Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschwitz

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 29/01/2013, 17:24

Samusadork ha scritto:A Fly... perdona la facile ironia ma mi sa che stai a volà un po' troppo alto... torna sulla terra dai.


Mi farebbe piacere se una volta, oltre al tuo sarcasmo (e non ironia), argomentassi le tue parole. Ma non nutro una grande speranza ;)
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda palaz » 29/01/2013, 22:23

Sono un romantico. Voglio pensare che la bellezza (e la poesia ne fa parte) possa salvare il mondo.

Io mi fido di Primo Levi:

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.


...e francamente la piega che ha preso la discussione (che aveva gia preso l'anno scorso) per me è snervante.E' quasi un voler dimostrare chi ce l'ha più lungo, quali dittature hanno fatto più morti (su questa base allora Videla & Co sono dei pivellini). Al di là di tutto l'olocausto (di ebrei e zingari, sottolineo) è la pietra miliare dell'aberrazione umana.
Buona continuazione.
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 30/01/2013, 0:03

A me primo levi non piace. Non si fa a gara a chi ha fatto più morti ma a ristabilire un giusto equilibrio con i vari olocausti che hanno colpito l'umanità nel corso dei secoli. L'idea del 3d era nata proprio da questo, ricordarli TUTTI non solo quello ebreo che, ripeto, non è tra i più significativi, ma solo quello più pubblicizzato. Ognuno deve esser libero di esprimere le proprie opinioni, specie se non sono allineate con la propaganda sionista.
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda Maxdivi » 30/01/2013, 14:55

flyingsoul ha scritto:Hitler si alza una mattina e decide che gli ebrei sono il male assoluto e vanno eliminati in massa. suvvia, un po' di serietà. Vero che non si possono mettere sullo stesso piano le azioni FISICHE portate avanti dal terzo reich con le dilapidazioni finanziare del popolo ebreo (che non puoi negare), ma di danni alla germania tedesca ne han fatti parecchi.


Magari hai ragione e ci sono dei fatti che non conosco, quindi visto che mi piace la storia e sono curioso, puoi elencarli?
Sono esclusi film e documentari di propaganda dell'epoca (o di fazioni affini moderne ) e teorie assurde come quelle che accusavano gli ebrei di diffondere la peste nel medioevo.

flyingsoul ha scritto:L'idea del 3d era nata proprio da questo, ricordarli TUTTI non solo quello ebreo che, ripeto, non è tra i più significativi, ma solo quello più pubblicizzato.


Infatti vorrei spendere una parola citando anche i disabili e portatori d'handicap...anch' essi gettati senza colpe nel calderone dello sterminio, accanto ad ebrei, omosessuali, oppositori politici, zingari, slavi ecc. ecc.
Domanda: la colpa di tutte queste categorie nei confronti della Germania quali furono?
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda Lebowski » 30/01/2013, 15:08

Concordo con Palaz.
All'inizio pensavo pure di rispondere sul perché le cifre di quell'articolo sono assurde, più o meno l'ha già fatto maxdivi.
Poi ho riletto tutto il post e ho pensato che è meglio lasciar perdere. Che il tutto non ha alcun senso.
Frasi che indicano come un popolo si sia anche solo meritato le atrocità che ha subito mettono un po' i brividi. Accumunare colpe di qualche persona - anche qualora ci fossero, e non è così - a tutto un popolo pensando che siano caratteristiche insite di quel popolo lascia un po' tristezza.
Ci sarebbe moltissimo da confutare, ma penso che tutte le frasi scritte o parlate in qualunque ambito alla fine qualifichino la persona che le pronuncia o le scrive.
"propaganda sionista" "libri di storia scritti da americani sionisti" "a me primo levi non piace" "si potrebbe dire lo stesso per gli ebrei in germania" denotano un pensiero che va oltre il negazionismo. Arrivano a lambire il "se lo sono cercato" che sicuramente è pure peggio. (caro Flying, Hitler salì al potere per varie ragioni. Alcune di queste erano imputabili a persone non ebree. L'economia del 1929 tedesca cadde per la politica di austerity imposta da persona tedesca di religione cristiana - Bruning, che fece un po' quello che ha fatto Monti in Italia, passatemi il parallelismo. Quindi quando parli di dissesto finanziario causato dagli ebrei informati meglio, e non su internet o in pseudobiblioteche. Ma mi pare anche assurdo parlare di certe cose, sembra quasi un giustificare l'odio per l'Olocausto).
Flying, provo profonda compassione nei tuoi confronti. Un po' mi fa pena leggere certe cose all'alba del 2013.
Da parte mia la discussione si chiude qua, non risponderò più.
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 30/01/2013, 15:26

