Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Caucaso

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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda Guido » 16/07/2015, 20:34

obe ha scritto:
flyingsoul ha scritto:
obe ha scritto:Vado a casa con un dubbio atroce.. ma perché in Armenia per dire grazie dicono tutti “merci”?? che cavolo c’entra la Francia qui?


Retaggio culturale. Anche in russia in alcuni casi si dice mercì. Solo che in armenia l'hanno assunto a regola. Esiste un grazie armeno ufficiale, ma è poco usato.


Non lo sapevo!
Grazie per l'info ;)


In Italia c'è chi non conosce la parola "va bene" e dice "Occhei" un centinaio di volte al giorno.. queste influenze ci sono sempre state, a maggior ragione nei paesi che hanno avuto dominazioni o influenze da altre culture, in fondo anche noi siamo dei dominati, quindi tra un pò diremo danke :)
Studio è pianifico nei dettagli ogni viaggio... ma poi poi faccio tuttaltro!
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 20/07/2015, 12:37

lunedì 15 giugno 08.40

In attesa di partire con l’ultimo tour armeno; oggi si va a sud, altra giornata bella intensa anche se è un po’ da gruppone vacanze, sicuramente sarà meno coinvolgente dell’altro tour ma con pochi giorni questa era proprio l’unica soluzione.
Sono invece un po’ preoccupato perché ieri a Tbilisi c’è stata un’alluvione con danni e 12 morti.. cavolo che fortuna non essere lì in quel momento e, visto che tra un paio di giorni dovrei rientrare, spero di non aver problemi.
Nel frattempo ripenso alla giornata di ieri che ho fatto come piace a me, da solo, arrangiandomi, camminando tanto e scoprendo cose da solo.

Appena alzato ho fatto due parole in ostello con un tedesco e poi in marshrutka vado verso Etchmiadzin, il “vaticano” della chiesa Armena.
Nel viaggio, che dura circa mezz’oretta, osservo questa parte di periferia che conferma le impressioni avute il giorno precedente; è domenica e molta gente va per assistere alla funzione.
La marshrutka è sorpassata da tantissime Lada, molte quasi nuove e comunque tenute in ottimo stato; tra le altre vedo una Lada parcheggiata di un kitch pazzesco, sul radiatore ha il simbolo LV di Luis Vitton al posto della classica L.

Il complesso del vaticano lo trovo meno ricco e sfarzoso di quel che pensavo.. un giardinetto, una sede di recente costruzione, una nuova e piccola chiesa e la vecchia cattedrale attualmente in ristrutturazione.
L’interno della cattedrale si sta riempendo giusto nel momento in cui arrivo e da lì a poco inizia la funzione; coro sulla destra, serie di preti con cappuccio nero in testa e le cariche più elevate che celebrano messa.
La funzione è molto bella e trovo molto caratteristico il momento in cui i preti sono scesi in mezzo alla gente che si allungava per baciare e toccare il drappo sacro.
Decido di saltare la vicina chiesa di Zvartnots e torno diretto in città fermandomi alla stazione degli autobus per mangiare un ottimo kebab; il proprietario parla bene l’italiano e così, mentre mangio, parliamo di calcio, di cinema italiano, di come mi sto trovando in Armenia, mi presenta il figlio ed alla fine mi fa pure lo sconto.

Da qui salgo al museo del genocidio, tappa imperdibile se uno vuole conoscere più a fondo questo popolo.
Oltre alla fiamma sempre accesa devo ammettere che il museo è proprio toccante; da noi solo recentemente i mass media stanno parlando di questo genocidio.. una cosa incredibile che ha me ha ricordato parecchio lo sterminio degli ebrei.. esco da qui senza parole e mi commuovo ancora di più quando vedo un giovane ragazzo, probabilmente il figlio di qualche sopravvissuto o di qualcuno che ha dovuto scappare, che scoppia in lacrime.

Finita l’accurata visita scendo di nuovo in centro, passo abbastanza velocemente dalla moschea (unica presente in Armenia) e con grande dispiacere vedo che il vecchio mercato alimentare è stato sostituito da un supermercato della Carrefour, relegando i venditori diretti di frutta e spezie in un piccolo spazio angusto.
I tempi cambiano ma almeno hanno mantenuto la struttura storica che ha molto dello stile arabeggiante.
La giornata volge velocemente al termine e a metà pomeriggio mi rilasso in uno dei bar sulla via principale bevendo una spremuta d’arancia (pagando prezzi europei)

