Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda obe » 26/03/2017, 13:46

02 marzo
Ore 06.00

E ci siamo, primo viaggio dell’anno.
Ormai quella che al di fuori può sembrare un’abitudine o una cosa usuale, per me è sempre un emozione coltivata da mesi di studio, di valutazioni, di sogni.

In ogni viaggio c’è un qualcosa di nuovo che si impara e qualcosa che in me cambia.
E sentire quella tensione che cresce man mano che si avvicinano le ore fino a lasciarsi totalmente andare una volta arrivati in aeroporto; sono quelle emozioni che mi fanno seguire questa strada… la mia strada.
Quando non avrò più questa tensione sarà il momento di smettere con questa che è diventata la mia più grande passione.

Si torna in Russia.. “ancora?” è stata la frase standard sentita in questi giorni; a parte che la Russia è grande 5 volte l’Europa e poi è un paese che mi piace, mi ha da sempre stimolato, è una terra dalla storia così interessante ed allo stesso tempo drammatica.

Ho deciso di tornare a Mosca, 9 anni dopo, con tanti dubbi.. sulla meta, sul periodo ma ho lasciato correre l’istinto.
E’ già strano che abbia deciso di tornare in un posto in cui ero già stato.. si possono contare sulla dita di una mano gli altri luoghi visti più volte.. Cracovia, B.Aires, Barcellona, Dublino, Londra e basta; non mi piace visitare in un luogo già visto, ho paura di veder cancellato il ricordo del primo viaggio, però qui torno dopo 9 anni e mi serve per chiudere il cerchio con il viaggio in Siberia della scorsa estate e giusto prima del mondiale di calcio del prossimo anno (che in genere porta turismo ed aumento dei prezzi).

Poi ci abbino il giro nelle città dell’Anello d’oro, le antiche capitali o città di residenza che mi porteranno a scoprire qualcosa che va oltre la facciata turistica; mi aspetto molto da Suzdal, forse la meno città di quelle che vedrò, con case in legno, monasteri e campagne spero innevate.
Mosca già solo passare dalla Piazza Rossa vale il viaggio.. quante cose sono successe.. quanti cambiamenti.. qui dove neanche Napoleone è mai arrivato.
Di certo la stagione non è delle migliori, non è giugno con le giornate lunghe e calde, non è dicembre con la magia del Natale e la neve (ed anche i -30°); anzi tutti mi dicono che è il mese peggiore per visitare Mosca.. ma vedremo.
Spero nelle campagne ancora bianche, in un po’ di sole e poi c’è più gusto scoprire una città fuori stagione turistica.
E’ nato tutto così, come quando ti lasci trascinare dal fiume e non opponi resistenza, lasci che tutto vada come deve andare, chiudi gli occhi e senti solo te stesso; e poi quell’esigenza che ogni tanto cresce dentro, quel bisogno di staccare da tutto e da tutti, di isolarsi un po’.

Ciak.. il trailer è finito, inizia l’avventura.


1° giorno

Il primo giorno di viaggio è stato principalmente di trasferimento; sveglia presto, volo con scalo a Vienna, due ore perse nel fuso orario e un’altra nel traffico per arrivare in centro.. fatto sta che arrivo in hotel verso le 5 di sera.
Mosca mi accoglie avvolta di un grigio che copre tutto il sole e fa cadere una pioggia leggera; si crea quella leggera malinconia tipica di questi mesi invernali ma che non mi dispiace, anzi..
Il viaggio scorre lento, il traffico aumenta man mano che mi avvicino al mio hotel, i palazzi in stile sovietico si alternano a nuovi centri commerciali ed ai moderni palazzi a vetri mentre con il giovane taxista parlo un po’ di calcio, dei mondiali e mi sorride quando si ricorda che da piccolo imitava Roberto Baggio.

Sistemato in hotel esco a fare una passeggiata; sono praticamente in centro, vicino alla vecchia sede del Kgb ed alle strade pedonali Nikolskaya e Kuznetskiy Most.
Rimango sorpreso dai cambiamenti in questi 9 anni… qui il lusso domina, i palazzi sono tutti rinnovati e riconvertiti in negozi di grande marche, ci sono ristoranti sempre aperti (e che nei giorni successivi scoprirò essere diventati veloci nel servizio, totalmente il contrario di prima) e tutto è pulito.
L’ingresso in Piazza Rossa è sempre un emozione, è buio ma il Cremlino ed i magazzini Gum illuminati rendono tutto magico e bellissimo.
Oltre a me, una decina di turisti che fanno le foto, qualche persona a passeggio e gli operai che stanno smontando la pista di pattinaggio e le decorazioni che hanno illuminato i mesi natalizi.. la primavera sta arrivando anche qui.

