Caos Catalano

[Samusadork]

In molti catalani si è formata l'idea che l'unica via non solo per difendere l'autogoverno ma la stessa sopravvivenza della società catalana, fosse di formare uno stato indipendente.
Molte iniziative per avere un referendum legale in tutte le sedi nei confronti dello stato spagnolo. Sono cadute nel vuoto. Cita l'esempio del referendum scozzese e chiede perché la Spagna non ha voluto seguire quella strada.

[Samusadork]

Lunga tirata sulla risposta repressiva dello stato spagnolo alle pacifiche richieste catalane.
(è saltato di nuovo lo streaming)

[Samusadork]

Nel momento non collegato è passato allo spagnolo: la situazione è diventata insostenibile e nessun popolo può essere costretto a rimanere in una situazione che non vuole.
Ritorna al catalano per la dichiarazione più importante:

LA CATALOGNA HA GUADAGNATO IL DIRITTO AD ESSERE UNO STATO INDIPENDENTE. LE URNE HANNO DETTO SI' ALL'INDIPENDENZA.

[Samusadork]

Ricorda che la legge obbliga il parlamento a riunire una sessione ordinaria per dichiarare l'indipendenza che avrà effetto entro 48 ore.
Il mandato del popolo è che la Catalogna diventi uno stato indipendente in forma di repubblica.
(applausi scroscianti, però non ha ancora detto quando metterà in pratica la cosa)

[Samusadork]

Propone che il parlamento sospenda gli effetti della dichiarazione d'indipendenza per qualche settimana per permettere le negoziazioni per arrivare a un'indipendenza concordata e mediata.

[Samusadork]

L'Europa è preoccupata per gli effetti che potrebbe avere un'indipendenza gestita male. Appello alla responsabilità di tutti e al rispetto per quelli che la pensano diversamente. Appello alle imprese perché continuino a lavorare e non cedano alla tentazione di trasferirsi. Appello all'Europa perché si faccia garante della mediazione e dell'eventuale accordo.
Richiesta al governo spagnolo di ascoltare le richieste e agire in modo responsabile per risolvere il conflitto in modo pacifico e rispettando la volontà dei cittadini.
(finisce fra gli applausi, nessuna contestazione)

[Samusadork]

Tutto sommato un buon discorso. Da buon democristiano è stato ben attento a dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Alla fine ha vinto la linea dell'indipendenza "soft", l'unica percorribile per non sbracare nei confronti degli elettori e per evitare di trovarsi l'esercito sotto la Generalitat. Vediamo come reagirà Rajoy, spero sia ben consigliato.

Giocando al grande gioco di ruolo, se fossi in Rajoy direi che il discorso di Puigdemont rappresenta un parziale, ma ancora insufficiente, ritorno al buon senso. Evidenzierei che non è possibile basare una dichiarazione tanto significativa su un referendum senza valore legale ed effettuato senza alcun controllo con rischio di brogli ecc. Porrei come condizione per intavolare qualunque trattativa la rinuncia all'indipendenza. Visto che lo stesso Puigdemont si è riferito allo statuto del 2005, lo proporrei come punto di partenza per l'eventuale trattativa a mo' di specchietto per le allodole, sapendo che a molti di quelli che hanno votato per l'indipendenza andrebbe comunque benissimo.

[obe]

Senza conoscere bene la "vicenda catalana" sto seguendo anch'io la questione.

Ma una domanda mi si ripropone in testa ogni volta "ma si può uscire dalla Spagna e rimanere nell'Unione Europea?"

[Samusadork]

"ma si può uscire dalla Spagna e rimanere nell'Unione Europea?"

No! Per la semplice ragione che la Spagna metterebbe il veto ad una eventuale candidatura catalana. Questa è una delle molte mistificazioni che Mas e Puigdemont hanno propinato al loro elettorato. La destra nazionalista catalana è convinta che nessuno si sognerebbe di escludere un polo economico importante come Barcellona e che in un modo o nell'altro riusciranno a cavarsela con l'astuzia (cosa che denota una certa arroganza).
Dopo il discorso di ieri sera sono ancora più convinto che tutto il casino degli ultimi mesi sia stata solo una manfrina per trattare con Madrid da una posizione di forza, sapendo che in caso di strappo chi ci perde è la Catalogna. Ora bisogna vedere se Rajoy asseconderà la mano tesa (o abboccherà all'esca?) di Puigdemont oppure deciderà di vedere il bluff e far saltare il tavolo.

[Maxdivi]

Commenti di ieri:

PRE DICHIARAZIONE

Io credo che il coriaceo galiziano non stia trattando assolutamente con Puidgemont, ma stia trattando per far cadere Puidgemont :sisi: .
Come disse il suo conterraneo galiziano Franco ( qui piu' volte tirato in ballo ): << In realta' abbiamo cinque colonne per prendere Madrid. Quattro stanno marciando verso la citta'. L'ultima colonna, la quinta colonna, e' gia' dentro la capitale...>>.

