Piccole storie dell'Avana vecchia

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 10/12/2013, 19:56

Ho già preso il sonnifero, ho trovato un buon posto, sedile da due tutto per me, luci spente. Aspetto. Tra poco dovrei cominciare a sentire quel torpore, quel magico momento dove i pensieri cominciano a confondersi, assaporarti con quella poca coscienza che resta, aspettando il nulla che arriva.

Niente di simile al viggio di andata, stretta a fiaco ad una strabordante olgettina attempata, che ogni minuto si ritocca il make up. Interminabile quel volo. Gnocca e solo gnocca è la parola che riesco a distinguere tra il caos di un film che non posso vedere e frasi incomprensibili.
Interminabile la prima notte poi, fuori e dentro dalla camera, a fotografare l'hotel 4 stelle e la prostituta che parla con i camerieri. Interminabile l'alba, dopo aver scoperto che raggiungere il lungomare è troppo pericoloso. Ma non era un hotel sul mare? che pericoli potevano mai esserci?
Interminabile la colazione, questa volta per la curiosità di assaggiare tutto, di vedrere tutto quello che veniva preparato all'istante nei vari corner, di squadrare la gente, di sognare la spiaggia e il mio primo giorno a L'Avana.

Continua.....
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 11/12/2013, 12:00

Doveva aver pensato che sarei stata una preda piuttosto facile: sola, italiana, spaesata nei vicoli dell'Avana vecchia. Italiana? così mi aveva salutata, con quel sorriso smagliante, il fisico alto e snello, una strabigliante somiglianza con Obama. Un Obama in vacanza, rilassato, senza problemi, così mi era sembrato la prima volta che l'avevo visto.
Due paole e poi ciao. Peccato, pensavo, sarebbe stato bello chiacchierare un po'. Poi via verso questo nuovo mondo.

Doveva aver pensato che non ero niente di speciale, ma l'italiana con cui ballava, una che non doveva proprio essere una turista, mi aveva fatto segno di prendere il suo posto e gli aveva detto: insegna a ballare a questa senorita italiana. E lui era stato al gioco. Era il tipico panzon centroamericano, camicia avana, sbronzo abbastanza. Gli piaceva ballare, ecco tutto, non era certo a caccia, solo a ballare. Non gli andava di rispondere alle mie domande, era chiaro. Di sicuro non era cubano, anche se non doveva essere neppure un turista. Un uomo affascinante, avevo pensato, e lui aveva continuato a ballare solo con me quella sera: ne avrei scoperto pian piano i molti misteri. Ci saremmo rivisto la sera dopo, stesso posto, stessa ora.

continua...
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 11/12/2013, 17:46

le foto le avevo postate qui

viewtopic.php?f=8&t=1904&start=20
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 11/12/2013, 18:42

All'ambasciata Italiana mi viene placidamente incontro un uomo che ipotizzo essere l'usciere: infradito, camicia panama, stazza bavarese e faccia mediterranea. Mi saluta gentilmente e scopro che è il dott. X, il funzionario con cui ho palato al telefono. Mi paga il taxi e chiede al carabiniere di stanza alla guadiola di sbrigarsi e farmi entrare. Lo seguo nella villetta, che non assomiglia per niente ad un'edificio pubblico, tanto meno ad un'ambasciata. C'è un giardino di palme, come in tutte le altre villette della zona che sembrerebbe residenziale.
All'interno regna il caos, scartoffie ovunque, impiegati ammassati in un paio di stanzette e, in una più piccola, anche questa stracolma di fascicoli, l'ufficio del dott. X. Mi guardo intorno e ricordo un gruppetto di poveri universitari che sognano un concorso che non faranno mai.