Vado a bere una birra alla Cidreria, posto piccolo con giovani che si incontrano per far due parole, una ragazza che si fa i selfie da postare chissà su quale social ed è qui che aspetto un’amica conosciuta in transiberiana l’anno scorso.


2° gio

E’ la giornata dedicata alla parte più turistica e famosa della città.. e sto parlando della Piazza Rossa e del Cremlino
La giornata è grigia, il sole appare giusto per qualche minuto ad illuminare le cupole dorate o colorate delle tante chiese che spuntano all’interno e all’esterno del Cremlino.

Nel mio avvicinamento a piedi, percorrendo le strade fatte la sera precedente, osservo i primi momenti di vita quotidiana… macchine costose bloccate nel traffico, belle donne che passano il tempo facendo colazione e spettegolando tra loro e qualche uomo d’affari che cammina veloce per le strade.

Fuori dai magazzini Gum mi imbatto nei sosia dei personaggi più famosi della storia russa.. Stalin, Lenin, Putin e Napoleone cercano di strappare una foto ai pochi turisti presenti mentre io più che altro mi chiedo quale sarà il prossimo personaggio che verrà dopo l’attuale presidente.
Il lato turistico del viaggio si appropria anche di me, le tante foto che cercano di immortalare il momento, anche se poi alla fine quello che rimane più impresso è quello che ci si porta dentro.
La piccola cattedrale di Kazan (ricostruita dopo che Stalin l’aveva fatta demolire e l’unica veramente utilizzata per pregare dalla gente comune), la porta Resurrezione, l’imponente palazzo del museo di Storia, il mausoleo di Lenin.. ma soprattutto le mura del Cremlino con le sue torri che separano la vita politica da tutto il resto.
Cammino senza fretta muovendomi attore alle mura arrivando alla piazza dalla quale parte la via Tverskaya, una delle principali arterie commerciali, dove i palazzi in stile sovietico risaltano e ti ricordano dove sei; perché appena scendi sottoterra, per andare alla metro, entri un grande centro commerciale dove le belle commesse aspettano i clienti e dove si trova ancora il primo Mc Donald’s aperto in Russia… Ho ancora in mente le immagini della coda alla sua inaugurazione nel 1990, km e km di coda per poter assaggiare un pezzo di occidente, di America… mentre ora giusto una giovane coppia addenta svogliatamente un mini panino.

Solo qui troverò mondiali, in questa piazza, troverò un riferimento ai prossimi mondiali di calcio, con un orologio che scandisce i giorni e i minuti che mancano all’inizio dell’evento che, ad oggi, non è così sentito ed atteso

Cerco l’ingresso al Cremlino, attraversando i giardini Alexandrovsky e passando per la tomba del soldato ignoto arrivo alla torre dalla quale si accede suo interno.
Questa volta la visita del Cremlino la faccio in modo accurato, attento, curioso, dedicando il giusto tempo ad ogni cosa.
Entro ed esco dalle varie Chiese/Cattedrali (degli Apostoli, dell’Arcangelo Michele, dell'Annunciazione) e soprattutto di quella che mi rimarrà più impressa, la bellissima Cattedrale della Dormizione con il suo esterno a mattonelle e l’interno luminoso e pieno di icone… chiesa dove era stato incoronato zar Ivan il Terribile e dove, si narra, anche Stalin pregò per chiedere di fermare l’invasione nazista.
Oltre alla parte religiosa cammino nella grande piazza rinchiusa dalle mura, rivedo la campana ed il cannone giganti che a distanza di 9 anni non hanno ancora suonato una volta o sparato un colpo, ed il palazzo dei Congressi costruito nel periodo sovietico.
Tutte queste contrapposizioni di eventi e momenti storici.. ed ora, con futuro e passato che si incrociano, e Putin in mezzo a fare da spartiacque.

Esco passando sotto la torre più famosa, la Spasskaya, l’unica con l’orologio (voluto da Stalin) e che guarda la più famosa cattedrale di Mosca.
La cattedrale di San Basilio con le sue celebri cupole colorate si conferma essere più bella fuori che dentro.. anzi, al suo interno non sembra quasi una chiesa, con dipinti strani sulle pareti, piccoli passaggi, quasi senza un ampio spazio per pregare…. però all’esterno lascia sempre a bocca aperta.

Scendo e vado sul ponte sulla Moscova, da dove c’è la più bella vista della città e dove rimango parecchio tempo per gustarmi il tutto.... le mura del Cremlino che nascondono solo parzialmente le cattedrali e le sue cupole, la Cattedrale di San Basilio al suo fianco ed il lungofiume che indirizza lo sguardo verso la Cattedrale del Cristo Salvatore.

