Tbilisi – Mtskheta

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T’bilisi fu fondata su una sorgente di acqua sulfurea e il nome della città stessa significa in georgiano acqua calda, i bagni della città impressionarono anche il poeta Alexander Pushkin e lo scrittore Dumas quando visitò la città nel 1858. La zona dei bagni turchi vicina al fiume Mtkvari,rimane una delle più affascinanti della città. L’area dei bagni turchi ancora funzionanti e in parte in ristrutturazione,reca splendidi esempi di art nouveau che,ad inizio 900,hanno caratterizzato l’evoluzione artistica della città.
Il bagno principale somiglia più ad una moschea ed è riccamente decorato in stile turco ovviamente,dove prevale il colore blu. T’bilisi somiglia alle città dell’Unione Sovietica di inizio anni’ 90. Una via sfavillante di edifici prestigiosi e bei negozi,per lo più deserti ,nella via Rustaveli,il cuore della città,mentre il resto è lasciato a se stesso. Strade non asfaltate e polverose;mendicanti che chiedono l’elemosina ai passanti;case con vistosi problemi strutturali;carcasse di antiche auto lasciate a svernare;bambini che giocano seminudi per strada;bancarelle improvvisate ad ogni angolo;panni stesi;buche;pietre disseminate per terra;piccoli negozietti di generi alimentari;vecchie venditrici di articoli pseudo religiosi;erbacce;marciapiedi dismessi. T’bilisi è così,è questa la sua caratteristica:la contraddizione che si vive a distanza di cento metri.
Della T’bilisi sovietica restano gli edifici governativi in piazza Repubblica,in passato piazza Lenin,rinominata dopo l’ indipendenza del 1991.
La statua del poeta Rustaveli ha sostituito quella del padre del socialismo.Anche la metropolitana ha chiaramente un aspetto sovietico sono sparite le falci e martello e non ha la grandeur e teatralità delle principali stazione sovietiche ma lo stile è quello. Il centro di T’bilisi è un enorme mercato all’aperto:calze;formaggi preparati in casa;pane;frutta,vestiti;giocattoli per bambini;arachidi di tutti i tipi sono solo alcuni dei prodotti messi in vendita da vecchie callarone e dai contadini provenienti dalla campagna circostante.I mercati principali,in realtà,si trovano presso le principali stazioni,quella degli autobus di Didube e quella ferroviaria.Sono i mercati in cui si trova di tutto,da ogni genere alimentare fino ad animali vivi, pesce,vegetali e frutta direttamente dalla campagna trasportati nel bagaglio delle vecchie auto;bancarelle improvvisante su vecchie cassette di legno;abbigliamento;ogni sorta di chincaglieria;attrezzi e oggetti per la casa;giocattoli.Veri centri commerciali d’ altri tempi in un mondo ancora non contaminato da quella parola ormai inflazionata che è globalizzazione. T’bilisi,capitale della Georgia supera i 1200000abitanti.Fu fondata nel V secolo dal re Vakhtang Gorgasali , detto “testa di lupo” per via dell’elmetto,ed una grossa statua di Gorgasali,appunto,si può ammirare accanto alla chiesa di Metekhi, sul lungofiume sotto la fortezza.La leggenda vuole che Gorgasali fondò la città nel luogo dove il suo falco si posò cioè nei pressi della sorgente di acqua calda che da il nome alla città. T’bilisi,in georgiano,significa appunto città della sorgente calda. T’bilisi è sconosciuta e marginale nelle rotte del turismo europeo eppure è una città da scoprire che riserva mille sorprese e conserva l’eleganza tipicamente europea della via Rustaveli, il salotto buono della città e di mille altri angoli che ricordano i tempi passati, ma chi si aspetta una città profondamente intaccata dall’urbanistica realista sovietica resterà deluso.Rimossi dopo l’ indipendenza i simboli e le icone,restano alcuni palazzi del passato potere che in fondo si armonizzano con la città e non ne modificano l’ atmosfera. Il continuo mercato all’aperto;le strade dismesse;i vicoli che ti proiettano in aperta campagna;le case di legno con i caratteristici balconi-veranda;i panni stesi ad asciugare;anziani che sostano agli angoli in attesa di qualche buon samaritano;le vecchie auto in sosta tutto rimanda ad una volgarità che nell’Europa della Comunità Europea non esiste più. Qualcosa si trova ancora nel nostro sud Italia ma oramai quasi dovunque questi valori sono andati persi man mano che l’Europa si è allargata. T’bilisi è la città dalle numerosissime chiese sparse nella città vecchia e sulle colline, chiese in maggioranza ortodosse , che dimostrano le radici profondamente cristiane del paese.Dopo aver ammirato i rituali ortodossi dei baci alle icone e le mille fiammelle delle candele di cera, si può salire alla grossa e recente chiesa di Sameba, la più grande costruzione religiosa dell’intero Caucaso nonchè la chiesa ortodossa più grande al mondo,che domina il panorama della città. La grande esplanada della cattedrale è architettonicamente imponente e vasta ma si nota la differenza con le altre chiese:questa è moderna in tutto e per tutto visto che la sua costruzione è terminata giusto 4 anni fa. San Giorgio è il patrono di T’bilisi .La Statua dorata di San Giorgio che uccide il dragone domina la piazza principale della città, piazza dell’Indipendenza,e sostituendo l’ ormai sorpassata dalla storia,statua di Lenin,dimostra i saldi legami della Georgia con la cristianità .La stessa bandiera georgiana bianca con una croce rossa deriva dallo stemma di San Giorgio, mentre le altre più piccole vennero aggiunte più tardi e riportano l’epoca medievale e crociata e simboleggerebbero le ferite di Cristo. T’bilisi e la Georgia sono famosi anche per l’ ottimo cibo ed il gustoso vino e la parte gastronomica della visita georgiana resterà tra gli aspetti positivi del viaggio,sia per la qualità del cibo sia che per l’ economicità.Anche la nightlife di T’bilisi può lasciare soddisfatti ,esistono,infatti,due zone principali di pub ristoranti e locali ubicate uno nella zona di Piazza Rustaveli,mentre l’altra è adagiata sul fiume Mtkvari. L’area in questione consta di alcune stradine pedonali,inserite in una serie di costruzioni completamente rinnovate,disseminate di locali come bar,ristoranti e piano bar.L’aria è elegante e promettente. Kartlis Deda,la grande statua della Madre Georgia sorveglia la città dall’alto.La Madre Georgia domina la collina della città ed è raggiungibile a piedi,dopo la visita di una antica chiesa fortificata,tramite una lunga passeggiata in salita.La statua reca una coppa di vino in una mano e una spada nell’altra e simboleggia l’ indomito spirito georgiano ospitale ed amichevole con lo straniero e l’ amico ma forte e risoluto con chi ne minaccia la libertà e la sopravvivenza. Da questa posizione si riesce ad osservare bene la città,quasi adagiata in una sorta di canyon scavato dal corso del fiume e spettacolari sono le costruzioni a picco sulle pareti del fiume Mtkvari. L’ alfabeto georgiano è uno degli scogli più grossi di un viaggio in Georgia,costituito da 33 lettere, sebbene presenti influenze greche,è un alfabeto antichissimo e attraverso ulteriori modifiche nel corso del tempo prese la forma attuale intorno al decimo secolo.