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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 12/12/2013, 19:41

Delle carcasse di animali in putrefazione, della fogna a cielo aperto a 3 metri metri dal 4 stelle, della mezz'ora di taxi dal centro dell'Avana, dell'agenzia taliana che scarica la colpa su una locale e di tutto il resto non gliene può fregare di meno. "Qui siamo in un Paese che ha le sue peculiarità" "tutti i Paesi hanno le loro" rispondo scocciata "appunto, qui funziona così" "cioè che rovinano la vacanza a chi porta soldi?" "anche".
Ho fatto fiasco, le foto dello schifo che ho trovato dietro all'hotel (era pericoloso, me l'avevano detto...) non lo hanno minimamente distratto dal suo placido torpore. "Lei mi sta dicendo che, dalle sue parti, se ti chiedono il pizzo tu paghi e stai zitto" "beh... in un certo senso"
Altro che conscorso...
Che carta mi resta? "Scusi, il punto è questo: Io sono italiana e sono all'ambasciata italiana. Di Varadero non se ne parla neppure. Dicono che in centro non c'è posto? io so che al Florida ci sono camere libere. E poi in quel bordello non ci torno" "bordello? non scherziamo! lei ha visto come si vestono le ragazze qui? non sono prostitute!"
E se fosse che l'ultima carta ce l'ho io? "E lei come la definirebbe questa?" e cerco la foto, scattata per puro passatempo, dell'innocua prostituta. Un'impercettibile smorfia nel placido viso, possibile? La carta è l'asso... l'asso di gnocca!
"Quindi, per favore, adesso lei telefona all'agenzia e mi fa cambiare hotel, e che sia come descritto nel contratto" e poi aggiungo compita "Nessuna puttana, sia chiaro"


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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 12/12/2013, 20:25

La telefonata l'avevo capita perfettamente, malgrado il mio spagnolo assai modesto. "Hola Daniel, sì sono io, come va? bene, bene... senti, c'è qui una senora, dice che vi ha chiamati più volte... no di Varadero non ne vuole sapere... no, senti, questa ha fatto il giro degli hotel e ha trovato camere libere, per esempio al... al Florida... costa?... sì però devo anche dirti che ha fatto delle foto, al Panorama, di notte, ragazze... sì, sì hai capito... ed è un gran rompicoglioni, questa può anche farvi storie, storie grosse... cosa mi puoi trovare? sì? Hostal S. Miguel?... senti, dice che non vuole un hostal ma un hotel.... ah sì? bene, lo sta cercando su inernet, sì, bene, ma prima vuole vedere la camera e poi decide.
Sì!! proprio una gran rompiballe, fammi un piacere... adesso dice che viene a vederlo, mi raccomando!"

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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda vilmer7 » 12/12/2013, 20:32

ahahhaha, cos'era successo? eri in una topaia con frequentazioni "allegre"?
a me è successo nell'ultimo tour africano di capitare in due auberge ad ore, l'ho trovato "tipico" :lol: :lol:

particolare il raccontare episodi così, con le emozioni a caldo, almeno mi pare di capire che sono come un diario che hai fatto quasi al momento, sbaglio?
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 12/12/2013, 22:20

vilmer7 ha scritto:ahahhaha, cos'era successo? eri in una topaia con frequentazioni "allegre"?
a me è successo nell'ultimo tour africano di capitare in due auberge ad ore, l'ho trovato "tipico" :lol: :lol:

particolare il raccontare episodi così, con le emozioni a caldo, almeno mi pare di capire che sono come un diario che hai fatto quasi al momento, sbaglio?


No, no! quella era l'unica tipa sospetta che avevo visto!!! erano le carcasse di animali morti (sono quasi vegana), la fogna giusto fuori dal bel ristorante dell'hotel e la distanza dalla città vecchia che mi avevano fatto incazzare!
Qunidi forse non mi sono spiegata bene... no, "l'asso di gnocca" è stata una fatalità :lol:

Quanto allo "stile diario" magari ti mando un mp :)
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 17/12/2013, 18:20

Mi lascio incantare dalla scalinata, che sembra voler sfidare le leggi della fisica, oltre che dello stile. Marmo, ferro battuto, foglie dorate e gradini irregolari.... e poi vetri istoriati a motivi floreali, vasi di cristallo su mobili d'epoca, stucchi e un'incredibile vista sul Malecon. Sarà pure un hostal ma lo preferisco di sicuro al Panorama. Qui sarò veramente a dieci minuti dal centro dell'Avana vecchia! ...ho il mare di fronte e pure un parco. Personale gentilissimo, clientela discreta e cortese.
Sì, certo, la camera è molto più piccola, la colazione non sarà a buffet e un caffè al bar costa parecchio. Ma chi se ne importa? da qui conoscerò la vera Cuba! C'è acqua sul comodino, come mai? chiedo. Niente paura, manderanno una cameriera...
Stile metrò e gauche caviar, sarà questa casa mia nei prossimi giorni?

