From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Maxdivi » 02/10/2014, 14:24

Jena Plissken ha scritto:
Lebowski ha scritto:Il viaggio nel profondo sud è uno dei miei sogni, quando ritornerò in usa... Attendevo new orleans. Attendo memphis.

Io voglio tornare se e quando programmi fammelo sapere sto studiando la zona cajun Lafayette, Opelousa , New iberia etc solo quella meriterebbe 3/4 giorni se non una settimana , possibilmente ad Ottobre o Aprile con il fresco e i festival musicali cajun e zydeco.


Per Max aggiungo una nota sapevi degli Acadiani ? Molti furono deportati anche in Louisiana :

Gli Acadiani sono un gruppo etnico del Canada, discendenti dei primi colonizzatori francesi che nel XVII secolo si insediarono nell'Acadia.
I primi colonizzatori, i cui discendenti diventeranno gli Acadiani, non provenivano dalle stesse aree geografiche della Francia, bensì dalle più diverse regioni francesi, come ad esempio dalla Bretagna così come dal Paese basco o dall'Occitania.
Nella grande deportazione degli acadiani, una pulizia etnica avvenuta fra il 1755-1763, i coloni britannici deportarono circa 14.000 acadiani costringendoli ad abbandonare i territori da loro colonizzati, nel tentativo (parzialmente riuscito) di anglicizzare il territorio sia etnicamente che linguisticamente. ( cito da wikipedia per comodità )



Ho letto questa cosa dell'Acadia ed anche della baia di Hudson giusto recentemente ( telepatia tra cugini :D non e' la prima volta ), rileggendomi le guerre di Successione Settecentesche.

Territorio aspramente conteso tra francesi ( primi possessori ) ed inglesi. Ai francesi dunque rimase il Quebec poi perso anch'esso negli anni in cui citi per le sconfitte della Guerra dei sette Anni.

Non sapevo assolutamente di questa deportazione, anzi libri in mio possesso riportano un atteggiamento morbido degli inglesi per conquistarsi le simpatie dei franco-canadesi ( in maggioranza ora come allora a Montreal e dintorni ) incorporati nei dominion britannici.
Ci sta questo spostamento in massa o comunque un tentativo di dispersione di quei coloni, per far calare la loro presenza nel Canada neo acquisito, per renderli meno forti. Credo contemporaneamente anche ci siano state delle migrazioni volontarie verso la Lousiana ad ovest o a sud, rimasta francese sino alla vendita successiva ai neonati Usa.
Sicuramente diversi francesi non accettavano di sottostare ad un dominio britannico, considerata l'ostilita' non solo dei governi e politicanti delle due nazioni a quei tempi ma anche ostilita' profonda tra le popolazioni stesse di Francia e Gran Bretagna in quel secolo.

Per altro sempre rimanendo in tema di "viaggi" in Usa, intesi come migrazioni o deporatazioni, questi spostamenti poco simpatici, anzi drammatici, sia per deportati che migranti ( la corsa all'ovest degli avventurieri, o il "sentiero delle lacrime" degli indiani) il territorio americano ne ha visti parecchi negli anni seguenti.
E fanno un po' da controaltare all' America delle strade del "mito americano" piu' modernao ossia la Route 66 o la Route 101.

Cerchero' di leggere sulla migrazione acadiana ( per inciso come hai detto molti di la' sopra sono bretoni o baschi, come testimonia la bandiera di Saint Pierre e Miquelon," l'ultima Acadia" ,che ho usato come avatar qui sul forum lo scorso anno prima del viaggio a Bayonne :D )

Gente della Lousiana che comunque si "vendichera' " dei britannici partecipando alla guerra di Indipendenza americana assieme ai cugini borbonici spagnoli in Florida.
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 03/10/2014, 1:43

Aggiungo per completezza il primo video del viaggio anche qui :

https://www.youtube.com/watch?v=so2FDex ... e=youtu.be
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Lebowski » 06/10/2014, 15:02

Jena Plissken ha scritto:
Lebowski ha scritto:Il viaggio nel profondo sud è uno dei miei sogni, quando ritornerò in usa... Attendevo new orleans. Attendo memphis.