Mtskheta, a circa 30 km da T’bilisi,immersa in splendidi panorami bucolici e situata alla confluenza dei fiumi Aragvi e Mtkvari,era la capitale dell’antico regno medievale georgiano,ancor oggi capitale spirituale della Georgia,essendo sede della chiesa ortodossa e apostolica georgiana.
La zona di Mtskheta contiene due monasteri protetti dall’Unesco e resti di insediamenti a partire dal secondo secolo d.c. Il monastero di Jvari , la cattedrale di Svetitskhoveli del XI secolo usata per incoronare i re georgiani,la chiesa monastero di Samtavro e quella di Shio-Mgvime meritano una giornata di visita immersi in un atmosfera bucolica davvero suggestiva. La cattedrale di Svetitskhoveli,ricostruita varie volte nel corso del tempo,contiene la tomba di Santa Sidonia,nel sepolcro della quale,si dice sia contenuta la tunica di Gesù portata a Mshkheta dal fratello sacerdote ebreo.Anche i resti del castello di Armaztsikhe possono essere visitati nella zona per essere proiettati in quello che è stato il medioevo in Georgia.La zona è raggiungibile in minibus per pochi lari ma visto che la zona è ampia e le cose da vedere sono molte è consigliabile contrattare con un tassista una visita completa andata e ritorno da T’bilisi visto che i prezzi sono ampiamente abbordabili.

LUCA PINGITORE & LUCA TOCCO

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