Primavera polacca.

[ryancooper]

In occasione del ponte del 25 aprile 2014 il calendario offre una ghiotta occasione per un weekend lungo da venerdì a domenica. Non mi faccio certo sfuggire l'occasione e programmo un altro ritorno in Polonia a Katowice e Warszawa per un viaggio culturale incentrato sull'approfondimento della storia polacca.

GIOVEDI' 24 APRILE – La lunga notte senza sonno.

Termino di lavorare alla solita ora,le 18,parto subito destinazione la mia seconda casa,l'aeroporto di Bergamo,per il volo destinazione Katowice di Wizzair delle 21:55.
Il timore di trovare code e traffico pesante lungo la famigerata tangenziale est di Milano si rivela infondato, mi capitano solo un paio di brevi rallentamenti in zona uscita Forlanini,le code serie sono lungo la carreggiata opposta e sulla tangenziale ovest.
In aeroporto numerosi viaggiatori in procinto di partire per il ponte ma non la ressa tanto che passo i controlli ai varchi di sicurezza senza lungaggini, l'impressione però è che da lì a poco la situazione comincerà a mutare con molta più gente pronta a partire. Sontuosa cena al Mc Donalds dell'area imbarchi e via al gate. Ad ogni imbarco parecchia coda,tanta gente diretta verso le grandi capitali ma anche il mio aereo per la sconosciuta ai più Katowice registrerà un numeroso afflusso di passeggeri .
Wizzair offre buone tariffe e fantastiche destinazioni verso l'est ma i suoi Airbus A320 sono ostici per comfort di viaggio,più dei 737 di Ryan, soprattutto se non riesci ad accaparrarti il sedile di fianco al finestrino. Comunque sia resta un'ottima compagnia per i luoghi che ti permette di raggiungere,poco male sacrificare qualcosa alle comodità.
Atterriamo con 15 minuti d'anticipo sul previsto,per raggiungere Katowice l'ultimo bus ufficiale dell'azienda dei trasporti se n'è già andato alle 23:15 ma alle 0:20 c'è un'ulteriore corsa speciale più rapida. Entro in città dalle parti dello Spodek,non possiamo transitare lungo il grande viale che conduce al Rynek per via dei lavori che lo hanno sventrato. Nelle settimane precedenti la partenza avevo visto in rete immagini di grandi lavori che vanno lentamente avanti e che stanno cambiando l'aspetto di Katowice,una delle mie città polacche preferite. Aggiriamo gli ostacoli e passando vicino al centro cittadino noto subito la mancanza della struttura che un tempo si ergeva tra la stazione dei bus e l'hotel Silesia. Sapevo che era destinata alla demolizione quando la vidi durante il mio primo soggiorno di fine agosto 2012 quando ancora ospitava al suo interno alcuni negozi e un improvvisato mercatino volgare all'esterno . Il bus mi scarica quasi di fronte alla parte retrostante della stazione ferroviaria,vicino alla piazza adibita a fermata di bus e pulmini che fanno la spola tra Katowice e Krakow. La nuova stazione ferroviaria è stata inaugurata durante l'autunno 2013 con grande centro commerciale annesso e la parte posteriore è l'ultimo avamposto di volgarità della vecchia stazione.
Dall'altra parte del marciapiede da dove sono sceso c'è l'ostello che mi ospiterà per due notti per l'astronomica cifra di 82 zloty,circa 20 euro.
Le camere sono al primo piano,classico ostello senza infamia e senza lode.La camera è da 4 posti letto ,quando entro gli altri occupanti dormono già,cerco di fare il minor rumore possibile con la sola illuminazione di una piccola torcia a led portata da casa per l'occasione. Stanco e provato mi metto a letto ma incredibilmente passerò una notte insonne nel vero senso della parola con soli alcuni brevi microsonni. L'ambiente esterno è rumoroso,nonostante l'ora c'è ancora gente in giro ferma a parlare,i bus notturni si fanno sentire,la stanza si affaccia direttamente sulla strada.

[ryancooper]

VENERDI' 25 APRILE – L'aria che sapeva di carbone.