Io voglio tornare se e quando programmi fammelo sapere sto studiando la zona cajun Lafayette, Opelousa , New iberia etc solo quella meriterebbe 3/4 giorni se non una settimana , possibilmente ad Ottobre o Aprile con il fresco e i festival musicali cajun e zydeco.


Non posso programmare così a lungo termine, purtroppo.
Il giro che vorrei fare sarebbe proprio da New Orleans per tornare poi in California, con tappe intermedie lungo il tragitto.
Il problema è il taccuino, che ha molti desideri e paesi in agenda.
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 06/10/2014, 19:20

Highway 61 Blues

La nazionale 61 che abbiamo imboccato e che ci spinge nel Delta riallaccia New Orleans a Chicago è la strada che migliaia di neri hanno preso in estate : contadini, raccoglitori di cotone attirati dalle zone industriali del nord , si sente con loro la loro speranza e la loro musica, la nazionale 61 è quello dello sradicamento e dei miraggi, la via del jazz e del blues

( Bernard Tavernier documentario Mississipi Blues )

Guidare sulla la Highway 61 da Memphis a New Orleans ha veramente qualcosa di speciale e sono quelle sensazioni che sono difficili da descriverle bisogna viverle ;)

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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 10/10/2014, 22:46

Non è però tutto oro quello che luccica e le ferite inferte dall' uragano Katrina a New Orleans sono ancora aperte e hanno modificato irrimediabilmente il tessuto della città

Sette anni dopo Katrina, una città divisa

http://znetitaly.altervista.org/art/7428

Lower Ninth ward il quartiere sul Mississippi a nord quello più colpito , povero e rimasto abbandonato a se stesso , non ho avuto tempo di visitarlo ma sarebbe stato di certo interessante,
se tornerò a New Orleans, come credo, lo visiterò sicuramente , sperando che almeno qualcosa sia cambiato in meglio

http://www.theguardian.com/cities/galle ... n-pictures

Video :

http://www.pbs.org/newshour/bb/nation-j ... 9th_12-28/

Problemi razziali

Sei ragazzi di colore accusati di tentato omicidio per aver picchiato un compagno di scuola bianco in una scuola superiore di Jena, in Louisiana, nel 2006 ecco il video di denuncia di John Mellencamp che ha scritto Jena proprio sui fatti della Lousiana con nel ritornello un provocatorio : Jena abbassa il tuo cappio ;)

https://www.youtube.com/watch?v=qGSMU-WV32E

http://www.europaquotidiano.it/2007/09/ ... o-scontto/

Il problema razzismo non è stato del tutto sconfitto e come sintetizza bene il cronista di musica Mauro Zambellini in un suo report di viaggio sulla Louisiana

" Quella dell'integrazione è un discorso ostico in Louisiana, se a New Orleans neri e bianchi apparentemente sembrano completamente miscelati, lo stesso non si può dire nelle cittadine della provincia dove i quartieri sono divisi e passando in macchina o passeggiando basta un colpo d'occhio per accorgersi in quale comunità ci si trova anche se bastano pochi blocchi per passare da una realtà all'altra. Manifestazioni di intransigenza non ne ho viste e anche la proverbiale pericolosità nell'addentrasi in certi sobborghi è spesso un luogo comune ma che sia tutto easy questo non è proprio vero, anche nella dolce e rilassata Louisiana acadienne "
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda geom.Calboni » 13/11/2014, 19:14

Leggendomi questo bellissimo report ho imparato tante cose. Un po come a scuola :)
Grazie Jena !
Attendiamo il gran finale ora... ;)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Maxdivi » 14/11/2014, 14:57

Jena Plissken ha scritto:Non è però tutto oro quello che luccica e le ferite inferte dall' uragano Katrina a New Orleans sono ancora aperte e hanno modificato irrimediabilmente il tessuto della città