Esco e riprendo il taxi per il trasferimento del bagaglio.
Dirà poi Armando di avermi vista la prima volta proprio in quel momento.


....continua
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 28/01/2014, 19:04

Sarà stato perchè, svegliandomi presto, incontravo tutti quelli che portavano a passeggio il perro, come la signora di Yalta che aveva conosciuto il marito cubano all'università di Odessa, o l'operatore ecologico col cane sempre al seguito, ma mi ero fatta subito la fama della gattara o meglio della "cagnara". Non era certo un problema, anzi, mi piaceva fermarmi a parlare con chi cazzeggiava vicino ad un animale.

Molto interessante era stata la scoperta che molti non fossero di proprietà "privata" (concetto, del resto, decisamente borghese) ma semplicemente della strada, della via dove vivevano.
A Calle Obispo poi, forse proprio per rimarcare la rivoluzionaria idea della collettività dei perros, tutti avevano al collo la targhetta di riconoscimento che, appunto, attestava la residenza in quella via.
Non particolarmente ben pasciuti ma, del resto, neppure affamati, generalmente di taglia medio/piccola spesso somiglianti ai parenti chihuahua e sempre molto mansueti, da veri cunbani.

Alla fine quindi, in qualsiasi momento passasi per Cuba (il nome della via del mio Hostal) trovavo qualcuno che mi raccontava qualche storia o novità canina.
La più inaspettata era stato il ritrovamento, una mattina, di un perrito piuttosto piccolo, molto grazioso, che aveva attirato grande attenzione nella zona. Era decisamente piccolo, però, troppo per inserirsi senza traumi nella comune di calle Cuba, così avevo cominciato a cercargli un padro... no no, intendo dire una balia, che lo svezzasse.
L'impresa si era dimostrata subito ardua: il latte a l'Avana è un lusso e nessuno conosceva un surrogato con le stesse proprietà nutritive e che fosse, infine, di suo gradimento.

Ma non tutto era perduto, soprattutto se l'italiana munita di convertibles si fosse accollata le spese di svezzamento.
Si era offerta così una tipa, che abitava in quella corte, di farlo crescere amorevolmente fino al raggimento della maggiore età, solo in cambio del leche.
Affare fatto, lei lo aveva portato a casa sua e io le avrei procurato, prima possibile, il prezioso bene.

...continua....
Ultima modifica di cametauval il 26/08/2014, 10:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda obe » 03/02/2014, 11:49

Bell'idea il racconto fatto a flash .. Un po' come guardare una foto e focalizzare il momento
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 12/02/2014, 18:57

obe ha scritto:Bell'idea il racconto fatto a flash .. Un po' come guardare una foto e focalizzare il momento


Grazie!!!! :D :D :D
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 12/02/2014, 22:05

Ho fatto una promessa, adesso devo mantenerla.
L’indescrivibile spiaggia caraibica, Armando, la notte turbolenta, l’uomo di Panama… basta, è il momento di cercare il latte per il perrito.
Le stradine proprio dietro all’Hostal S Miguel mi porteranno a qualche buco dove trovarlo. Comincio a girare, ovviamente a caso. Alcuni punti li riconosco, ho passeggiato molto in quei violetti misteriosi e senza turisti, dove tutti si conoscono e ogni cosa è affare di tutti.