Il che vuol dire che sta lavorando il buon Carles ai fianchi, sfilandogli come dicevo l'altro giorno vari supporti. O almeno ci prova con l'aituo dei socialisti, ciudadanos ed altri. La fuga minacciata da Fenosa-gas natural, Sabadell, la Caixa, ecc. che gia' sembra abbiano spostato sede legale pe fuggire dalle incertezze e' un brutto colpo da digerire per molti nel centrodestra catalano.
Anche se comunque va detto che il cambio di sede legale non e' un abbandono concreto di quel mercato. e' un premunirsi per non farsi trovare scoperti e con sede legale registrata fuori dal territorio Ue, presupponendo che una eveuntuale Catalogna sia un paese "terzo".

E' pero' un segnale politico concreto di dissidio-incertezza di aziende tutte affiliate inizialmente e tradizionalmente a quel partito. E contano eccome. E cio' influisce sulla popolazione ed i suoi timori ed incertezze aumentano.


Sicuramente non scoraggia la frangia piu' accanita, che continuera' a provare a perseguire fino all'ultimo <<la via slovena>>, che come dicevo presume l'intavolamento di trattative di riconoscimento internazionale. Senza acquisire per strada il supporto da fuori, tutto rimane campato in aria. E convincere Maduro e soci ( i piu' teoricamente inclini a favore di barcellona ) deve dare delle garanzie a Caracas ed altri, che avrebbero un contraccolpo pesante e ritorsioni nei rapporti economici-commerciali con l'ex madrepatria.

Per il resto molta di questa gente populista il piano non ce l'ha. Non lo aveva l'Ukip nel post brexit, non Puidgemont. Tenedo pure conto quanto sono variegati nella coalizione catalana, che e' una colazione di comodo centro-destra ed estrema sinistra. Con varie teste pensanti. E molta gente influente sta scendendo dal carro indipendentista vedendo che non ci sono troppi spiragli ne appoggi guadagnati per strada da fuori. Nessuno si e' unito alla causa ne' dall'estero ne' la Colau da dentro.

E qua sono proprio curioso di vedere come gestira' la cosa Puidgemont. Se fare il pifferaio di Hamelin e' relativamente facile ( cioe' populisticamente promettere a destra e a manca, creare il nemico del popolo, il noi e loro, protestare ecc. ) voglio vedere cosa andra' a dire alla gente che ha preso le botte nei seggi anche per colpa sua senza ottenere e realizzare quella promessa.








POST DICHIARAZIONE

Cosa vuol dire dichiarare l'indipendenza e poi sospenderla?


Politichese.
Ossia rilanciare la palla a Madrid. L'altra e' scaricare sul Cup ( che fa lista a parte ).

Il Cup se notate non ha applaudito il discorso. Sarei piuttosto curioso invece su Erc, che e' dentro la lista Puigdemont. Si accoda alla dichiarazione ma sicuramente non e' soddisfatto.


Io l'ho detto mille post dietro: due forchettoni che litigano per il piatto.
Solo una volta ( a mia memoria l' hanno diviso ) nel 1996 primo governo Aznar. Aznar necessitava puntellamento al governo, busso' al saggio ed astuto collega forchettone Puyol. Il Gatto e la Volpe. l'uno dava l'appoggio al governo centrale, l'altro gli dava ulteriori concessioni ed autonomie seguendo la generosita' gonzalesiana precedente. Dare ed avere.


https://elpais.com/diario/1996/04/27/es ... 50215.html

https://es.wikipedia.org/wiki/Pacto_del_Majestic

[geom.Calboni]

Da lontano, essendo in viaggio, ho seguito la situazione catalana in maniera non approfondita ed ora mi sono un po "aggiornato" leggendo i vostri interventi.

Ad ora sembra "tanto rumore per nulla". Questo non potrebbe creare delle forti spaccature interne? La dichiarazione d' indipendenza non c'è stata e forse non ci sarà , di conseguenza l' indipendentista puro o quello indottrinato non si sente tradito venendosi così a creare fronde interne alla Catalogna col rischio di creare caos o comunque rallentamenti della vita amministrativa interna?

Intanto, il 22 ottobre ci sarà il referendum in Veneto. Un referendum simbolico? Forse si ma, lo dico per cognizione di causa , se il voto fosse favorevole (come nelle previsioni) gli amministratori locali "toglieranno la testa fuori dal sacco" e non mancheranno polemiche e fastidi a livello di governo centrale.
E poi c'è anche il referendum sull' autonomia fiscale in Lombardia.
Niente di paragonabile (almeno per il momento) al "caso Catalogna" ma le spine già appuntite potrebbero iniziare a diventare fastidiose

[Maxdivi]

Domani dovrebbe scadere l'ultimatum di Rajoy a Puigdemont..