Sette anni dopo Katrina, una città divisa

http://znetitaly.altervista.org/art/7428

Lower Ninth ward il quartiere sul Mississippi a nord quello più colpito , povero e rimasto abbandonato a se stesso , non ho avuto tempo di visitarlo ma sarebbe stato di certo interessante,
se tornerò a New Orleans, come credo, lo visiterò sicuramente , sperando che almeno qualcosa sia cambiato in meglio

http://www.theguardian.com/cities/galle ... n-pictures

Video :

http://www.pbs.org/newshour/bb/nation-j ... 9th_12-28/

Problemi razziali

Sei ragazzi di colore accusati di tentato omicidio per aver picchiato un compagno di scuola bianco in una scuola superiore di Jena, in Louisiana, nel 2006 ecco il video di denuncia di John Mellencamp che ha scritto Jena proprio sui fatti della Lousiana con nel ritornello un provocatorio : Jena abbassa il tuo cappio ;)

https://www.youtube.com/watch?v=qGSMU-WV32E

http://www.europaquotidiano.it/2007/09/ ... o-scontto/

Il problema razzismo non è stato del tutto sconfitto e come sintetizza bene il cronista di musica Mauro Zambellini in un suo report di viaggio sulla Louisiana

" Quella dell'integrazione è un discorso ostico in Louisiana, se a New Orleans neri e bianchi apparentemente sembrano completamente miscelati, lo stesso non si può dire nelle cittadine della provincia dove i quartieri sono divisi e passando in macchina o passeggiando basta un colpo d'occhio per accorgersi in quale comunità ci si trova anche se bastano pochi blocchi per passare da una realtà all'altra. Manifestazioni di intransigenza non ne ho viste e anche la proverbiale pericolosità nell'addentrasi in certi sobborghi è spesso un luogo comune ma che sia tutto easy questo non è proprio vero, anche nella dolce e rilassata Louisiana acadienne "



Riguardo ai problemi razziali ( che secondo me pero' non sono cosi' diversi da nord a sud degli Usa, ma anche al Canada se consideriamo i problemi coi nativi ) segnalo un libro ed un film.

Per il libro segnalo il " Buio oltre la siepe", lo lessi da ragazzo a 13-14 anni, ma tenete sempre presente che e' un romanzo ( ma non minchione pieno di frottole come la " Capanna dello Zio Tom" che e' un romanzo scritto con motivazioni politiche e falsita', quello non leggetelo :D ). Ambientato in Alabama anni trenta.

Per il film segnalo senza dubbio, bello, ma molto bello, il premio oscar " Dodici anni schiavo", che queste 'e un'autobiografia, seppur l'autore puo' averci inserito qualche "elemento strumentale", sicuramente piu' affidabile dei romanzi. Film molto bello che merita tutti i premi, senza strumentalizzarlo pero'.



L'importante e' sempre ben tenere presente che non sussistono le equazioni:

Stati Uniti meridionali = razzisti, schiavisti, conservatori

Stati Uniti settentrionali = progressiti, terra delle liberta'

O peggio guerra di Secessione Sudisti= cattivi, Nordisti= buoni

La faccenda e' molto piu' complessa e ricca di sfaccettature ( non negando la presenza di gentaglia, un certo numero di fissati negli stati del sud ). Altrimenti inzio a scirvere cosine e cosette sugli stati del Nord oggi e ieri e ne vien fuori un bel "libro nero" ;)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 14/11/2014, 18:53

Maxdivi ha scritto:
L'importante e' sempre ben tenere presente che non sussistono le equazioni:

Stati Uniti meridionali = razzisti, schiavisti, conservatori

Stati Uniti settentrionali = progressiti, terra delle liberta'

O peggio guerra di Secessione Sudisti= cattivi, Nordisti= buoni

La faccenda e' molto piu' complessa e ricca di sfaccettature ( non negando la presenza di gentaglia, un certo numero di fissati negli stati del sud ). Altrimenti inzio a scirvere cosine e cosette sugli stati del Nord oggi e ieri e ne vien fuori un bel "libro nero" ;)


esattamente per dirne una prima che arrivassero i giorni dell' industrializzazione massiccia semplicemente gli stati del sud grazie all' enorme quantità di schiavi erano semplicemente ed economicamente troppo competitivi per gli altri Stati in cui per vari motivi la schiavitù era limitata o assente o si praticava un agricoltura di piccole aziende famigliari o mezzadria ;)

Ma come dice Max solo questo meriterebbe libri o conferenze dedicate solo a questo aspetto ;)

A breve vi parlerò in maniera più estesa della tappa clou : New Orleans 8-)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Lago » 14/11/2014, 23:13

Maxdivi ha scritto:
Jena Plissken ha scritto:
Riguardo ai problemi razziali ( che secondo me pero' non sono cosi' diversi da nord a sud degli Usa, ma anche al Canada se consideriamo i problemi coi nativi ) segnalo un libro ed un film.