Ma è più difficile del previsto: nessuno vende leche, possibile? Sì, devo raggiungere il centro.
Non ho molto tempo, alle cinque ho un appuntamento.
Lungo Calle Obispo c’è una specie di supermercato, panetteria, pizza al taglio ecc.. che è sempre affollatissimo e, con una bella botta di pesos cubani (sempre meglio avere anche quelli, anche se non sarebbe poi così legale) agguanto un chilo di latte in polvere. E, visto che costa poco, mi prendo anche un paio di litri di acqua. Nessuna sportina e con queste masserizie mi accingo a trovare la tipa del giorno prima.
La casa era la tipica coloniale con cortile interno, cadente, dovrei riconoscerla… ma la ragazza, quella come si chiamava?
Ana? Maria? O forse Beatriz o Gracia? Facile, la chiamerò guapa (che presumo significhi ragazza)
Il palazzone cadente dovrebbe essere questo, ma l’entrata? No, forse è quello dopo, sì è questo… ma perché oggi mi sembrano tutti uguali?
Ho dormito troppo poco, troppe emozioni, sono un po’ stordita.
Provo qui, mi pare di ricordare il portone e la scala.

Senora? Busco una guapa
¿como se llama?
Non recuerdo, vive aquì, una guapa con un perrito, un perrito pequeno.
Ana?
Non so, su casa estaba aquì, aquì encima.
Ines? guapa? si tiene dos hijos!
Caspita, due figli, ma con due figli non si può essere guapa lo stesso?
Non ho fortuna, Ines non è in casa. Ma la senora mi fa segno che posso salire.
Salgo le scale di ferro e legno, in cima ci sono tre o quattro porte. Cerco di spiegare che sono d’accordo con la ragazza del cane che le avrei portato il latte. Si offre di prenderlo lei... posso fidarmi? E il perrito?
La senora intuisce qualcosa e mi dice che posso entrare in casa di Ines. Con mio grande stupore la porta non è chiusa a chiave. Entro.

Così probabilmente erano gli appartamenti dell’Italia dopo la guerra: una modesta cucina, un salottino, qualche soprammobile. Tutto ordinato e pulito.
E il perro? La signora mi mostra un cestino, sotto il mobiletto della televisione, il perrito dorme tranquillo nella sua cuccia. Bene, tutto a posto.
Penso di potermi fidare, lascio il latte sopra la tavola e ringrazio la senora.
Mi risponde qualche cosa, credo... eres una persona buena.

continua....
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 07/04/2014, 17:19

ammazza, ho ancora un sacco di roba da raccontare :!:
(sempre che interessi a qualcuno :roll: )
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda Leia74 » 07/04/2014, 23:12

Io leggo con piacere!! Mi piace molto lo stile a episodi :D
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda cametauval » 13/04/2014, 11:32

Leia74 ha scritto:Io leggo con piacere!! Mi piace molto lo stile a episodi :D


Grazie :D allora continuo, anche perchè da raccontare ne ho.... è il tempo che manca :evil:
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda bisscquacq » 30/06/2014, 17:14

Cametaual, peccato non hai continuato il tuo racconto

pure io ne avrei uno riguardo a Cuba, forse un pò più movimentato e con il "professionalissimo" personale dell'ambasciata tra i protagonisti....

se avete problemi a L'Avana, non contate su di loro, molto meglio arraggiarsi
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda geom.Calboni » 08/07/2014, 19:48

bisscquacq ha scritto:Cametaual, peccato non hai continuato il tuo racconto

pure io ne avrei uno riguardo a Cuba, forse un pò più movimentato e con il "professionalissimo" personale dell'ambasciata tra i protagonisti....

se avete problemi a L'Avana, non contate su di loro, molto meglio arraggiarsi

Aspettando il prosieguo di Cametauval, potresti raccontarci anche la tua disavventura.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda bisscquacq » 09/07/2014, 20:02