Per chiudere in bellezza non potevo non andare alla Cascade!
A me l’idea della scalinata ricorda molto il film di Fantozzi ma ad osservarla da vicino sta anche bene.. cioè, zero stile europeo, però si incastra bene con tutto il resto.
All’inizio spicca la statua dell’architetto che ha ri-progettato la città e poi parte il parco che anticipa la scalinata con opere di artisti anche importanti come per esempio Botero.
La Cascade, oltre ad essere una scalinata, è soprattutto un insieme di musei, rappresentazioni, mostre.. l’opera tra l’altro è stata conclusa solo nel 2001 grazie a capitali di benefattori Armeno-Americani.
La salita la faccio alla Rocky.. corsa di fretta fino alla vetta.. scherzo! non ci crederebbe nessuno.. ed infatti ho usato le scale mobili interne fermandomi ad ogni terrazzo.
In cima ottengo l’ennesima conferma di quanto stia simpatica l’Italia.. chiedo ad una coppia se poteva farmi una foto, il tipo sbuffa e brontola un po’ ma appena viene a conoscenza che ero italiano cambia subito atteggiamento e mi tengono lì qualche minuto parlando del loro amore per l’Italia.

A cena mi trovo con l’amico giornalista, aperitivo in vineria assaggiando vino armeno e poi a cena optiamo per forse uno dei ristoranti più famosi di Yerevan, il Dolmama (www.dolmama.am)
Bella serata in ottima compagnia, confrontandoci sul mondo arabo, l’architettura, gli stili di vita differenti. Molto interessante e poi cibo veramente ottimo e neanche così esagerato come prezzo (35 euro a testa con antipasto, un piatto, dolce e bottiglia di vino).
Come piatti ho preso filetto di trota con pomodoro, formaggio e prezzemolo, poi coniglio leggermente speziato e baklava finale.

In giro, pur essendo domenica, c’era parecchia gente.. tra quelli che passeggiavano, bar pieni, ristoranti.. veramente viva questa Yerevan.
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 20/07/2015, 12:38

Leia74 ha scritto:Bellissimo diario :-)
Geghard e' stato il mio monastero armeno preferito, non oso immaginare che bello trovarci un matrimonio!!
L'Armenia anche a me e' sembrata piu' arida e secca della Georgia come clima, anche se vai a sud (verso Goris) le cose non cambiano tanto se non quando sei in quota.


Grazie!
Tra l'altro devo ammettere che gran parte del mio itinerario e' stato costruito usando il vostro viaggio 8-)
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda Leia74 » 20/07/2015, 17:35

Mi fa piacere :-)
Anche io al museo del Genocidio ho subito pensato agli ebrei...
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 21/07/2015, 13:07

martedì 16 giugno 17.00

Live from Tbilisi.. anche se sarei rimasto volentieri in Armenia qualche giorno in più visto che l’amico giornalista mi aveva proposto di andare con lui nell’ovest del paese in una zona molto interessante; alla fine ho scelto di seguire l’itinerario di base e fermarmi una notte in montagna a Kazbegi.
Tra l’altro torno in una Tbilisi post alluvione; nei giorni in cui ero via per una notte e nel giorno seguente la città era allagata con morti, animali dello zoo che giravano liberi.. insomma un bel casino e per fortuna che ora sembra tutto sistemato e che la vita è tornata come prima.

Per la giornata conclusiva di ieri, come dicevo, mi son appoggiato ad un tour (www.hyurservice.com) un po’ per la distanza in km ma soprattutto perché così riuscivo a fare più posti in un solo giorno, cosa impossibile senza avere un’auto a disposizione.
A differenza dell’altro tour questa volta eravamo parecchi di più, circa una 30ina misto russo-anglofoni che mi dava quasi l’impressione di essere un gruppo viaggio-dopolavoro-cinesi; ma alla fine è andata bene… in ogni sosta c’era metà tempo di spiegazione (cmq facoltativa) ed il resto di giro totalmente libero.

Prima tappa sarà il monastero Khor Virap; durante il viaggio io rimango attaccato al finestrino, la campagna si fa sempre più secca e la semplicità aumenta man mano che si scende, alcuni contadini vendono frutta e verdura per strada e sui pali della luce trovano posto dei nidi di cicogne.. Yerevan mi sembra così lontana.
Il monastero è molto bello, le pareti interne sono anche qui nere e buie e poi dal terrazzo si vede il loro simbolo, il monte Ararat che svetta; salgo anche sulla collinetta dove si ha una vista del complesso religioso con dietro le vallate e dove sui rami dei cespugli ci sono dei strofinacci legati, i desideri dei fedeli.
Da qui andiamo a Noravank, dove l’ambiente cambia totalmente, si passa in mezzo a rocce rosse fuoco e la strada offre scenari delle colline e di spazi aperti infiniti senza neanche un abitazione per km e km.
Delle chiese la cosa che mi colpisce di più è il colore rosso simile alle rocce e poi le scale esterne di una delle due costruzioni; scale che purtroppo vengono prese d’assalto per farci la foto e la caciara fa perdere al posto un po’ della sua misticità, così in alto e così lontano da tutto e da tutti.
Una particolarità che noto sulle pareti sono le croci incise nelle pietre dei muri, fatte su richiesta delle famiglie più danarose, la cui grandezza dipendeva dall’ammontare dell’offerta.