Per il libro segnalo il " Buio oltre la siepe", lo lessi da ragazzo a 13-14 anni, ma tenete sempre presente che e' un romanzo ( ma non minchione pieno di frottole come la " Capanna dello Zio Tom" che e' un romanzo scritto con motivazioni politiche e falsita', quello non leggetelo :D ). Ambientato in Alabama anni trenta.

Per il film segnalo senza dubbio, bello, ma molto bello, il premio oscar " Dodici anni schiavo", che queste 'e un'autobiografia, seppur l'autore puo' averci inserito qualche "elemento strumentale", sicuramente piu' affidabile dei romanzi. Film molto bello che merita tutti i premi, senza strumentalizzarlo pero'.



L'importante e' sempre ben tenere presente che non sussistono le equazioni:

Stati Uniti meridionali = razzisti, schiavisti, conservatori

Stati Uniti settentrionali = progressiti, terra delle liberta'

O peggio guerra di Secessione Sudisti= cattivi, Nordisti= buoni

La faccenda e' molto piu' complessa e ricca di sfaccettature ( non negando la presenza di gentaglia, un certo numero di fissati negli stati del sud ). Altrimenti inzio a scirvere cosine e cosette sugli stati del Nord oggi e ieri e ne vien fuori un bel "libro nero" ;)


Io in Nord America non ho mai percepito l 'esistenza di razzismo .
Però anni fa una mia amica di origine giamaicana nata a Londra e trasferita a NYC all'età di 8 anni mi diceva che il razzismo esiste anche a NY-
Infatti portandomi in giro per Harlem mi fece notare che nella zona sud di Harlem stavano arrivando i bianchi (tra l'altro molte delle case sono di proprietà di ebrei ) di conseguenza i neri si spostavano più a nord .
La stessa cosa avveniva nel Nord the Bronx (dove lei ha vissuto per un lungo periodo ) , qui arrivavano i neri e gli irlandesi si spostavano a Yonkers -

Praticamente quando una comunità arrivava in un area quelli che prima ci abitavano si spostavano -. Come se ogni comunità volesse stare separata dalle altre-
Inoltre mi raccontava che lei da ragazza e da piccola veniva discriminata dagli altri neri perché frequentava una scuola cattolica e frequentava bianchi -

Un'altra mia amica di San Francisco una volta mi disse che se vai o ti sposi una nera e sei un bianco è come se avessi le stigmate ------
Morale , a volte certe cose non si dicono però nei fatti esistono -

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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Maxdivi » 15/11/2014, 2:22

Jena Plissken ha scritto:
esattamente per dirne una prima che arrivassero i giorni dell' industrializzazione massiccia semplicemente gli stati del sud grazie all' enorme quantità di schiavi erano semplicemente ed economicamente troppo competitivi per gli altri Stati in cui per vari motivi la schiavitù era limitata o assente o si praticava un agricoltura di piccole aziende famigliari o mezzadria ;)


A breve vi parlerò in maniera più estesa della tappa clou : New Orleans 8-)


Ottimo quel passo..se ricordi compariva anche in una battuta anche nel bellissimo ,seppur lento, Lincoln di Spielberg, come gia' notammo.

Aspettiamo il resoconto clou.

Lago ha scritto:






-

Morale , a volte certe cose non si dicono però nei fatti esistono -

Lago


Parlo da profano, ma mi sento di quotare.
Del resto continui episodi di tensione, come il Missouri nei mesi scorsi, ce lo confermano.
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 15/11/2014, 15:06

Maxdivi ha scritto:
Jena Plissken ha scritto:
esattamente per dirne una prima che arrivassero i giorni dell' industrializzazione massiccia semplicemente gli stati del sud grazie all' enorme quantità di schiavi erano semplicemente ed economicamente troppo competitivi per gli altri Stati in cui per vari motivi la schiavitù era limitata o assente o si praticava un agricoltura di piccole aziende famigliari o mezzadria ;)


A breve vi parlerò in maniera più estesa della tappa clou : New Orleans 8-)


Ottimo quel passo..se ricordi compariva anche in una battuta anche nel bellissimo ,seppur lento, Lincoln di Spielberg, come gia' notammo.