Dopo una pausa pranzo veloce (in un posto che scopro poi essere un ristorante in stile italiano con musiche di Ramazzotti ed altri successi anni 70-80 che due ragazzi vicini di tavolo ballano riprendendosi con il cellulare) entro dei magazzini Gum con il loro lusso quasi pacchiano, quasi a creare un mondo immaginario, così in contraddizione con le code che c’erano per comprare un po’ di cibo negli anni della Perestrojka, e proseguo per le vie commerciali Tverskaya, Kuznetskiy Most, Stoleshnikov con negozi molto occidentali e prezzi direi poco accessibili (maglietta della Bosco sport 100 euro e in un supermarket 2,50 euro per una Spaten e 3 euro al kg per le arance)
E’ qui e nei centri commerciali con i suoi fast food che il capitalismo ha vinto la battaglia con le idee comuniste.

Rientrando in hotel costeggio il palazzo del vecchio Kgb, leggermente rialzato con l’ingresso verso il Cremlino che sembra quasi che lo guardi e lo controlli, come se avesse lui il vero potere.

E’ venerdì sera, in altri viaggi sarei pronto ad affrontare la nightlife, che di certo a Mosca non manca, ma invece passo la nottata nella zona nuova della città, la Moscow City.
Il quartiere finanziario, con i suoi grattacieli a vetri che 9 anni fa non c’erano, l’hotel Ukraina (uno delle 7 sorelle, i grattacieli a “torta” del periodo staliniano) diventato radisson hotel e le mille luci che illuminano la notte.
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda Leia74 » 26/03/2017, 20:30

Molto interessante! Io purtroppo Mosca l'ho vista in brevissimo tempo e male (tour guidato :oops: ) ma tanto ci dobbiamo tornare perchè Marco non ci è stato. Anzi è tra i progetti a non lunghissimo termine...
Quindi seguo con attenzione! Anche l'Anello d'Oro!!!
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda obe » 29/03/2017, 12:07

3° giorno

Dopo un paio di giorni inizio ad abituarmi e a muovermi in città con più dimestichezza; ogni tanto spunta anche un po’ di sole anche poi non riuscirò ad approfittarne del tutto.
Mi sveglio non troppo tardi e il mattino ritorno a passeggiare sulle vie pedonali passate velocemente ieri.
La prima tappa sarà al museo dei videogiochi sovietici, in piena Kuznetskiy Most; quella che doveva essere una breve sosta si trasformerà in 1 ora e mezza abbondante dove provo un po’ tutti i giochi presenti.
Fa un po’ strano giocare con i giochi degli anni 80, tra un primordiale tetris, giochi in cui sparare, il mitico bombardiere sottomarino, l’hockey (dove vengo sconfitto da un ragazzino di 7/8 anni).. mi diverto parecchio.
Bello l’ambiente con tanti genitori che portano i loro figli a provare i giochi con cui si divertivano un tempo e anche il fatto che si usano i vecchi copechi sovietici.

Da qui proseguo verso la Cattedrale Cristo salvatore passando per i Tsum (molto simili ai magazzini Gum), il Teatro Bolshoi (molto bello, ma avrò la fortuna di entrarci l’ultimo sabato e guardarmi un balletto) e la nuova statua eretta a Vladimir (non Putin.. ma molto hanno il dubbio che sia perché hanno lo stesso nome).
Alla Cattedrale mi ritrovo con lei ed avrò l’opportunità di passare il resto della giornata con una “guida” locale.

La chiesa, completata solo nel 2000, è veramente bella.. oltre che imponente, al suo interno ha dei dipinti e delle icone che mi sono veramente piaciute.. noto tra l’altro che nei dipinti sulle pareti è molto difficile trovare personaggi femminili in relazione alla vita religiosa o dei diversi santi.
Poi il ponte pedonale che porta verso sud regala una vista spettacolare sulla Cattedrale e sul Cremlino in lontananza.

La giornata di “visita” la chiudiamo alla Galleria Tret'jakov dove sono esposti i principali pittori russi; passo quasi 3 ore osservando i diversi stili di pittura.. tra l’uso forse eccessivo di colori scuri, dipinti in cui vengono rappresentate battaglie, volti donne e la natura e la campagna siberiana.

Il sabato notte si avvicina, è buio e non sono ancora abituato a non lasciarmi attirare dai canti delle Sirene provenienti dalle discoteche che costeggiano la Moscova, ma non cedo e finiamo a passeggiare nel parco Gorky, (che mi riporta al famoso per il film poliziesco degli anni 80), illuminato dalle luci natalizie sulle piante e dalla pista di pattinaggio ancora attiva e intorno al Cremlino illuminato di notte.


4° giorno

La domenica mi sveglio lentamente, preparo il bagaglio che userò per i prossimi 4 giorni nelle città dell’anello d’oro e verso le 11 esco in strada.
In giro c’è poca gente ed anche il traffico non sembra quello di una megalopoli; passeggio attraversando il parco che si completa con la fermata della metro Trubnaya dove si vede l’effetto della primavera con piante spoglie e un leggere pantano fatto di neve sciolta, terra ed il primo verde che cerca di uscire allo scoperto.