La racconto brevemente, poi risponderò alle eventuali domande.
La premessa è che solitamente io sono molto organizzato ed informato prima di partire, ma quell'anno ero assolutamente impreparato perchè completamente distratto da una signorina per cui persi la testa; lessi la lonly in aereo perchè nel mese precedente non avevo avuto tempo per stare dietro a lei. Inoltre andai con un caro amico che era anche la persona più inadatta per quel viaggio.
Due tizie con le quali tra l'altro non facemmo e non volevamo fare nulla (anche a Cuba passavo il tempo a messaggiare con la mia quasi dolce metà), ci drogarono con dell'anestetico per cavalli, mossa che un paio di mesi prima aveva ammazzato un tedesco (mi pare). Ovviamente ci rubarono anche tutto il possibile, tranne, per fortuna il cellulare mal messo del mio amico, che fu indispensabile, anche se al ritorno ci arrivò una bolletta di 1800 Euro di telefonate intercontinentali (castro specula assai).
Potrei raccontarvi della polizia cubana....o dei 3 giorni passati con pochi spicci a girare per uffici, a piedi, e dell'ultima cena prima di riuscire ad avere un pò di soldi, in cui cenammo con un pacchetto di patatine e una bottiglia d'acqua in due, finendo così completamente i nostri denari.
Oppure potrei raccontare dell'efficacissima ambasciata italiana, che, sbagliammo noi a fidarci, ci fece fare un paio di cantonate clamorose.
E' stata una "vacanza" in cui tra tutto ho speso quasi 4000 Euro senza vedere praticamente nulla, dato che per motivi vari siamo stati 9 giorni su 15 all'Avana, quando ne merita massimo 2.

geom.Calboni ha scritto:
bisscquacq ha scritto:Cametaual, peccato non hai continuato il tuo racconto

pure io ne avrei uno riguardo a Cuba, forse un pò più movimentato e con il "professionalissimo" personale dell'ambasciata tra i protagonisti....

se avete problemi a L'Avana, non contate su di loro, molto meglio arraggiarsi

Aspettando il prosieguo di Cametauval, potresti raccontarci anche la tua disavventura.
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Re: Piccole storie dell'Avana vecchia

Messaggioda obe » 10/07/2014, 17:46

bisscquacq ha scritto:La racconto brevemente, poi risponderò alle eventuali domande.
La premessa è che solitamente io sono molto organizzato ed informato prima di partire, ma quell'anno ero assolutamente impreparato perchè completamente distratto da una signorina per cui persi la testa; lessi la lonly in aereo perchè nel mese precedente non avevo avuto tempo per stare dietro a lei. Inoltre andai con un caro amico che era anche la persona più inadatta per quel viaggio.
Due tizie con le quali tra l'altro non facemmo e non volevamo fare nulla (anche a Cuba passavo il tempo a messaggiare con la mia quasi dolce metà), ci drogarono con dell'anestetico per cavalli, mossa che un paio di mesi prima aveva ammazzato un tedesco (mi pare). Ovviamente ci rubarono anche tutto il possibile, tranne, per fortuna il cellulare mal messo del mio amico, che fu indispensabile, anche se al ritorno ci arrivò una bolletta di 1800 Euro di telefonate intercontinentali (castro specula assai).
Potrei raccontarvi della polizia cubana....o dei 3 giorni passati con pochi spicci a girare per uffici, a piedi, e dell'ultima cena prima di riuscire ad avere un pò di soldi, in cui cenammo con un pacchetto di patatine e una bottiglia d'acqua in due, finendo così completamente i nostri denari.
Oppure potrei raccontare dell'efficacissima ambasciata italiana, che, sbagliammo noi a fidarci, ci fece fare un paio di cantonate clamorose.
E' stata una "vacanza" in cui tra tutto ho speso quasi 4000 Euro senza vedere praticamente nulla, dato che per motivi vari siamo stati 9 giorni su 15 all'Avana, quando ne merita massimo 2.

geom.Calboni ha scritto:
bisscquacq ha scritto:Cametaual, peccato non hai continuato il tuo racconto

pure io ne avrei uno riguardo a Cuba, forse un pò più movimentato e con il "professionalissimo" personale dell'ambasciata tra i protagonisti....

se avete problemi a L'Avana, non contate su di loro, molto meglio arraggiarsi

Aspettando il prosieguo di Cametauval, potresti raccontarci anche la tua disavventura.


ammazza che disavventura..
Ma racconta un pò..
Dormivate in casa particulare quando vi hanno drogato?
in quei giorni senza soldi, come è stato il rapporto con la gente locale? vi ha aiutato oppure se ne fregata totalmente?
Ambasciata.. cosa vi aveva suggerito?
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