In Birmania vince la democrazia o rimescolamento politico?

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In Birmania vince la democrazia o rimescolamento politico?

Messaggioda Maxdivi » 11/11/2015, 15:17

Sono proprio curioso di vedere che cosa accadra'....

Fino ad ora l'influenza cinese in Birmania e' stata forte.

Certo non ce la vedo una Birmania che passa con gli Usa ed una Thailandia che passa con la Cina...dovro' abituarmi al cambio di questi eventi 2014-2015??? hehe

Ma attenzione, tutto puo' essere diverso da come sembra.

c'e' una situazione interessante, quando ho tempo libero e voglia dovro' studiarmela meglio.
Non sono cosi' convinto che quei furbacchioni dei cinesi stiano mollando l'osso facilmente..puo' anche essere che si stiano "rimescolando le carte"

Comunque ho ripescato un paio di articoli, spero siano interessanti, elementi che mi erano sfuggiti:


http://www.repubblica.it/esteri/2015/07 ... 119705820/

http://www.asianews.it/notizie-it/Dissi ... 34491.html

http://www.asianews.it/notizie-it/Viole ... 34390.html

http://www.asianews.it/notizie-it/La-lu ... 30658.html

http://www.asianews.it/notizie-it/Migli ... 25626.html

http://contropiano.org/archivio-news/ar ... item/15159

http://terresottovento.altervista.org/?p=7266

http://www.limesonline.com/la-birmania- ... gila/46290

Che i cinesi si siano "comprati" Aung per tutelare i propri interessi dopo aver litigato coi militari dispettosi?
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Re: In Birmania vince la democrazia o rimescolamento politic

Messaggioda Maxdivi » 12/11/2015, 16:29

Un altro articolo interessante:

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/a ... fdd05.html


Sto seguendo questa "pista" ora.
Al momento ancora ne so troppo poco..e lei ha vinto le elezioni da pochissimo...dobbiamo vedere come agira', pero' ho la netta sensazione che i cinesi abbiano avvicinato Aung gia' da un bel pezzo, insomma c'e' una possibilita' di avere delle sorprese...che la signora non sia piu' cosi' filoccindetale come lo era in partenza?

Del resto sto trovando frizioni tra Pechino ed i generali birmani che si trascinano da qualche anno. Insomma Pechino non si puo' certo giudicare contenta dell'operato dei suoi tirapiedi della giunta...che potrebbe essere ormai degli "ex tirapiedi" in fase di scaricamento, a causa dei vari dispettucci tesi a Pechino, ma anche perche' sono dei soggetti che hanno ormai fatto il loro tempo, mal visti istuzionalmente a livello internazionale da sempre nonche' stando ai risultati elettorali ormai malvisti da una buona parte del popolo birmano.

In piu' come giustamente prima si notava, hanno liberalizzato da qualche anno, di fatto aprendo la piazza ad alti investitori stranieri..cosa che ha fatto perdere un po' dell'esclusiva cinese in Birmania..certamente anche questa una mossa non cosi' gradita ai cinesi stessi.

Ci vedo un rimescolamento politico, con Aung che da paladina della democrazia filoccidentale e' diventata a tutti gli effetti una politicante che non spaventa Pechino, ma anzi puo' dare continuita' di garanzia agli interessi cinesi in loco....forse paradossalmente piu' dei vecchi militari con cui il rapporto si stava compromettendo.
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Re: In Birmania vince la democrazia o rimescolamento politic

Messaggioda Samusadork » 12/11/2015, 17:17

Conta anche che Aung è e rimane la figlia del generale Aung San, padre della patria e volpone mica da ridere: fondatore del partito comunista birmano e contemporaneamente alleato del Kuomintang, poi alleato coi giapponesi in funzione antibritannica, poi con gli inglesi in funzione antinipponica, pronto ad appoggiare e a farsi appoggiare da chiunque gli desse garanzie migliori per il raggiungimento del disegno autonomo di cui era portatore. Che d'altronde è spesso il destino degli uomini di stato capaci confinati in potenze troppo piccole per andare con le proprie sole gambe.
La formazione della Signora è sicuramente di scuola occidentale, ma la sua statura politica e l'aura di intoccabilità conferita dal Nobel le permetteranno di destreggiarsi con l'ingombrante vicino e foraggiatore cinese senza che USA e amici possano affossarla (anche perché se no chi ci mettono, un altro generale?).
Prevedo una situazione in cui "tutti vincono e nessuno perde", con la Birmania amica di tutti che potenzialmente si pone in scia dei vicini Thai indeboliti dalla crisi politica che dura da anni, e chissà che succederà alla morte del Re...
Samu è il nome, 's a dork è una constatazione...

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Re: In Birmania vince la democrazia o rimescolamento politic

Messaggioda Maxdivi » 13/11/2015, 14:38

Samusadork ha scritto:Conta anche che Aung è e rimane la figlia del generale Aung San, padre della patria e volpone mica da ridere: fondatore del partito comunista birmano e contemporaneamente alleato del Kuomintang, poi alleato coi giapponesi in funzione antibritannica, poi con gli inglesi in funzione antinipponica, pronto ad appoggiare e a farsi appoggiare da chiunque gli desse garanzie migliori per il raggiungimento del disegno autonomo di cui era portatore. Che d'altronde è spesso il destino degli uomini di stato capaci confinati in potenze troppo piccole per andare con le proprie sole gambe.
La formazione della Signora è sicuramente di scuola occidentale, ma la sua statura politica e l'aura di intoccabilità conferita dal Nobel le permetteranno di destreggiarsi con l'ingombrante vicino e foraggiatore cinese senza che USA e amici possano affossarla (anche perché se no chi ci mettono, un altro generale?).
Prevedo una situazione in cui "tutti vincono e nessuno perde", con la Birmania amica di tutti che potenzialmente si pone in scia dei vicini Thai indeboliti dalla crisi politica che dura da anni, e chissà che succederà alla morte del Re...



Questa cosa che Aung fosse la figlia del Generale non la sapevo e l'ho saputa soltanto leggendo alcuni articoli in questi giorni.
Il che mi fa ricordare la storia dell'attuale leader sudcoreana che e' molto ma molto simile.

Cio' che e' molto interessante e' quanto queste donne, seppur figlie d'arte, riescano a raggiungere una grande fama ed un grande potere politico in questi paesi del'estremo oriente, ricordando anche il caso della Thailandia.
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