da quando sono nato almeno.
la città era in fermento,molti cambiamenti,si facevano molte manifestazioni culturali e concerti,era più organizzata e pulita
in quegli anni hanno sistemato diverse piazze e strade,aperto la nuova metropolitana,i trasporti funzionavano bene,nuovi autobus,insomma si parlava,e giustamente direi,di rinascimento napoletano

gli anni '2000 invece,hanno visto 3 fattori sicuramente negativi: in primis,la crisi rifiuti,che così duramente ha colpito la città,facendola precipitare in uno stato di degrado urbano e culturale molto profondo. che si ripercuote negativamente anche sul senso civico dei cittadini,che da sempre va a sprazzi (per colpa di una fetta di popolazione ignorante e contigua alla criminalità,o direttamente criminale)

secondo,le giunte Iervolino,che sono state molto negative,che hanno visto un forte clientelismo e lottizzazione,roba che c'era anche prima per carità,ma è mancata quella spinta,quella positività,quella voglia di fare che almeno negli anni '90 si sentiva eccome. hanno pensato solo a mangiare,e basta. i primi 5 anni ancora ancora,si è visto qualcosa di buono,ma gli ultimi 5 sono stati davvero una tragedia,immobilismo totale

infine,i governi Berlusconi-Lega,che comunque sono stati a trazione (ovviamente direi,con la lega al governo) altamente settentrionale,con il sud dal 2001 continua a perdere terreno,soldi e investimenti. e ovviamente anche Napoli ne ha risentito

con De Magistris sembra ci sia una nuova aria,in pochi mesi si vede e si sente qualcosa di nuovo,speriamo che sia l'inizio di una nuova rinascita,perchè ce n'è davvero bisogno....per me Napoli continua ad essere una delle città più belle al mondo,ma tenuta malissimo e valorizzata anche peggio.....ed è un enorme peccato,perchè con le potenzialità che abbiamo,in città e provincia (c'è veramente di tutto,nel raggio di poche decine di km ) potremmo campare di solo turismo,o quasi,con tutto l'indotto.


Riga: dal 1998,prima volta che l'ho vista,ad oggi,la città è profondamente cambiata,in meglio,ma non tutto in meglio. dal punto di vista urbano è sicuramente migliorata,e di tanto. nel 1998 si poteva tranquillamente definire una città sovietica,con palazzoni ,strade dissestate,interi quartieri che sembravano appena usciti da un bombardamento. anche una delle piazze centrali,quella dove c'è adesso il municipio,era praticamente un cumulo di macerie. si intravedevano le potenzialità,perchè poi il centro storico ,e quello moderno,conservavano il loro fascino,seppur malandato,ma insomma la città era messa maluccio,nel complesso. già dal 2000,col processo di integrazione europea,le cose sono cambiate,e pezzo dopo pezzo si è vista un'altra Riga....piazze rifatte,palazzi rimessi in sesto,nuove costruzioni in periferia,molto più eleganti,nuovi centri commerciali,sono state rifatte le strade,modernizzati i mezzi di trasporto,ecc.
certo resta tanto da fare ancora,ma adesso la città,per me che la conosco da 13 anni,ha tutto un altro aspetto.

questo processo però ha portato anche degli effetti negativi....la standardizzazione,la globalizzazione,il consumismo.....insomma la gente è cambiata,è diventata non troppo diversa da noi "vecchi" europei,si sono persi molti caratteri tipici dei baltici (e dei russi) . da questo punto di vista devo dire che nel 1998 si respirava un'altra aria,che era forse migliore di questa,la gente era sicuramente più genuina di adesso

Napoli e' un'altra vergogna tutta Italiana, nell'ottocento contendeva a Londra e Parigi il primato di capitale culturale Europea. Bellissima la canzone di Federico Salvatore "Se io fossi San Gennaro"

http://www.youtube.com/watch?v=dHh_sfzgDos&ob=av2n

e piu' ci penso e piu' il degrado attuale del nostro GRANDE paese mi manda veramente in bestia :evil: :evil: :evil:
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda geom.Calboni » 12/10/2011, 18:16