Pranziamo in un ristorante per strada abbastanza turistico, dove provo un piatto tipico che mi ricorda il nostro bollito e chiusura con caffè armeno/turco; anche perché, sul caffè, non trovo differenza tra quello turco e quello armeno, ma ogni paese lo spaccia come una propria invenzione.
Il resto del tour passa per due posti un po’ meno interessanti; il primo, Jermuk, si sta trasformando in località turistica termale per via delle sue fonti d’acqua calde (una arriva anche a 53°), il paese ha strade nuove, hotel appena completati e viali alberati per passeggiate.
L’altro invece è una sosta in una cantina ad Areni a degustare vini.. i bianchi ancora ancora ma i rossi erano veramente imbevibili.
In se la campagna che costeggia la strada si presenta un po’ tutta simile con il solo pezzo verso Jermuk dove il verde tornava predominante assomigliando un po’ alla Georgia.

Pur essendo un tour organizzato alla fine l’ho trovato interessante e piacevole e poi, durante il viaggio, ho conosciuto un po’ di gente.
Prima un’armeno-americana che mi racconta di lei e dei suoi genitori scappati in America; mi spiega che sono circa 1 milione quelli migrati lì e che ci sono città con interi quartieri abitati solo da Armeni che sembra di essere un po’ come a casa (la cosa mi ha ricordato i primi quartieri di Little Italy.. o Chinatown)
Le chiedo anche cosa ne pensano i parenti della scena della Pecora Armena del film di woody allen e ridendo dice che parecchi si erano incazzati parecchio.
Poi parlo con una russa che dal comportamento sembrava Floriana del grande fratello e con una bielorussa, mia vicina a tavola, con cui si instaura un bel feeling; infine l’ultimo tratto lo faccio con uno spagnolo che però alla lunga era un po’ una colla.
Sulla via del ritorno rifletto sul fatto che forse la Georgia ha più cose da vedere e la gente è più ospitale e alla mano, ma l’Armenia ha un fascino tutto suo, mi sembra più vera, più misteriosa.

Arrivati a Yerevan, ringrazio autista e guida e poi chiedo alla ragazza bielorussa se aveva programmi per la serata e così l’ultima notte a in Armenia esco con lei a cena.
Andiamo in un posto che fa tipo tapas di piatti armeni, nel senso che fanno piccoli piatti e quindi si può assaggiarne di più tipi, accompagnati dal vino locale. (http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Re ... revan.html)
La compagnia è bella e si sta un po’ insieme camminando fino alla Cascade prima di andare in un bar a bere un brandy locale per poi lasciarci e rientrare in ostello.
Rientro all’1, sul taxi passa puff daddy con missing you, forse la canzone giusta per l’ultima notte qui.
Quando rientro in ostello trovo ancora in piedi i compagni di colazione di questi giorni, la sciura spagnola, la giovane coppia norvegese, il berlinese… ci salutiamo e per me è stato veramente un piacere condividere questi pochi giorni, una piccola parte della nostra vita.

Oggi invece è stata totalmente una giornata di trasferimento.
Alle 8.30 ho preso la marshrutka per Tbilisi, il viaggio non è stato semplice, 5 ore stretti al caldo ma così ho la possibilità di ripensare a quanto fatto finora, a come i primi due giorni sentivo un po’ di nostalgia di casa ed ora invece son sempre più felice di questo viaggio nel quale mi sto aprendo molto, parlando con tutti, interagendo, conoscendo luoghi ma soprattutto persone locali e non.
Fuori dal finestrino il panorama non regala niente di nuovo e così mi concentro sui compagni di viaggio… signore simil badanti ucraine, faccendieri, ragazzi schivi sempre pronti a lasciare il posto migliore ai più anziani, gente senza denti che però ti sorride quando gli dai una mano a salire e scendere dal pulmino, zero turisti; e poi classica sosta pranzo con kebab di maiale alla griglia in un ristorante improvvisato per strada chissà dove.