L’obiettivo della mattinata è la visita del Museo storico sui Gulac; voglio affrontare anche questa parte di storia russa, una delle sue parti forse più tragiche e dolorosa (forse anche perché recente).
Il museo è piccolo ma moderno ed al suo interno viene ripercorsa la storia di quello che è accaduto.
Si inizia a descrivere chi erano gli “oppositori” finiti nel mirino, poi si passano a vedere le strutture delle carceri, i lavori forzati (tipo ferrovie) che dovevano affrontare, la localizzazione dei campi ed anche le difficoltà che i sopravvissuti hanno avuto nel ritornare alla vita quotidiana.
Molto particolare anche la contrapposizione dei video.. dove si alternavano le interviste di chi era stato prigioniero (dai futili motivi per l’arresto alle condizioni di vita che doveva subire) ed i video di propaganda dell’epoca dove tutto sembrava felice e piacevole.
Direi un museo piccolo ma molto intenso.

Dopo un pranzo che mi aiuta anche a ripararmi dal freddo (forse è stata la giornata più fredda a Mosca) vado a vedere il museo di Tsereteli.
Questo artista georgiano non lo conoscevo prima di partire e le sue opere mi hanno abbastanza sorpreso.. a parte che passa dalla pittura alla scultura su bronzo con grande disinvoltura, e poi anche lo stile è molto particolare.
L’opera più famosa è la mela con al suo interno una serie di situazioni spinte, quasi pornografiche, che rappresentano il peccato; e poi le sculture in bronzo, dalle dimensioni assurde, tra cui spunta una di Putin gigante.
I quadri invece un po’ alla Botero ma con uno stile molto personale che lo rende unico.

Lascio momentaneamente una Mosca moderna, molto europea, con ricchi e lusso ma anche con tanta cultura, tradizioni e momenti di vita reale, comune.
Una città molto diversa da quella vista 9 anni fa, con prezzi abbastanza alti nonostante il cambio favorevole, negozi e ristoranti aperti 24 ore al giorno, palazzi in centro puliti e diventati negozi soprattutto di marche occidentali, “Italia” onnipresente tra ristoranti e negozi e dove, a differenza che nelle città attraversate con la transiberiana, il ricordo sovietico è stato sepolto da un pezzo.
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda geom.Calboni » 03/04/2017, 15:54

Mosca è cambiata parecchio in tutti questi anni ed è in continuo cambiamento. E' una città emozionante ma frequentando altre zona della Russia avverto queste emozioni un po scemate. Ma Mosca è sempre Mosca ;)
Attendo anche io le tue considerazioni sull' Anello ' D' Oro.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda obe » 06/04/2017, 13:54

5° giorno

La notte dormirò giusto 3 ore, visto che il treno che mi porterà nella prima città dell’Anello d’oro parte alle 6 di mattina.
Sveglia alle 5, utilizzo la comoda app della Yandex-taxi per arrivare in stazione e prendo il mio posto; nelle 2 ore di viaggio sul moderno e comodo treno dormicchio un po’ alternando il sonno alla vista della campagna tutta imbiancata.

Arrivo a Vladimir poco dopo le 8, e subito mi sembra lontanissima la modernità del centro di Mosca.
Cammino lungo la via centrale incrociando gente che va e che viene, traffico, ristoranti e negozi con le scritte solo in cirillico.. finalmente si torna nella vera Russia senza patina occidentale.
Nevischia, le strade ed i marciapiedi sono bianchi, i prati ghiacciati, gli autobus mostrano gli anni e i km effettuati, operai che guidano minispazzaneve per pulire i marciapiedi, tubi del gas esterni coperti per isolarli dal freddo ed evitare che ghiaccino…

Entro a fare colazione in uno dei pochi posti che riconosco, il “coffee shop” e proseguo alla scoperta della città.
La porta d’ingresso con il vicino teatro e soprattutto le chiese nella piazza principale che caratterizzano il posto rendendolo una delle soste preferite per chi viaggia nei dintorni di Mosca.
La Cattedrale dell’Assunzione, che si mostra dopo una leggera camminata, con il suo bianco candido che si mimetizza con quello della neve ed il grigio del cielo facendo risaltare le cupole d’orate, e la piccolina Cattedrale di San Demetrio, dove risaltano invece le decorazioni esterne.
Mentre costeggio il monastero ho la vista dall’alto sulle campagne dei dintorni, tra il fiume ghiacciato (dove intravedo dei pescatori), le fabbriche in lontananza e le strutture in stile “sovietico” della stazione ferroviaria e degli autobus.
Verso mezzogiorno mi muovo verso Suzdal, la seconda meta del mio tour, che sarà il posto che mi è piaciuto di più.
Il tragitto dura un’oretta circa, è un minibus usato dalla gente del posto per spostarsi tra paesi vicini ed i sedili sono coperti da una specie di tappezzeria che chissà quanta gente ha visto.
Il bianco che riflette è quasi accecante ed il tragitto è un alternarsi di prati, foreste e villaggi con case di legno.