Aspettiamo il resoconto clou.

Lago ha scritto:
Morale , a volte certe cose non si dicono però nei fatti esistono -

Lago


Parlo da profano, ma mi sento di quotare.
Del resto continui episodi di tensione, come il Missouri nei mesi scorsi, ce lo confermano.


sI il razzismo è un male strisciante, con le vari componenti, non da trascurare anche quello tra neri e neri , chi ce l' ha fatta e chi no, chi vuole dimenticare di essere stato uno schiavo disprezzando i più deboli o i più reietti, poi il problema della giustizia americana , le condanne ingiuste , le carceri che scoppiano e gli appalti ai carceri " privati" , i ghetti delle grandi città o la desolazione dell' america rurale, etc etc la faccia più buia e tetra e che non si vuole guardare del sogno americano ;)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 07/12/2014, 18:09

geom.Calboni ha scritto:Leggendomi questo bellissimo report ho imparato tante cose. Un po come a scuola :)
Grazie Jena !
Attendiamo il gran finale ora... ;)


cercherò di condensare visto che dopo tanti approfondimenti e ricerche su New Orleans potrei quasi scegliere un libro ed è una città che sicuramente nonostante la lontananza voglio tornare a vivere e visitare ( dintorni compresi ) in futuro ;)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 07/12/2014, 19:08

New orleans

5 giorni a New Orleans sono pochi o tanti i secondo delle esigenze e a me sinceramente sono volati senza avermi saziato a sufficienza, troppe cose da fare , troppe citazioni e rimandi e per alcuni bisogna essere preparati e cercarli con cura , sarebbe troppo semplicistico visitare il quartiere francese o dedicarsi solo alla vita notturna.
La città è tutto tranne che una città americana ;)

Dopo il Mississipi : New Orleans è la tappa finale di un'America invisibile ma mai davvero scomparsa nemmeno dopo le tragedie dello schiavismo, dei linciaggi , delle piantagioni coloniali, della guerra civile, dell' abbattimento di un quartiere storico e per nulla edificanti come quello di Storyville con i suoi Jazz club e bordelli e saloon, dopo le devastazioni dell' uragano Katrina.
A New Orleans insomma si sta bene e si vorrebbe prolungare il proprio soggiorno senza una data precisa di rientro, sarà il clima caraibico, sarà l' ottima cucina varia e che non stanca, sarà che la musica esce da ogni angolo , sarà l' economicità del luogo ( esempio con 3 dollari giri sui tram giorno e notte ) , sarà che c'è qualcosa nell' aria di particolare che chi è " sensibile " non può far a meno di notare, insomma con tutti i suoi problemi e casini a New Orleans si ci gode la vita o quel poco che si ha.
Altro fattore davvero allettante è che l' omologazione americana nel centro di New Orleans ha ancora per fortuna poco riscontro : ogni casa , strada, ogni negozio ha ancora un anima, ogni bar , club o locale una particolarità o un unicità , un atmosfera quasi ottocentesca specie di notte che non si ritrova quasi più nemmeno a Parigi, specie nella splendida Royal street con i suoi antiquari, gallerie , sartorie etc etc, impossibile non innamorarsi di una città del genere.