Oggi non faccio più nulla, andrò con i ragazzi dell’ostello ad assistere ad uno spettacolo folk locale…
E domani? si vedrà..
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 22/07/2015, 12:10

mercoledì 17 giugno 18.00

Finalmente si riprendono le vecchie abitudini.. quella della birretta locale come aperitivo verso le 6 è una delle mie preferite ed oggi me la sto proprio gustando dopo una bella camminata.
Infatti son a Kazbegi, una delle località montane della Georgia; non so, ma ultimamente la montagna mi fa proprio bene ed ora son proprio al top, felice per le belle sensazioni che il viaggio mi ha dato finora.
Com’è la montagna in Georgia?.. partiamo dal presupposto che questo è il posto più turistico e non è lo Svaneti ed un po’ mi cresce il rammarico di non esserci andato.
Già qua la montagna è spettacolare, vallate verdi, ghiacciai di 5.000 mt d’altezza, insenature con dentro la neve che interrompono il verde acceso, fiumi color ghiaccio e poi soprattutto è ancora tutto abbastanza vergine, poche costruzioni (per lo più case rustiche), qualche guest house.. anche se si iniziano a vedere scheletri di hotel più grandi che verranno completati a breve.

Per esempio, ora davanti a me, nella piazza principale stanno passando due vacche che girano da sole ed anche per strada non è raro imbattersi in gruppo di mucche in pascolo.
Partenza mattina presto, a Tbilisi son andato a fare colazione al solito posto.. le 3 cameriere si ricordano di me e sorridendo mi salutano in italiano.
Arrivo a Didube convinto di prendere la solita marshrutka ma mi rimbalzano a destra e a sinistra più volte.. poi mi propongono un taxi condiviso a 20 lari (al posto di 10 con la M.) ma garantendomi una sosta di 20 minuti a Ananuri.
Accetto ed ho fatto bene (nell’attesa di trovare gli altri partecipanti compro delle ciliegie al mercato, buonissime e saporite) visto che la sosta alla fortezza sul lago merita, molto fotografica.

Salendo verso Kazbegi tra le vallate aperte e verdi due cose attirano la mia attenzione, alcuni pezzi di strada ancora in rifacimento e la lunghissima coda di tir che aspetta di entrare in Russia.
Arrivo su all’1, la guest house è bella, il proprietario subito mi minaccia di offrirmi Cacha (la grappa locale) stasera e poi dopo tanto tempo ho finalmente un bagno tutto per me.

Guardo il tempo, l’idea è di scalare la vetta fino alla famosa chiesa Tsminda Sameba che svetta sulla montagna di fronte.. è tutto nuvolo, inizia a piovere e non so che fare.. aspetto 10 minuti e mentre si schiarisce lentamente decido di salire lo stesso.
Scelgo per la salita più ripida ma in 1 ora e mezza son in vetta.. grande soddisfazione e la vista da qui è unica.
La chiesa in se non conta tanto ma è la locazione la cosa importante, da qui si vede in basso e in lontananza la cittadina di Kazbegi e dall’altra parte il monte Kazbek.
Mi prendo il mio tempo, osservo le pecore al pascolo e penso che sono solo a 5 km dalla Russia.. silenzio, serenità, pace che solo la montagna può darti.

Ora la serata sarà sicuramente tranquilla, cena e poi a letto, mentre domani farò un’altra camminata al mattino per poi rientrare a Tbilisi.
A proposito di serate, ieri alla fine sono andato allo spettacolo folk che si teneva al conservatorio, prima musica persiana (affascinante ma non comprerei mai un Cd!) e poi canti popolari georgiani alcuni in costumi tipici.
Poi vado a cena dove prendo una trota con verdure e patatine e un gelato in centro ma che, anche ieri sera, era mezzo vuoto.
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 23/07/2015, 14:47

venerdì 19 giugno 18.00

Siamo quasi alla fine, mentre ora è tempo dell’aperitivo dove mi bevo la mia Natakhtari quotidiana dopo una giornata bella intensa ma molto piacevole con la visita a David Gareja.
E pensare che solo ieri ero al fresco in montagna, mi sembra passata una settimane mentre erano poco più di 30 ore fa.