Suzdal è proprio bella! È una cittadina che, oltre ad avere una concentrazione di chiese e monasteri assurda è rimasta quasi come un villaggio dello secolo scorso.
Tra case in legno, cupole di chiese innevate, la piazza centrale con i negozi sotto i suoi portici ed i venditori ambulanti (di verdure e oggetti in legno) e le maschere di carnevale appena passato che costeggiano la strada verso il Cremlino

Mollo lo zaino in hotel (che per via della bassa stagione mi costa veramente poco) ed esco subito a passeggiare per questa piccola città.
La neve lentamente si fa sempre più intensa e pesante, regalando quell’atmosfera di pace e serenità
Il piccolo Cremlino è da visitare con la Cattedrale della Natività (con al suo interno le icone colorate in quel blu acceso che richiama le sue cupole) e la piccola chiesa in legno che sembrano spuntare dal nulla.. mentre il museo cittadino lo utilizzo più che altro per scaldarmi dal freddo e ripararmi dalla neve
Intorno al Cremlino, salgo sul ponte che collega l’altra parte della città, la neve non fa demordere alcuni pescatori che siedono sul letto del fiume ghiacciato; da qui la vista in lontananza dei monasteri è magica.

Ritornando nella piazza principale (dove trovo altre 2 chiese) compro del famoso idromele e alcune decorazioni natalizie in legno dipinte a mano e ritorno in hotel non prima di aver salutato la statua di Lenin che osserva la gente che aspetta l’autobus sotto la forte nevicata.

Esco alle 7.30 e, da buon villaggio d’inverno, in giro non c’è quasi nessuno, giusto qualche ragazzino in bicicletta sulla neve; vado al ristorante dove siamo solo io e un altro tavolo.. mangio semplice ma saporito (zuppa di carne-wusterl-olive-panna acida e maiale con patate), passeggio per godermi i portici e le chiese illuminate e torno in hotel a parlare un po’ con la ragazza della reception prima di andare a dormire.

6° giorno

Mi sveglio la mattina e l’ambiente che mi aspetta è fantastico; non nevica più e tutto è coperto da un manto bianco che fa molto inverno.
Esco presto ed osservo la città che si sveglia, vecchiette che spalano la neve fresca, un mini mercato nella piazza principale, negozi che non aprono prima delle 10, bambini che vanno a scuola, autobus che lasciano i segni sulle strade bianche, case in legno con il ghiaccio che esce dai canali..
Mi dirigo verso nord, direzione monastero Sant'Eutimio che aprirà solo alle 10; colgo l’occasione per camminarci intorno e gustarmi il panorama che offre dall’alto.. la bellissima vista sul fiume ghiacciato, l’altro monastero, le case, il ponte in legno (che poi attraverserò)…. Tutto questo è ancora più di quello che mi aspettavo

All’interno, il monastero mi colpisce per le sue tante icone (quasi tutte in legno dipinto), i gioielli con tanto oro e il caratteristico colore blu sulle pareti all’interno delle cattedrali; mi accompagna la visita il concerto di campane che viene effettuato ogni ora e trovo strano trovare all’interno di un luogo religioso la celebrazione del liberatore della Russia dai polacchi e alcune carceri.

Suzdal, alla fine, sarà il posto che mi è piaciuto di più, non che gli altri siano da meno ma, anche grazie alla nevicata, è stato quello più magico.
Verso l’1 mi muovo verso la prossima destinazione, la città di Kostroma; ci metterò circa 4 ore di autobus, cambiando nella città di Ivanovo (città in passato famosa per essere un centro tessile e per questo abitata principalmente da donne – scherzando, si dice che se devi cercare moglie, devi fermati ad Ivanovo).

Di questi viaggi mi rimane impresso il vecchio che mi porta sull’autobus giusto a Suzdal, il ragazzo che si propone di aiutarmi, la vista dal finestrino fatta di paesaggi-boschi-villaggi, il caldo pazzesco che avrò le ultime ore del viaggio (visto che per sbaglio mi sono seduto sotto la mini stufetta che riscaldava tutto il mini-bus abbastanza vissuto)

Kostroma mi accoglie con il suo traffico e, a confronto di Suzdal, mi sembra di essere in una grande città; avvicinandomi all’hotel passo per la grande piazza centrale, i consueti negozi sotto i portici, il parco con la statua di Lenin che guarda una palazzo diroccato.
Ma è soprattutto fuori dall’hotel che rimango a bocca aperta; il fiume Volga, totalmente ghiacciato con le barche incastrate sul lungo riva ed alcuni sciatori di fondo che lo usano come pista personale.