Il primo ospite della camera si alza,un russo sulla cinquantina,comincia un'infinita serie di telefonate,successivamente ogni volta che tornerò in stanza lo vedrò sempre lì,forse è il suo ufficio improvvisato.
Alle 9 lascio l'ostello con i segni fisici e psicologici della notte in bianco rappresentati da mal di testa e da una leggera nausea unito ad uno scazzo generale.
Appena fuori in piazza dalla parte posteriore della stazione attraverso il tunnel che corre sotto i binari mi dirigo alla volta dell'ingresso principale della stessa per guardare i frutti del rinnovamento che vidi durante la fase cantieristica due anni prima.
L'aspetto strutturale esterno è rimasto pressoche immutato all'originale stazione ma senza più il lungo ponte che sovrastava i binari. L'interno è costituita da un corridoio con soffitti e pavimenti chiari,non male . Ai margini le biglietterie e le varie attività commerciali e i corridoi che portano ai binari. Sotto il nuovo terminal dei bus con dieci piattaforme per gli arrivi e le partenze.
Dopo colazione vago in lungo e in largo all'interno della nuova grande galleria commerciale adiacente la stazione,quattro livelli di negozi per la maggior parte di abbigliamento di marche internazionali. Successivamente giro per le vie del centro città con un salto al mercato e come notato la sera prima vedo la mancanza della struttura un tempo ubicata alla destra del terminal dei Polsky Bus,due anni fa feci un giro al suo interno girando tra i vecchi e tristi negozietti e già allora all'esterno campeggiava il cartellone che anticipava la prossima demolizione.Non c'è più il caratteristico mercatino di libri e cianfrusaglie amassate sul marciapiede.
Katowice è sempre più un cantiere,i lavori al Rynek che osservai sempre due anni prima sono parzialmente terminati,ora anche il lungo viale che conduce allo Spodek e interessato da grandi lavori,marciapiedi e strade sventrate. Altri lavori sono in corso oltre il sottopassaggio fuori dalla stazione.
Verso le 11:30 torno in ostello,sto a malapena in piedi,cerco senza riuscirci a dormire,il russo è sempre al telefono.
Alle 12:30 recuperate in piccola parte le forze mi reco al già collaudato ristorante Patio,poi ritorno in ostello.
Alle 14:30 vado alla stazione dei bus per la programmata visita al quartiere minerario di Nikiszowiec, ci arrivo salendo sul bus 930 che dopo 9 fermate mi scarica nella piazza centrale del quartiere,fermata Kosciol.
Mi si apre subito la veduta delle caratteristiche case in mattoni rosso scuro un tempo abitate dai minatori e dalle loro famiglie . C'è anche la chiesa dedicata a Sant'Anna e una schiera di portici con negozi e bar,il centro di informazione turistica e il museo etnografico. Cammino lungo le vie delle case,ogni blocco di abitazioni ha il suo cortile vasto cortile interno con giardino,le case sono tuttora abitate.Alla fine del percorso in corrispondenza di un gruppo di garage mi infilo in un sentiero fuori dal centro abitato nei pressi di una boscaglia , per terra comincio a vedere il nero del carbone, poco oltre il complesso della miniera è lì davanti a me,è una folgorazione!
Vedo i binari del treno che proseguono all'interno di parte del grande stabilimento ancora attivo,non vado oltre nonostante il cancello sia aperto, l'eccitazione è alta,ho davanti la storia . Torno indietro a ritroso e percorro il perimetro dell'insediamento,arrivo fino all'ingresso principale,ammiro le enormi strutture per l'estrazione,l'aria sa di carbone,lo sento e lo respiro,odore di canna fumaria.La visione della miniera di colpo mi ha tolto di dosso la stanchezza fisica ed emotiva causata dalla notte senza sonno e mi ha ridato entusiasmo.
Scatto diverse fotografie ,torno nella piazza principale di Nikiswoziec e trono in città con il bus delle 16:11.
Scendo in stazione,giro ancora per il centro ,tanta gente in giro,ora però sono a corto di energie così torno in ostello dove riesco finalmente a dormire un poco.
Alle 20:30 esco per la cena ancora al Patio,una volta fuori sono le 21:30,fuori tira un fastidioso vento,decido che la giornata si chiude qui e me ne ritorno in ostello.

[ryancooper]

Alcune immagini di Nikiszowiec.

[ryancooper]

SABATO 26 APRILE - Pioggia su Warszawa.