Come avevo previsto la serata di mercoledì è stata molto tranquilla, il paese è minuscolo e già quando son uscito per andare a cena alle 8 si stava spegnendo tutto.
Bellissima la vista della montagna e della chiesa Tsminda Sameba senza una nuvola mentre il sole lentamente se ne andava.
Esco dalla Guest House, giro per il paese nelle sue strade non asfaltate e scendo nella piazza principale; mentre i supermarket stanno chiudendo vado subito al ristorante per evitare di restare senza cena.
Infatti sono l’ultimo cliente ma mi fanno lo stesso un barbecue misto pollo/manzo e patatine con la loro salsina che mi fa impazzire.
Finito di cenare o mi accoppio con una mucca che gira libera o torno a casa… optando per la seconda scelta appena entrato mi blocca il padrone di casa, mi aveva promesso Cacha e Cacha sarà.. non mi posso tirare indietro; al tavolo con gli altri ospiti polacchi e russi (che sono anche le due nazionalità più presenti qui) vanno via 3 caraffe di vino fatto in casa e 3 bicchieri di Cacha, tutto accompagnato da cetriolo crudo tagliato a spicchi ed usato un po’ come salatini-patatine da noi.
Abbandono il tavolo appena in tempo per evitare l’arrivo della 4a caraffa di vino e torno in camera a dormire un po’.
La mattina mi sveglio alle 5 per vedere l’alba sul ghiacciaio e sulla chiesa.. alba che vale la sfacchinata ma che purtroppo non mi farà più riaddormentare; così tiro le 7 per scendere, farmi colazione ed organizzare con il proprietario la mattinata.
A caro prezzo (ma purtroppo girando da soli è così) prendo un autista che mi porterà a Juta e mi aspetterà mentre faccio 2-3 ore di camminata in questa valle; il viaggio e l’attesa valgono i 60 lari richiesti, sono solo una 15ina di km ma quasi tutti sono sterrati e per esempio passiamo anche in mezzo ad un torrente bello alto.
Il paese di Juta è un classico paesino di montagna.. 4 case, orto, un torrente che passa in mezzo.. a parte questo, purtroppo stanno costruendo anche qui, 1 hotel è stato appena completato e penso che a breve ne seguiranno altri.
La camminata che faccio mi porterà fino ai piedi del monte Chaukhebi.. tutto verde, nessuno intorno a me, giusto qualche tenda, cavalli che pascolano liberi, silenzio, un falco che vola alto e che sembra mi segua; il bello di questi posti sta nel loro essere selvaggi, forse si differenziano dalle nostre Alpi perché hanno le valli un po’ più ampie.. ma sono abbastanza simili.
Dopo 3 ore di camminata torno alla Guest House e scendo subito in piazza per prendere la marshrutka per Tbilisi; poca gente e sono abbastanza stanco, la sveglia alle 5 e la camminata si fanno sentire.

Da Didube mi trascino in ostello e dopo aver pranzato con 6 Khinkali crollo nel letto; ben riposato esco la sera pronto per vivere la nightlife.
Ormai sento Tbilisi un po’ come casa, mi muovo ad occhi chiusi e vado prima in una vineria sotterranea e poi torno al ristorante Azarphesha dove mi vizio prendendo cotoletta di maiale con salsa d’albicocche ed un tris di formaggi locali
Entrambi i posti belli ma anche questa sera avrò una conferma, turisti a parte in centro di gente locale non c’è né… saranno i prezzi, l’orario, il giorno settimanale ma veramente poco movimento.
All’ostello non riesco ad evitare il solito vino J e finisco a parlare con due malesiane appena arrivate.

Invece oggi devo dire bella bella giornata a David Gareja; luogo difficilmente raggiungibile con le marshrutka e quindi vado con Envoy Tour che si conferma ottima soluzione (gruppi piccoli, oggi eravamo solo in 5, giuda giovane e simpatica e pranzo in famiglia locale)
Ne approfitto anche per chiedere lumi alla guida sulla forte presenza degli Usa che ho notato in questi giorni e mi viene spiegato come, in questo momento, l’America sia uno dei mercati di scambio commerciale più importante per loro.. dall’economia, alle spese militari, ect.. aggiunge poi che la via dedicata a Bush è data perché è stato il primo presidente a venire qui dopo la dichiarazione d’indipendenza.
Sicuramente senza gli Stati Uniti la loro economia farebbe parecchi salti indietro e forse anche da questo si capisce la nutrita presenza di turisti americani, in proporzione più che gli europei.
La distanza da Tbilisi non è molta però molta è su strade veramente brutte, in particolare nell’ultimo pezzo passiamo veramente in mezzo al nulla, km e km di valle sterminata senza case o altro avvicinandosi sempre di più verso l’Azerbaijan.
Il panorama è diverso, più simile all’Armenia, meno verde, più rosso e roccioso con forme rotondeggianti.
Il monastero forse è una delle cose più particolari viste qui; la sede più in basso e mezzo scavato nella roccia e in parte anche abbastanza moderno, con pannelli solari per esempio.. del resto dei monaci ci vivono ancora.
Ma la parte più bella è quella che si raggiunge in vetta, dopo una salita, dove ci sono queste vecchie “case” per monaci, templi e perfino una chiesa interamente scavata dentro alla roccia.. spettacolo!
Ora una parte è visibile perché dei bombardamenti hanno distrutto la parte esterna della roccia e quindi l’interno è visibile con la luce del sole; io scendo anche in un cunicolo sotterraneo e, una volta passati per la stretta fessura, all’interno si apre una specie di casa dove le pareti hanno ancora dei dipinti sacri ben conservati.. incredibile a dirlo da fuori.
A tutto questo c’è l’aggiunta che siamo sul confine, da una parte Georgia e dall’altra Azerbaijan; camminando sulla vetta della montagna in alcuni tratti mettiamo piede proprio nell’altro stato.. il fascino del proibito.