Mi sistemo poi esco per cenare; domani è l’8 marzo, festa delle donne e giornata festiva in tutta la Russia ed in giro vedo un bel movimento con tanta gente che si muove da un posto all’altro.
Infatti in due ristoranti vengo rimbalzato perché già tutti pieni o con tavoli prenotati e così finisco in un risto-pub alla moda in centro.
La conversazione con i camerieri è quasi fantozziana, non esiste menu in inglese e le nostre conversazioni avvengono più che altro grazie al traduttore online
Però l’ambiente mi piace ed osservo i tavoli vicini… qualche coppia e tanti tavoli di ragazze che approfittano dell’occasione per fare la classica uscita tra donne; ora capisco tutti quei venditori di fiori e tutta la gente che correva a casa con mazzi di mimose o rose.
Dopo un’ottima zuppa e del salmone alla griglia (con prezzi quasi la metà del centro di Mosca) vado a bere una birra in un altro pub ma l’atmosfera è tranquilla e la serata non decollerà mai del tutto.
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda Leia74 » 06/04/2017, 16:49

Suzdal era piaciuta tanto anche a me, spero di riuscire a tornarci prima o poi.
Bellissime le immagini delle citta' sotto la neve, dev'essere stato stupendo!
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda geom.Calboni » 07/04/2017, 14:55

Quindi confermi che per vedere, non per viverle, le località dell' Anello d' Oro basterebbe una giornata per ognuna?
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda obe » 12/04/2017, 10:12

7° giorno

E’ giorno di festa nazionale in Russia ed alle 7 di mattina la città non si è ancora svegliata; in giro pochissima gente, giusto qualche ragazzo che in ritardo va a recuperare dei fiori da portare alla propria compagna e qualche venditore ambulante.

Facciamo colazione e poi lentamente iniziamo a scoprire la città… l’ampia piazza centrale con la torre dei pompieri, i negozi sotto i portici, qualche statua a ricordare chissà quale personaggio storico locale.
Attraversando la cittadina nella sua parte storica, con case in legno ancora oggi abitate, arriviamo fino al ponte sul fiume Kostroma dal quale vediamo il monastero Ipat'evskii, uno dei più belli della zona e soprattutto luogo dove i Romanov appresero la notizia della nomina del primo zar della loro dinastia.

Per raggiungere il complesso religioso camminiamo in mezzo al fiume ghiacciato circondati da pescatori ed arriviamo all’ingresso.
Durante la visita incroceremo pochissima gente, giusto qualche persona dentro la bellissima cattedrale e nelle stanze adibite a museo con icone in legno con i simboli d’oro ed alcune stufe del 1800 in porcellana dipinta.
Tornando verso il centro questa volta passiamo sopra il ponte e da qui le sue cupole verdi e oro del monastero spiccano tra il bianco dei prati innevati ed il ghiaccio dei Kostroma e Volga.

Pranzo veloce e lunga camminata verso stazione degli autobus (messa molto in periferia) e viaggio per Yaroslavl, ultima meta del mio giro nell’anello d’oro.

Arriviamo che è già buio, tempo di sistemarsi ed usciamo a mangiare qualcosa nella via pedonale che è frequentata da qualche giovane ma poca roba essendo mercoledì.
Hamburger, Craft Beer e partita del Barcellona.. giusto prima di tornare in hotel e chiudere una bella ma intensa giornata.

8° giorni

Mi sveglio con tutta calma ed ho modo di girare la città senza fretta.
Passeggio per le vie centrali sotto un bel sole e per la prima volta posso dire che fa anche abbastanza “caldo”; i punti più interessanti della città sono la chiesa del profeta Elia con le classiche cupole verdi (dove purtroppo non è possibile visitare l’interno) che guarda in faccia il palazzo municipale in puro stile sovietico e soprattutto il lungo Volga.

A differenza di Kostrova, qui il fiume non è ghiacciato, vedi solo dei gran pezzi di ghiaccio nuotare e scivolare nelle acque, un po’ come tanti piccoli pezzi di un iceberg.
Il lungofiume è di circa un paio di km e verso la fine, dove il Volga si collega con il Kotorosl, si apre in un piazzare che immagino d’estate sia affollatissimo di gente.
Ora c’è qualche coraggioso che fa running sulla pista ghiacciata e un operaio che inizia a sistemare i cartelli sostituendo quelli invernali da quelli primaverili.
Dalla sua estremità vedo come l’affluente, ancora ghiacciato, consenta ai pescatori di fare una delle ultime giornate così e la bella chiesa che dall’alto della collina sembra dominare i corsi d’acqua.