Dal punto di vista delle cose imperdibili segnalo :

Le Cafe du Monde luogo famoso vicino alla Cattedrale dove si può bere cafè au lait e mangiare ottimi beignets
un giro sui battelli a ruota ancorati sulle sponde del Mississipi
il Carousel bar dell' Hotel Monteleone, 214 Royal S col suo bancone giostra
La Preservation hall dove si ascolta in tre spettacoli serali grande jazz
La House of the blues con il suo Voodoo bar dove si tengono concerti e spettacoli
Un giro tra paludi e alligatori nel bacino del parco naturale Lafitte o ancor meglio se si dispone di macchina fuori città nel bacino ancor più selvaggio e meno turistico dell' Atchafalaya
Il Tipitina celebre locale rock fuori dal centro
I Jazz club attivi fin dal pomeriggio in Frenchmen street ( appena fuori dal quartiere francese )
lo studio del pittore Rodrigue con i suoi cani blu
la casa di Degas
il bellissimo e immenso City park con il museo di arte moderna
il lafitte's blacksmith' shop bar : una delle taverne più antiche della città e uno dei miei locali preferiti in città , alla sera piano a lume di candela e possibilità di romantici incontri :)
Congo Square e Louis Armstrong park : dove alla domenica un tempo era concesso agli schiavi di radunarsi e suonare
Algiers : dall' altra parte del fiume ( Ferry boat gratis )
Il lago Pontchartrain
L' Aquario delle Americhe
St Charles avenue con le sue bellissime case signorili e l' Audobon park
Piantagioni e case creole poco fuori città o anche non lontane dal centro
i cimiteri tra tutti StLouis 1
Voodoo : il tempio cittadino
Maple leaf celebre locale jazz in Oak street ( fuori dal centro )
Mulate's the Original Cajun Restaurant in Julia street
Old abhsyntie bar bourbon street 400
French Market vicino alla Decatur mercato dove si può mangiare o acquistare ogni ben di dio
Napoleon house bar e restaurant in Chartres Street

Questo è appunto solo un condensato delle meraviglie cittadine che vanno scoperte vagando a piedi tra fiori , magnolie , viole, banani, bouganvillea , petunie etc etc fiori e alberi dappertutto tra luci particolari e colori intensi

Ma lasciamo parlare le foto :
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 07/12/2014, 19:32

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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 07/12/2014, 20:56

Viaggiare lento a New Orleans

Viaggiando si costruiscono delle abitudini dal motel economico ma con splendida piscina a pochi km da centro servito dal tram a tutte le ore che senti come casa tua , al tuo bar preferito che visiti tutti i giorni, o al drugstore sotto casa, poi ti fissi sulle particolarità dei luoghi : dai temporali improvvisi che durano pochi minuti , ai ventilatori sui soffitti alla Angel Heart con Rourke e De Niro ( filmone ) che combattono il caldo opprimente da giugno a settembre, alle collanine di perle colorate che nel week end avvicinano alla ricorrenza festaiola del Mardi gras che in questa città degli eccessi, la Big easy, il carnevale dura lo spazio di 2 mesi !! :)
New Orleans è un intero pianeta pur non essendo una metropoli sia musicale : molta della musica di New Orleans però è rimasta a New Orleans ( sebbene abbia influenzato dai tempi dell' età del Jazz e anche prima tutto il mondo), studiando e leggendo libri si scopre una infinità di artisti che fuori da ogni logica commerciale sono davvero tosti ed è un peccato che alcuni siano finiti male e altri non abbiano avuto il successo che meritavano, ma queste sono le regole spietate e senza merito dello show business, ed un infinità di stili che può accontentare ogni vero appassionato di musica , culinaria : dal pesce in tutte le salse , gamberetti , ostriche ,pescegatto, ed è proprio il caso di salse visto le salsine speziate ed appettitose che guarniscono i cibi, ai deliziosi ed enormi panini Po-Boys che posso essere guarniti con tutto quello che si desidera, alle zuppe e mix tipo Gumbo e Jambalaya, pollo, carne etc etc un misto di cucina francese, creola, caraibica, che non stanca, poi oggi come oggi il livello di sicurezza della città rispetto a 20 anni fa e dopo Katrina è tornato ad un livello più che buono e si può girare in tutta sicurezza di giorno e di notte,chi vuole andare a vedere i danni di Katrina può avventurarsi nel Lower Ninth Ward, la più colpita dall'uragano o fare un salto a Treme una volta quartiere nero inaccessibile con il valido Treme cafe ( 1501 St Philip St ) e il New Orleans African-American Museum of Art, Culture and History.
Si potrebbe andare avanti all' infinito ma basta fermarsi in uno dei tanti locali quali il Tropical Isle di Bourbon street , la via più caciarona e turistica della città , con i suoi buttafuori da film anni 70 , i suoi locali di striptease, le band che a porte aperte si sfidano per attirare clienti a fare una bevuta magari un margarita, e al Tropical farsi un Hand granate nel classico bicchiere di plastica fatto a bomba a mano per ritrovarsi in un film a fare disquisizioni surreali con un vecchio bukowskiano al bancone, ed è proprio vero che le mosche da bar americane e l' ospitalità del sud tra un drink e una band fanno miracoli è difficile rimanere soli in silenzio senza parlare con il vicino che sia una alletante texana, un attempato signore o una callarona afroamericana.