A pranzo dalla famiglia il cibo è ottimo, tutto fresco e fatto in casa, e parlo volentieri con gli altri 4 del gruppo.. io, come sempre, parlo bene dell’Italia.. non sopporto quelli che sparano a zero sulla propria nazione quando sono via, e cerco di spingere la gente a venire a visitare il nostro paese.
Rientrando a Tbilisi vedo come sta mutando la città, in periferia è quasi finito un grande centro commerciale “american style”, cavolo come cambiano velocemente le cose .

Domani, ultimo giorno di viaggio.. niente tour nella zona del vino, nessuno mi voleva seguire e non c’erano gruppi a cui aggiungersi.. non era una priorità ma vorrà dire che me la prenderò con calma, quello che volevo fare l’ho fatto.. presto si torna a casa.
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 27/07/2015, 20:54

Sabato 20 giugno. ore 17.00

E l’ultimo giorno è arrivato
Oggi è stata una giornata a rilento, non sono riuscito ad organizzare il tour nella zona dei vigneti, peccato.. a saperlo tornavo un giorno prima ma è andata lo stesso bene, visto che oggi ho potuto osservare la città nei suoi punti più nascosti notando quei piccoli particolari che a prima vista mi erano sfuggiti.. i murales, le pubblicità politiche, un progetto di rinnovamento di un palazzo, una nuova visione di alcune zone.. è stato interessante.

Già mi son alzato abbastanza tardi, ho riposato un po’, colazione nel solito posto verso le 9.30 e la cameriera che mi conquista ogni volta, con quei occhioni e quel sorriso.. oggi ero talmente distratto che non sapevo cosa ordinare e le ho anche chiesto se mi dava qualche consiglio per la serata.
Poi son passato dalla parte alta della Rustalevi e dalla sua bicicletta gigante per poi scendere al museo nazionale dove entro e giro per le 4 mostre presenti; la più interessante sarà quella sui gioielli da cui capisco l’abilità che avevano in questo campo già nei tempi prima di Cristo e poi il museo occupazione sovietica, abbastanza scarno di informazioni, giusto qualche reperto e un video sui bombardamenti del 2008.
Forse mi ripeto spesso ma girando per Tbilisi, ho una sensazione di cambiamento.. il centro si ammoderna sempre di più, cantieri nuovi, ristrutturazioni con prossime aperture di catene internazionali simil starbucks o Subway, supermercato Carrefour attaccato ad un vecchio mercato.
E poi il turismo, ora incentrato tra russi e backpackers europei ma che, come in tanti altri posti, si passerà a breve a quello di massa.
Nel mio girare senza meta, facendo attenzione a dove comprare per evitare di pagare lo stesso prodotto il doppio, inizio a fare qualche acquisto.. ovviamente vino, thè e marmellate.
Ripasso dal mercato delle pulci, stavolta per 4 lari prendo un vinile di Celentano in russo.. poi pensavo di tornare alla nuova chiesa Sameba ma rinvio, alla fine l’ho già vista e preferisco rilassarmi senza correre a destra e a sinistra tenendo le ultime energia per la serata.

A proposito di serata, ieri son finalmente riuscito a fare qualcosa.. ma del resto era venerdì sera.
Per cena vado vicino a casa, nel primo ristorante mi rimbalzano perché sono da solo e così opto per quello di fronte.. insalata fresca, trota, anguria e due belle birre..per un totale di circa 9 euro.
Poi inizio a girare tornando nella zona della vecchia Tbilisi, il centro sembra abbastanza vuoto ed inizio a pensare di non riuscire più a scovare la nightlife come una volta ma alle 11.30 le strade piano piano si riempono.
Vado all’Irish Pub, pinta di stout e gran live music; non c’è tantissimo ma mentre ero al bancone mi metto a parlare con una tipa che sta ordinando anche lei.. sapendo che ero lì da solo mi porta al tavolo con amici e amiche e finiamo a ballare rock in pista io e lei.
Peccato che verso l’1 la musica finisce e tra una cosa e l’altra, con il gruppo, non si riesce ad organizzare di andare da qualche altra parte.
Comunque in se, nightlife abbastanza deludente.. poca gente, poche ragazze e locali abbastanza “finti”.
Tornando verso l’1.30.. la Rustaveli è deserta, anche le vecchiette che chiedono la carità son andate a dormire e lo stesso vado a fare anch’io.