Il centro città è abbastanza trafficato, la porta cittadina apre alla via pedonale dove si trovano qualche negozio di souvenir, un orso (simbolo cittadino), dei ristoranti e negozi di vestiti “italiani” di dubbia provenienza.
Sarà per la stanchezza o per evitare di prendere in testa la neve che sciogliendosi cade dai tetti, che vengo attratto dalle canzoni di Pupo e i Ricchi e Poveri per mangiare una pizza decente in un ristorante anche molto ben frequentato.

Alle 2 prendo il treno che in 3 ore mi riporterà in una Mosca totalmente primaverile.
A Mosca, Sarà l’unica serata che passerò da solo ma alla fine, pur girando un po’ di posti, non troverò mai l’alchimia giusta.
Della nottata mi ricorderò una cena al ristorante georgiano-armeno dove mangio uno degli agnelli più saporiti mai provati e un cocktail in un locale sotterraneo molto bello ma purtroppo poco frequentato (ci sono giusto un paio di ragazze e un gruppo di 3 italiani)
La stanchezza mi porterà a lasciare molto presto anche la discoteca Propaganda, che 9 anni fa aveva regalato tante soddisfazioni, ma che oggi è più che altro frequentata da ragazzini.
Ultima modifica di obe il 12/04/2017, 14:26, modificato 1 volta in totale.
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda Lebowski » 12/04/2017, 11:30

So che qualche persona si risentirà ma a Mosca non piacque.
(ovvio, a parte alcune zone come la Piazza Rossa; ricordo ancora oggi la forte emozione provata nel varcare la Porta di Alessandro).

Forse da un punto di vista più "romantico" è diverso, e l'Anello d'Oro ha città più carine.
Ormai mi sa che ti vedremo molto più spesso in Russia. 8-)
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda obe » 12/04/2017, 13:11

Lebowski ha scritto:So che qualche persona si risentirà ma a Mosca non piacque.
(ovvio, a parte alcune zone come la Piazza Rossa; ricordo ancora oggi la forte emozione provata nel varcare la Porta di Alessandro).

Forse da un punto di vista più "romantico" è diverso, e l'Anello d'Oro ha città più carine.
Ormai mi sa che ti vedremo molto più spesso in Russia. 8-)


Di certo Mosca non ha la bellezza di una San Pietroburgo, però la ritengo interessante perché alla fine è il centro “economico” e “politico” della Russia e tutto transita da qui.
Alla fine, in 3-4 giorni la si può vedere bene.

Io ho abbinato il giro dell’Anello d’oro e devo dire che questo mi è piaciuto molto, sia perché fatto fuori stagione sia per muoversi e non stare fermo in un posto.
Poi con la neve le ho trovate molto più affascinanti, tra fiumi ghiacciati, il bianco continuo… per i miei gusti, sicuramente meglio che in estate.
Certo, queste città/cittadine in mezza giornata le si visita, ma tra trasferimenti e le visite, non ho avuto tempi morti

Ma no, ora sto pensando al prossimo giro in Iran, non penso di tornare a breve in Russia.
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda obe » 17/04/2017, 17:13

9° giorno

Venerdì, esco dall’hotel ed anche oggi c’è il sole.. il tempo giusto per passare 2 ore a girare tra le più belle fermate della metropolitana di Mosca.
Passo per Komsomolskaya, Novoslobodskaya, Belorusskaya, Kievskaya, ploshchad revolution e Biblioteka Imeni Lenina e tra mosaici sovietici, lampadari, statue, vetri colorati e pareti che sembrano quelle dei palazzi nobiliari rimango impressionato della bellezza di questi posti sotto terra.
Risalendo torno in Piazza Rossa che, con il sole, è tutta un’altra cosa con i colori più accessi e le cupole che riflettono.
Il resto della giornata lo passo camminando parecchio, percorrendo la strada pedonale vecchia Arbat (abbastanza insignificante con catene tipo hard rock cafè, negozi di souvenir cinesi e “artisti” di strada che cercano di scroccare qualche soldo ai turisti), il ministero degli affari esteri collocato presso uno dei 7 palazzi a torta staliniani, il lungo Moscova con la Casa Bianca russa e il vecchio hotel Ukraina, ora Radisson hotel, con dietro i moderni palazzi della Moscow City.

Dopo tanti km, cazzeggio nel centro commerciale presso la fermata della metro Kievskaya prima di rientrare vicino al mio hotel ed a cena andiamo in un locale con musica rock frequentato da giovani e da non giovani; ina bella serata nella mosca underground


10° giorno

E’ l’ultimo giorno completo a Mosca e in Russia.. come sempre si crea quella leggera malinconia, un misto tra contentezza di tornare a casa, soddisfazione per i bei posti visti e per le esperienze vissute ma anche un po’ di tristezza nel lasciare questi luoghi nuovi per tornare alla routine quotidiana.