[geom.Calboni]

Sabato ero ad una fiera del turismo a Rimini. La Catalunya aveva un suo grande stand a parte rispetto quello della Spagna, seppur dirimpettai...

[Maxdivi]

Sabato ero ad una fiera del turismo a Rimini. La Catalunya aveva un suo grande stand a parte rispetto quello della Spagna, seppur dirimpettai...

Interessante, sia la fiera che il fatto.
Per altro il turismo e' uno dei settori che piu' sta risentendo della crisi a Barcellona.

Domani dovrebbe scadere l'ultimatum di Rajoy a Puigdemont..

Ho fatto bene ad usare il condizionale, visto che di fatto il countdown dell'ultimatum e' scaduto ed e' ripartito subito

C'e' stato un rimpallo di dichiarazioni, con Puidgemont che si e' svegliato presto per <<chiedere due mesi tempo per il dialogo>>.
Frattanto Rajoy ha giudicato la dichiarazione come:<< una risposta non valida. deve rispondere entro giovedi' in maniera chiara>>.

Cio' consente a Puigdemont di avere altre 48 ore abbondanti per consultazioni varie. Mentre Rajoy puo' affrontare l'emergenza incendi ed uragano in Galizia, dove andra' di persona. Ma e' chiaro che Rajoy pretende da Puigdemont, per trattarci da un punto di vista di forza, " l'abiura ufficiale" in sitle Galileo Galilei una rinuncia chiara alla dichiarazione agitando il bastone dell'articolo 155, che sospende l'autonomia.

[Samusadork]

Lo scenario si aggrava: Puigdemont non risponde a Rajoy sul merito della quasi-dichiarazione d'indipendenza (ovvio non potendo dire né sì né no), Rajoy a questo punto dovrà portare in parlamento la richiesta di applicazione del codice 155, ovvero la sospensione dell'autonomia. Neanche lui può sconfessare sè stesso.
Sanchez, socialista, fa balenare una soluzione che potrebbe salvare capra e cavoli: applicare il 155 solo per sciogliere il parlamento catalano e convocare nuove elezioni subito. A quel punto le elezioni saranno vere, non come il referendum del mese scorso, e da lì uscirà la nuova maggioranza. Se fosse "unionista" il problema sarebbe risolto. Certo se i catalani rivotassero la coalizione "secessionista" allora il problema si ripresenterebbe, ma vista la pochezza dimostrata dalla leadership attuale mi sentirei di puntare su un suo arretramento.

[Maxdivi]

Si avvia una settimana decisiva..

[Samusadork]

Ieri ero a Valencia per lavoro e ho visto una marea di bandiere spagnole sui palazzi. Proprio ai balconi delle case. Forse un retaggio della festa della hispanidad del 12 ottobre, o forse un segno che i catalani hanno scassato i cosiddetti anche ai "cugini" valenciani
Non ho approfondito coi partner locali non essendo ancora così in confidenza e non sapendo come la pensino.
Nel frattempo la palla è sempre nel campo di Puigdemont che è stato invitato a Madrid per partecipare alle sedute del parlamento dedicate al 155, ma non ha ancora risposto né se ci andrà né eventualmente cosa dirà. C'è la possibilità di un confronto diretto con Rajoy in aula che sarebbe sicuramente interessante.
Sempre più plausibile il ricorso alle elezioni anticipate in Catalogna, che potrebbero essere indette o d'imperio dal governo centrale (dopo l'entrata in vigore del 155) o come ultimo atto del governo locale a guida Puigdemont. In ogni caso il President e il suo governo non potranno restare in carica neanche per il disbrigo delle pratiche correnti (cosa che era stata proposta a inizio settimana in caso di convocazione "spontanea" delle elezioni anticipate).

[Samusadork]

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/26/news/svolta_in_catalogna_puigdemont_convoca_elezioni_anticipate-179385860/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

Pare che il President si sia deciso a convocare elezioni anticipate (data probabile: 20 dicembre), nella speranza di evitare il 155. Potrebbe non bastare. A questo punto la decisione sarebbe nelle mani di Madrid: meglio far svolgere la campagna elettorale in una Catalogna "normale" o in una "normalizzata"?

[radaulpa]

da2 all'8 sarò da quelle parti, per cui potrò darvi il polso (ancora manca parecchio tempo, in termini di accadimenti politici)

[geom.Calboni]

da2 all'8 sarò da quelle parti, per cui potrò darvi il polso (ancora manca parecchio tempo, in termini di accadimenti politici)

Radaulpa inviato di OTRA