Nel post di apertura Obe, penso, intendeva parlare di evoluzione dei luoghi e non di politica e di opinioni personali sulle razze... ;) :)
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda Jena Plissken » 12/10/2011, 18:56

geom.Calboni ha scritto:Nel post di apertura Obe, penso, intendeva parlare di evoluzione dei luoghi e non di politica e di opinioni personali sulle razze... ;) :)


si hai ragione forse sarebbe meglio circoscrivere o aspettare l' autore del topic che precisi ;)

Comunque di sicuro come dice il buon Latvia a proposito di Riga , ma il discorso vale anche per Vilnius e altre città , di sicuro nel corso del tempo molte città esteticamente sono migliorate e abbellite nei loro monumenti, piazze etc etc, modernizzate : dotate di centri commerciali, ostelli, hotel , internet point che prima non erano necessari o non esistevano rispetto all' epoca sovietica o pre 1989,
ma ciò comunque era inevitabile , diciamo che molti di noi non hanno vissuto i grandi cambiamenti visto che a parte lui : 1998 , la maggiorparte di noi ha visto le città già più o meno dopo la cura.

E' indubbio per altro che la mia Tallinn 2002 non è più la Tallinn di oggi , o la Riga e Vilnius 2004/5 lo stesso, o la mia Sofia 2005 è molto diversa da quella attuale, anche perchè in pochi mesi o anni ad est le cose cambiano rapidamente locali aprono, altri spariscono, costruzioni etc etc tutto va più rapidamente, forse abituati all' immobilismo italiano o anche perchè crisi a parte il presunto liberismo
e il capitalismo eraNO decenni in ritardo ;)

Forse anche la nostra Nostalghia ci fa vedere una città diversa o migliore rispetto alla prima volta o a tempo addietro ma è indubbio che Unione Europea e voli low cost nel bene e spesso nel male vedi omologazione, aumento dei prezzi che sfavorisce più che il turista chi ci vive, e le recenti crisi economiche ( comunque molti se possono cercano lavori fuori dal paese ) , hanno accelerato negli ultimi 5 anni questo processo , si è in pochissimo tempo diciamo 10 anni prima mutato considerevolmente il paesaggio urbano, poi il rapporto tra locali e stranieri o turisti ( visti spesso come un fastidio , se non una mera fonte di guadagno ).

Poi uno può preferire una o l' altra : piazza sgarrupata , pochi stranieri e servizi correlati, ma gente amichevole o piazza linda e perfetta, turisti in massa specie uomini , tanti servizi ma gente più o meno scazzata , sulla mia preferenza non ci piove :)

Ma del resto come direbbe qualcuno è così che funziona è il progresso che ci agevola in parte e in parte ci toglie emozioni, per questo è oppurtuno non fossilizzarsi e guardare avanti come del resto qualcuno di noi ha fatto o fa verso mete più ruspanti , fuori dalle capitali o dai soliti giri, difficili da raggiungere in aereo, e magari più costose o lontane ma di certo emozionalmente , per quello che cerchiamo noi , più valide :D
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda obe » 13/10/2011, 13:05

Si si confermo che la mia richiesta era sulla città non sulle razze (che tanto penso ognuno abbia la sua opinione e si entrerebbe in un circolo vizioso)

Ho letto con interesse tutte le vostre opinioni..
E appena riesco metterò le mie sulle città in cui son stato due volte.
Madrid, Budapest, Praga, Cracovia


Su molte cose concordo, ovviamente la zona in Europa che ha subito maggiori modifiche è l’est, però anche l’Ovest per me ha subito parecchi cambiamenti.

La cosa che ho notato in particolare è la standardizzazione dei negozi.
Vai a Londra, Madrid, Roma, Milano, Parigi e sei sicuro che trovi le solite marche.. Zara, McDonanald, H&M, ect ect… mentre forse una volta era più facile scoprire anche il negozio a conduzione famigliare.. magari non più economico della grande marca, ma sicuramente più reale o comunque particolare.
Sempre sull’ovest ho visto un generale allineamento dei prezzi… sia in negativo che in positivo.
Una volta andavi a Londra e dovevi stare attento ad ogni singola spesa… ora invece bastano poche precauzioni per spendere poco più che da noi… e al contrario, città magari come Madrid i prezzi sono saliti.