Invece per stasera, l’ultima serata a Tbilisi, potrei anche andare a cena con lo spagnolo un po’ colla conosciuto in Armenia.. di sicuro poi mi sgancio e riprovo a tornare al pub.

Domenica 21 giugno. ore 14.00

Ci siamo, è arrivata la fine.. tra mezz’ora il taxi mi porterà in aeroporto e concluderò questo viaggio.
In genere questo è tempo di bilanci ma per ora non mi sento ancora pronto per farli, sarà la stanchezza dell’ultima intesa serata, sarà che essendo ancora in città non mi sento partito del tutto.. però posso dire che era un viaggio sul quale avevo molte aspettative e devo dire che le ha rispettate in pieno.
Due paesi così vicini ma così differenti.. paragonandoli all’universo femminile, per me la Georgia è come una bella donna, tutti vedono la sua bellezza e lei lo sa e fa di tutto per risaltarne la visibilità, mentre l’Armenia è meno bella ma ha un fascino nascosto, misterioso.. e questo ti intriga e ti conquista giorno dopo giorno.

L’ultima serata è stata la più pazza ed imprevedibile del viaggio.. verso le 8 faccio per uscire e cenare con lo spagnolo ma il ragazzo dell’ostello mi ferma per aprire la bottiglia di vino che gli avevo regalato come ringraziamento e da lì la serata finirà alle 6 passate.
Aspettando che smetta di piovere, beviamo vino sul terrazzo con due ragazze polacche appena arrivate e poi noi 4 andiamo in disco verso l.1.30
Locale che non sarà il massimo, forse un po’ da fattoni, con sala Tecno e (per fortuna) una di House, però la compagnia è ottima, ci si diverte e concludiamo la serata insieme.

Tornando al viaggio, pensandoci ritengo di aver fatto bene a fare entrambi i paesi.. una Georgia che sta correndo verso l’Europa, è uno di quei paesi in transizione che adoro visitare.. mi ha ricordato la Polonia di 10-15 anni fa, luoghi che cambiano.
E poi l’Armenia, più chiusa in se stessa, con la capitale che è tra le città più pulite ed ordinate che abbia mai visto e con la campagna povera ma dignitosa.. nazione che è un po’ Russia, un po’ Medio Oriente ed un po’ occidente.
In entrambi i paesi, oltre alle mille emozioni, ai viaggi in marshrutka, alle avventure.. mi rimane il contatto con la gente… disponibile, rispettosa, pronta ad aiutarti.. ovunque ho trovato gente splendida; questa è la cosa più bella di tutto, interagire con chi vive qui.
Ultima considerazione.. voglio Toto Cutugno ambasciatore d’Italia.. la felicità ed il sorriso della gente appena sapeva che ero italiano non si può descrivere e non ha prezzo.. siamo amati e penso anche un po’ invidiati; io nel mio piccolo ho sempre cercato di reagire con un sorriso, dare una piccola mano, un gesto gentile come aiutare con i bagagli o fare due parole anche se stanco, per far si che anche in futuro possa ancora accadere che rispondendo “italiano” alla domanda “di dove sei?” ti senti dire con un gran sorriso “ah.. italiano, italiano vero”.

L’ultima corsa in taxi verso l’aeroporto per me è sempre una delle più gratificanti, è l’ultimo passo verso il ritorno a casa e ti lasci alle spalle esperienze, luoghi e una piccola parte della tua vita.
Ci salgo dopo aver salutato le 2 polacche con un lungo abbraccio e mentre dalla radio del taxista parte Bruce Springsteen con la sua armonica nella mia mente mi passano veloci i volti di tutte le persone incontrate ed in quel momento realizzo veramente che questo viaggio è terminato.
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda Leia74 » 29/07/2015, 10:06

Bellissimo viaggio e bellissimo anche come hai scritto il diario, emozionante! :D
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 30/07/2015, 11:30

Leia74 ha scritto:Bellissimo viaggio e bellissimo anche come hai scritto il diario, emozionante! :D

Grazie Leila! Sono stra contento ti sia piaciuto

Con le foto rende più, però quelle le ho caricate solo sul blog
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda Leia74 » 31/07/2015, 8:30