Ormai a Mosca ho visto quasi tutto quello che volevo visitare, così mi sveglio tardi, colazione e poi passeggiata presso il Vdnkh, il centro espositivo risalente al periodo sovietico.
Essendo un sabato primaverile con un bel sole il luogo è molto frequentato da famiglie, ragazzi che passeggiano, coppie.. insomma è un modo per evadere dalla propria casa e gustarsi la bella giornata.
In generale l’esposizione assomiglia molto ad un Expo con i vari padiglioni che rappresentavano le varie nazioni presenti nell’Urss e fa un po’ strano vederne alcune così distanti ed a volte in conflitto con la Russia moderna.
Tra il monumento all’esterno del museo dei cosmonauti, l’Arco d’ingresso, padiglioni riqualificati in musei per bambini/acquario/stand temporanei, la pista di pattinaggio vicino alle bella fontana e la ricostruzione del razzo spaziale, il tempo va veloce e la giornata volte al termine.

Come ultima serata mi concedo una chicca a cui tenevo molto, assistere a Onegin, un’opera drammatica che da qualche anno viene presentata anche come balletto all’interno del teatro Bolshoi; oltre allo spettacolo (che mi è piaciuto molto, con orchestra vera, la coordinazione dei ballerini, il maestro, l’alzare la tipa sulle spalle.. cose che da profano ho trovato particolari e che mi hanno entusiasmato) è proprio l’entrare nel teatro che mi ha colpito… con la sua eleganza, la sua storia e anche un po’ di sfarzo.

La cena al ristorante georgiano e l’ultima passeggiata notturna mi congedano da questa città.
L’indomani dovrò tirare fino a mezzogiorno per prendere il taxi ed andare in aeroporto, sarà una lunga e abbastanza noiosa giornata, tra lo scalo a Vienna e l’aeroporto di Domodedovo è più piccolo di Orio al Serio.
Ma almeno queste ore di viaggio mi consentiranno di incastrare nella mia mente tutti posti visitati ed, alla fine, posso ritenermi più che soddisfatto di questi 10 giorni.


Riepilogo città Anello d’oro

Vladimir
Ho passato poche ore, mi ha dato un’idea e mi anticipato quello che avrei trovato nelle altre città; non ha picchi di bellezza, 2 belle chiese, la porta d’ingresso della città, il parco innevato. Una piacevole sosta di poche ore

Suzdal
Sicuramente la più bella, un villaggio con tante chiese, monasteri, il bel Cremlino.
Cittadina quasi romantica, con case in legno e soprattutto i fiumi e la campagna che la caratterizzano.
Anche la vita è quella di un villaggio (lenta, orari apertura, ristoranti e mercati) e con la neve e il ghiaccio è stata quasi fiabesca

Kostroma
La città con la piazza più ampia e più bella, con i portici ed i suoi negozi.
La vista del monastero in mezzo ai due fiumi ghiacciati con i pescatori e la camminata sul ghiaccio è stata sicuramente la più scenografica di questi 10 giorni.
E tra l’altro forse il posto, fuori Mosca, con le ragazze più belle.

Yaroslavl
Più città ma non per questo meno bella, anche qui i fiumi e lunga passeggiata costeggiando il Volga hanno dato il tocco magico.
Forte la contrapposizione della chiesa più famosa con di fronte il municipio in stile sovietico

Ps sul blog ho iniziato a caricare qualche foto se a qualcuno interessa farsi un'idea
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda geom.Calboni » 18/04/2017, 9:41

Hai fatto bene a visitare l' Anello d' Oro "fuori stagione". Dovrò farmi un giro da quelle parti prima o poi...

Su Mosca riporto il mio precedente intervento che sostanzialmente è in accordo con Obe e Lebowski:
E' una città emozionante ma frequentando altre zona della Russia avverto queste emozioni un po scemate. Anche se Mosca è sempre Mosca
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda heartpacker » 19/09/2017, 8:49

obe ha scritto:7° giorno

Arriviamo che è già buio,

8° giorni

Mi sveglio con tutta calma ed ho modo di girare la città senza fretta.
.


Gran bel diario di viaggio! Non ho capito se hai viaggiato in solitaria o eri in compagnia?
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Re: Mosca _ Anello d'oro - marzo 2017

Messaggioda obe » 10/10/2017, 20:55

heartpacker ha scritto:
obe ha scritto:7° giorno

Arriviamo che è già buio,

8° giorni

Mi sveglio con tutta calma ed ho modo di girare la città senza fretta.
.


Gran bel diario di viaggio! Non ho capito se hai viaggiato in solitaria o eri in compagnia?


Grazie!
Ma il giro è stato un misto tra momenti in solitaria e altri in compagnia
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