Questa è New Orleans e c'è ancora molto da dire e da scoprire e mi piacerebbe tornarci con qualcuno di voi in fondo Houston è a 4 ore di macchina e nel tragitto verso il Texas c'è da scoprire tutto il resto meno commerciale della Louisiana Cajun , l' America è talmente grande con i suoi contrasti, spazi aperti , mitologia che nel bene e nel male ti spinge a non fermarti mai , terra degli eccessi dove bello e tragico convivono e coesistono nelle contraddizioni. :mrgreen:

Fine
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda fedea » 07/12/2014, 23:48

Jena Plissken ha scritto:Viaggiare lento a New Orleans

Questa è New Orleans e c'è ancora molto da dire e da scoprire e mi piacerebbe tornarci con qualcuno di voi in fondo Houston è a 4 ore di macchina e nel tragitto verso il Texas c'è da scoprire tutto il resto meno commerciale della Louisiana Cajun , l' America è talmente grande con i suoi contrasti, spazi aperti , mitologia che nel bene e nel male ti spinge a non fermarti mai , terra degli eccessi dove bello e tragico convivono e coesistono nelle contraddizioni. :mrgreen:

Fine


il tuo racconto e' molto bello, come al solito.
ma io ho una data ben precisa nella quale andro' a farmi un bel giro negli states, ed e' il mese di agosto 2017.
perche'?
perche' si'.

http://www.eclipse2017.org/eclipse2017_main.htm#
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda cozzi11 » 08/12/2014, 12:22

Quando leggo questo racconto mi viene in mente ciò che ho visto e c'è da tutt'altra parte negli states,completamente diverso,quasi fosse un altra nazione e forse un po' è così.
Pensa solo che a 2000km ci sono riserve indiane,tanto per dirne una....
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 08/12/2014, 14:55

cozzi11 ha scritto:Quando leggo questo racconto mi viene in mente ciò che ho visto e c'è da tutt'altra parte negli states,completamente diverso,quasi fosse un altra nazione e forse un po' è così.
Pensa solo che a 2000km ci sono riserve indiane,tanto per dirne una....


Si esatto esistono un infinità di Americhe : dai " montanari " del Montana , che tra l' altro nonostante speculazioni e opera dell' uomo mantiene una natura davvero spettacolare tra montagne, laghi e parchi naturali , lo stesso si può dire dei ricchi stati stile svizzera del New England : Maine , New Hampshire, Vermont , davvero altri mondi, ai mormoni dello Utah singolare come il 70 per cento della popolazione aderisca alla Chiesa di Cristo dei Santi dell'Ultimo Giorno e arrivarono nel selvaggio Utah dall' est e dal resto del' America in quella che in tempi tutto sommato recenti è stata un autentica migrazione e fuga , esiste un vero e proprio Mormon trail ( dal 1846 in poi con il film di John Ford) e si parla comunque di almeno 5 milioni di mormoni sparsi in vari stati dell' ovest, alle riserve indiane da te citate, sicuramente mi piacerebbe vedere un giorno quelle Hopi e Navajo , un autentico calderone con mondi , culture , tradizioni o stili di vita totalmente separati gli uni dagli altri.
Aggiungiamoci anche i Quaccheri della Pennsilvanya ;)

Tanti mondi in un posto solo, mi stupisce a volte chi identifica e forse per qualche tempo l' ho fatto anch'io in gioventù, l' America con la propria politica o con i suoi difetti : molti, o come un monolite fatto di soli grattacieli, New York , Hollywood , i parchi di divertimento della Florida , Las Vegas e i paesaggi desertici e poche altre cose di dominio pubblico, scavando c'è molto molto di più....