Son incuriosito su Riga, visto che dai vostri topic sembra stia già iniziando una quarta fase in pochissimi anni.
Dopo la prima fase di città in stile sovietico, è arrivata il grande cambiamento con l’arrivo delle “novità” occidentali, successivamente il periodo di crisi economica che ha quasi azzerato la vivacità della città.. ed ora… cosa ci aspetta??

Un’altra cosa, che ritengo importante, è il cambiamento della gente nei confronti del viaggiatore/turista…. Qui, non per esperienza personale, si potrebbe prendere come esempio Bratislava… forse la città che è cambiata più volte nel giro di pochi anni.
Basta vedere dal punto di vista economico, che da staterello dell’est europa (preso in giro anche dal film americano Eurotrip) è passato a quasi rifiutare di aiutare la Grecia e quindi a tenere in scacco l’intera politica economica Europea.
E la gente? è cambiato l’atteggiamento? Devo dire che mi incuriosisce parecchio.
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda geom.Calboni » 13/10/2011, 13:13

obe ha scritto:Son incuriosito su Riga, visto che dai vostri topic sembra stia già iniziando una quarta fase in pochissimi anni.
Dopo la prima fase di città in stile sovietico, è arrivata il grande cambiamento con l’arrivo delle “novità” occidentali, successivamente il periodo di crisi economica che ha quasi azzerato la vivacità della città.. ed ora… cosa ci aspetta??

Su Riga ho opinioni diverse un po da tutti voi.
Ripeto, un mese va era ancora più cambiata rispetto a qualche mese addietro ed il centro città era strapieno di locali e gente. Se non gira l'economia...
Un'altra cosa che ho notato da un anno a questa parte è l'arrivo delle navi da crociera che sbarcano centinaia di turisti.

obe ha scritto:Bratislava… da staterello dell’est europa (preso in giro anche dal film americano Eurotrip)

Nel 2003, esperienza personale, a Dunajvaros città della campagna ungherese la gente riteneva Bratislava e la Slovacchia in generale come un posto povero e da non tenere in grossa considerazione. Mi ci recai poi qualche mese dopo ma non trovai un posto così mal messo. Ci tornai altre 2 - 3 volte ma ora manco da anni e non conosco bene la situazione.
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Re: L’evoluzione delle città

Messaggioda Jena Plissken » 13/10/2011, 14:13

mah direi che la Slovacchia ha pochissimi abitanti non arriva ai 6 milioni sebbene non abbia grandissime risorse, sia l' entrata in europa e l' aver adottato l' Euro , e attuato privatizzazioni e riforme ,sono stato un motore anche per gli investimenti stranieri e da paese essenzialmente industriale e povero ai tempi della Cecoslovacchia si è ripreso alla grande, viaggiandoci un po' ho notato a parte la capitale Bratislava, che comunque non è una metropoli, all' incirca come una nostra Genova, ha città pulite, curate , tranquille e molto provinciali, strade buone , molto verde, almeno per quello che riguarda Trencin, Banska Bystrica e Kosice , a Bratislava sono stato per la prima volta nel 2002 , sicuramente essendo vicina a Vienna e facilmente raggiungibile in treno, o auto, ha sempre visto nel corso degli anni un discreto impatto turistico, poi sicuramente le low cost hanno ampliato i numeri, ora sembra almeno apparentemente sia diventata una meta meno gettonata.
Ci sono stato varie volte di passaggio o per motivi vari, non mi ha mai particolarmente entusiasmato, L' Old town è carina ma piccola ed è interessante la parte più sovietica che i turisti non vedono, ne ho avuto particolari conoscenze con i locali o ricordo serate memorabili anche per mancanza di tempo :)

Urbanisticamente a parte qualche nuovo grattacielo Bratislava è rimasta la stessa probabilmente a livello " umano" a quello che si dice l' invasione italiana in primis a partire dagli anni 90 sicuramente avrà fatto danni :(

per l' occidente ha ragione comunque Obe sicuramente le città negli ultimi anni si assomigliano tutte le grandi catene e multinazionali hanno fagocitato i piccoli ed hanno accelerato ancor più la situazione.
Cosa che sta avvenendo poco a poco ad est, i centri commerciali e i progetti annessi stanno rivoluzionando la vita sociale e le città stesse :(
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