Dopo un'altra notte durante la quale ho dormito pochissimo,la sveglia suona alle 4:40 perchè alle 5:55 ho il treno per Warszawa. Solito mitico Intercity Pkp col quale l'anno prima ho macinato centinaia di km in giro per la parte nord settentrionale della Polonia .Giunto nella capitale con pochi minuti di ritardo uscendo da Centralna mi accoglie una pioggia che scende selvaggiamente,sarà così per tutto la giornata.
Dormirò al Mercure Centrum ubicato nelle vicinanze proprio dietro al grande centro commerciale adiacente la stazione.Espletata la burocrazia in hotel visto che non mi lasciano subito la camera deposito il mio bagaglio in custodia ed esco.Non mi resta che passare del tempo all'interno del centro commerciale perchè la pioggia incessante non permette di andare in giro senza inzupparsi in meno di un minuto.
La galleria commerciale è grande,molto simile ad altre già viste in Polonia,acquisto una t-shirt e un paio di pantaloni che si riveleranno utili successivamente.
Una volta terminato il giro constato che fuori l'intensità delle precipitazioni è di parecchio scesa così mi incammino lungo il percorso che da Centralna porta al rotondone sull'incrocio di Aleje Jerozolimskie e Marszalowska. Attraverso il sottopasso e vado a pranzo presso uno dei ristoranti della catena Sioux che tanto avevo apprezzato l'anno prima a Bialystok.Quello di Warszawa non è all'altezza dell'altro e dopo un pasto non eccezionale faccio ritorno in albergo.
In reception mi comunicano un upgrade room,una stanza di categoria superiore rispetto a quella prenotata senza variazione di prezzo,ottimo!
Finalmente riesco a riposare pronto per rimettermi in pista .
L'intenzione è quella di visitare il museo militare polacco che al suo interno include quello sul massacro di Katyn,una delle pagine più tristi della tormentata e sofferta stria della Polonia. Dal web avevo trovato l'indirizzo, poi risultato non aggiornato, del museo situato all'interno di un complesso situato nella zona sud di Warszawa direzione Wilanow. Preventivamente mi sono segnato le indicazioni per arrivarci col bus da una fermata in
Aleje Jerozolimskie.
Tutto chiaro,salgo sul bus,fuori piove a dirotto e io no non ho ne ombrello ne giacca per la pioggia.Il viaggio dura quasi mezz'ora,scendo poco oltre il museo.Continua a piovere forte ma me ne frego,mi dirigo verso la mia meta,ci arrivo marcio.
All'ingresso c'è una casupola adibita a biglietteria ma non c'è nessuno,allora entro, inizio a correre lungo un sentiero che si snoda in mezzo a parecchi mezzi militari ci ogni tipo ed epoca,purtroppo non posso fermarmi ad ammirarli come vorrei,continuo a correre sotto la pioggia come un pirla cercando l'ingresso del museo di Katyn,arrivo alla fine del circuito niente,vicolo chiuso,torno indietro e vicino all'ingresso c'è un altro percorso che rasenta il perimetro del complesso che porta ad alcune strutture,faccio pochi metri e trovo sbarrato,non si può proseguire.
Realizzo che lì c'è solo parte di ciò che mi interessa,mestamente me ne torno in hotel.
Il museo sull'eccidio di Katyn scoprirò essere all'interno dello stabile di un' altro museo militare,quello situato in Aleje Jerozolimskie nelle vicinanze del ponte sulla Wisla.La sede definitiva del museo del massacro di Katyn è tuttora in allestimento presso la Cittadella.
La sera cena all'ottimo ristorante della catena Zapiecek proprio dietro la magnifica piazza del Rynek.La pioggia incessante anche la sera non mi permette la prevista passeggiata serale lungo Nowy Swiat,mi vedo costretto a tornare in albergo.
Warszawa è una delle città che amo di più,in Polonia la numero 1. E' sempre bello tornarci,girare nel centro storico ma anche nella zona più moderna,ammirare i suoi palazzi,i monumenti,i parchi,stare in mezzo alle tante persone che sempre la frequentano.Come per tutti i Paesi che visito mi interesso della loro storia , quella di Warszawa così sofferta soprattutto durante il periodo bellico del 1939-45 è quella che più mi ha toccato e interessato.

[ryancooper]

Cartoline da Warszawa in aprile.

[geom.Calboni]

Soprattutto la parte su Katowice e Nikiszowiec mi hanno emozionato essendone stato uno dei primi "mentori" già un po di anni fa
Ah ! La vecchia Katowice...

[ryancooper]

Soprattutto la parte su Katowice e Nikiszowiec mi hanno emozionato essendone stato uno dei primi "mentori" già un po di anni fa
Ah ! La vecchia Katowice...

Proprio il tuo racconto su Nikiswoziec ha ispirato il mio secondo viaggio a Katowice .

[ryancooper]

Ancora Katowice,immagini di agosto 2012:

[geom.Calboni]

Al mitico hotel Katowice soggiornai la prima ed alcune delle successive volte.
Che atmosfera che si respirava...