Le vedrò a settembre, ora siamo in partenza :-)
Le mie foto:
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda geom.Calboni » 31/07/2015, 19:14

Bellissimo racconto Obe. Oramai ci hai abituato a farci quasi sentire, leggendole, le tue stesse emozioni vissute in diretta.
Come è noto visitammo la Georgia e Erevan nel 2008, proprio durante i giorni della "guerra".
Ho rivissuto parecchi momenti di quel viaggio, nel quale toccammo anche l' Azerbaijan, ed ho una grande voglia di tornarci. Come la stessa voglia me la fecero venire i racconti di Leia e di Dani. Anche perchè ci sono tante altre località che non visitammo all' epoca.
Confermi che Tblisi e la Georgia stanno cambiando. Ho sentito varie voci soprattutto di georgiani e visto varie foto. E' il prezzo che si deve pagare alla globalizzazione. Dispiace un po da viaggiatore.

La chacha, il kachampuri, la scalinata della Cascade, lo stadio della Dinamo, i mercati, Gori...

Riguardo la nightlife anche noi la trovammo, a Tbilisi, completamente smorta. Pensavamo fosse la combinazione mese di agosto - giorni di "guerra", invece vedo che anche tu hai trovato ben poco.

Celentano e Toto Cutugno sono un must dal Kazakhstan alla Moldova ;)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda geom.Calboni » 31/07/2015, 19:29

Sugli armeni.
Poco tempo fa ho conosciuto una ragazza dalla storia clamorosa.
Entrambi i nonni armeni della zona di Trabzon (oggi Turchia), in seguito alla diaspora trasferitisi in Abkhazia che all' epoca era prima Urss, poi Georgia ed ora Abkhazia. I sui genitori e lei nati in Abkhazia (prima Georgia e prima ancora Urss) ma armeni in realtà e vissuto oltre confine a Sochi in Russia e poi lei da grande trasferitasi a San Pietroburgo mentre la famiglia è tornata in Abkhazia.
La cosa triste è che non è mai stata in Armenia nostante si senta armena, parli benissimo la lingua e le sue tradizioni sono armene. Ma anche russe e sovietiche in quanto il nonno era un soldato convinto, pluridecorato, dell' Armata Rossa e lei ed i genitori sono comunque nati sotto l' Urss. Ma si sente anche abkhaza considerato che è nata e vissuta lì.
Insomma... quante nazionalità ha? :)
:(
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda obe » 01/08/2015, 13:49

geom.Calboni ha scritto:Bellissimo racconto Obe. Oramai ci hai abituato a farci quasi sentire, leggendole, le tue stesse emozioni vissute in diretta.
Come è noto visitammo la Georgia e Erevan nel 2008, proprio durante i giorni della "guerra".
Ho rivissuto parecchi momenti di quel viaggio, nel quale toccammo anche l' Azerbaijan, ed ho una grande voglia di tornarci. Come la stessa voglia me la fecero venire i racconti di Leia e di Dani. Anche perchè ci sono tante altre località che non visitammo all' epoca.
Confermi che Tblisi e la Georgia stanno cambiando. Ho sentito varie voci soprattutto di georgiani e visto varie foto. E' il prezzo che si deve pagare alla globalizzazione. Dispiace un po da viaggiatore.

La chacha, il kachampuri, la scalinata della Cascade, lo stadio della Dinamo, i mercati, Gori...

Riguardo la nightlife anche noi la trovammo, a Tbilisi, completamente smorta. Pensavamo fosse la combinazione mese di agosto - giorni di "guerra", invece vedo che anche tu hai trovato ben poco.

Celentano e Toto Cutugno sono un must dal Kazakhstan alla Moldova ;)


grazie Luca.. so che son complimenti sinceri.

sul racconto
può piacere o meno ma, essendo un semplice diario di viaggio, per me è molto.. mi aiuta a rivivere i momenti e ripercorrere gli attimi vissuti: spero che possa, in parte, essere utile a chi volesse ripercorre un viaggio simile.
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Re: Georgia - Armenia. il mio viaggio alla scoperta del Cauc

Messaggioda geom.Calboni » 02/08/2015, 18:00

obe ha scritto:sul racconto
può piacere o meno ma, essendo un semplice diario di viaggio, per me è molto.. mi aiuta a rivivere i momenti e ripercorrere gli attimi vissuti: spero che possa, in parte, essere utile a chi volesse ripercorre un viaggio simile.

Lo spirito deve, infatti, essere questo... ;)

Comunque riesci davvero a far rivivere le emozioni o a suscitare interesse per posti dove ancora non sono stato ;)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

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