Da varie letture ho trovato a parte Natchez che è una citta incantevole che ho visitato in Mississipi che ci sono altre due città piccoli e " minori " di gusto europeo che andrebbero viste : Savannah in Georgia e Charleston con l' appendice della piccola Beaufort della piccola Carolina del Sud città " antiche " per l' America e con splendide downtown.
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda geom.Calboni » 09/12/2014, 19:24

Jena Plissken ha scritto:Tanti mondi in un posto solo, mi stupisce a volte chi identifica e forse per qualche tempo l' ho fatto anch'io in gioventù, l' America con la propria politica o con i suoi difetti : molti, o come un monolite fatto di soli grattacieli, New York , Hollywood , i parchi di divertimento della Florida , Las Vegas e i paesaggi desertici e poche altre cose di dominio pubblico, scavando c'è molto molto di più....

E' vero.
Anche io con gli States ci cado spesso, proprio io che viaggio anche per "andare contro i pregiudizi" e che "bisogna vederli i posti prima di parlare" ;)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Maxdivi » 09/12/2014, 19:38

Jena Plissken ha scritto:
cozzi11 ha scritto:Quando leggo questo racconto mi viene in mente ciò che ho visto e c'è da tutt'altra parte negli states,completamente diverso,quasi fosse un altra nazione e forse un po' è così.
Pensa solo che a 2000km ci sono riserve indiane,tanto per dirne una....


Si esatto esistono un infinità di Americhe : dai " montanari " del Montana , che tra l' altro nonostante speculazioni e opera dell' uomo mantiene una natura davvero spettacolare tra montagne, laghi e parchi naturali , lo stesso si può dire dei ricchi stati stile svizzera del New England : Maine , New Hampshire, Vermont , davvero altri mondi, ai mormoni dello Utah singolare come il 70 per cento della popolazione aderisca alla Chiesa di Cristo dei Santi dell'Ultimo Giorno e arrivarono nel selvaggio Utah dall' est e dal resto del' America in quella che in tempi tutto sommato recenti è stata un autentica migrazione e fuga , esiste un vero e proprio Mormon trail ( dal 1846 in poi con il film di John Ford) e si parla comunque di almeno 5 milioni di mormoni sparsi in vari stati dell' ovest, alle riserve indiane da te citate, sicuramente mi piacerebbe vedere un giorno quelle Hopi e Navajo , un autentico calderone con mondi , culture , tradizioni o stili di vita totalmente separati gli uni dagli altri.
Aggiungiamoci anche i Quaccheri della Pennsilvanya ;)

Tanti mondi in un posto solo, mi stupisce a volte chi identifica e forse per qualche tempo l' ho fatto anch'io in gioventù, l' America con la propria politica o con i suoi difetti : molti, o come un monolite fatto di soli grattacieli, New York , Hollywood , i parchi di divertimento della Florida , Las Vegas e i paesaggi desertici e poche altre cose di dominio pubblico, scavando c'è molto molto di più....

Da varie letture ho trovato a parte Natchez che è una citta incantevole che ho visitato in Mississipi che ci sono altre due città piccoli e " minori " di gusto europeo che andrebbero viste : Savannah in Georgia e Charleston con l' appendice della piccola Beaufort della piccola Carolina del Sud città " antiche " per l' America e con splendide downtown.


In realta' ci sono anche nel sud.
Infatti ora ho controllato con google c'e' anche nel Missisipi:

http://en.wikipedia.org/wiki/Mississipp ... aw_Indians

indiani del sud molto particolari.
Chissa' se in Florida c'e' ancora qualche riserva di Seminole, ma credo di si'.
Chissa' se praticano ancora l'ospitalita' sessuale :mrgreen:
Sarebbe da verificare 8-)

Tutti questi gruppi fatti fuori dal presidente Jackson nell'ottocento.

E non dimenticate l'Urss degli States, Oakland.
Ovvero i comunisti nel paese del capitalismo, un po' un enclave come Pontecorvo :D
Hopi famosi per il mais blu, l'ho piantato lo scorso anno qui a casa. :D
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