Lebowski ha scritto:Concordo con Palaz.
All'inizio pensavo pure di rispondere sul perché le cifre di quell'articolo sono assurde, più o meno l'ha già fatto maxdivi.
Poi ho riletto tutto il post e ho pensato che è meglio lasciar perdere. Che il tutto non ha alcun senso.
Frasi che indicano come un popolo si sia anche solo meritato le atrocità che ha subito mettono un po' i brividi. Accumunare colpe di qualche persona - anche qualora ci fossero, e non è così - a tutto un popolo pensando che siano caratteristiche insite di quel popolo lascia un po' tristezza.
Ci sarebbe moltissimo da confutare, ma penso che tutte le frasi scritte o parlate in qualunque ambito alla fine qualifichino la persona che le pronuncia o le scrive.
"propaganda sionista" "libri di storia scritti da americani sionisti" "a me primo levi non piace" "si potrebbe dire lo stesso per gli ebrei in germania" denotano un pensiero che va oltre il negazionismo. Arrivano a lambire il "se lo sono cercato" che sicuramente è pure peggio. (caro Flying, Hitler salì al potere per varie ragioni. Alcune di queste erano imputabili a persone non ebree. L'economia del 1929 tedesca cadde per la politica di austerity imposta da persona tedesca di religione cristiana - Bruning, che fece un po' quello che ha fatto Monti in Italia, passatemi il parallelismo. Quindi quando parli di dissesto finanziario causato dagli ebrei informati meglio, e non su internet o in pseudobiblioteche. Ma mi pare anche assurdo parlare di certe cose, sembra quasi un giustificare l'odio per l'Olocausto).
Flying, provo profonda compassione nei tuoi confronti. Un po' mi fa pena leggere certe cose all'alba del 2013.
Da parte mia la discussione si chiude qua, non risponderò più.


Le tue pene le rimando al mittente, Tienile per i cadaveri di cui ti nutri giornalmente, sicuramente il più grande olocausto della storia, che viene quotidianamente perpetrato da millenni di cui tu ne sei uno dei carnefici.
Sinceramente anche a me hai stufato, da molto tempo. Chiudo definitivamente con te a partire da oggi. Non meriti la mia considerazione
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 30/01/2013, 15:34

Maxdivi ha scritto:Magari hai ragione e ci sono dei fatti che non conosco, quindi visto che mi piace la storia e sono curioso, puoi elencarli?
Sono esclusi film e documentari di propaganda dell'epoca (o di fazioni affini moderne ) e teorie assurde come quelle che accusavano gli ebrei di diffondere la peste nel medioevo.


L'arricchimento durante la repubblica di weimar da parte degli ebrei attraverso l'usura è un dato di fatto. Le loro ricchezze rimanevano confinate all'interno della comunita, impoverendo di fatto il resto della popolazione tedesca duramente provata dal primo conflitto mondiale

Maxdivi ha scritto:Infatti vorrei spendere una parola citando anche i disabili e portatori d'handicap...anch' essi gettati senza colpe nel calderone dello sterminio, accanto ad ebrei, omosessuali, oppositori politici, zingari, slavi ecc. ecc.
Domanda: la colpa di tutte queste categorie nei confronti della Germania quali furono?


La deviazione personale di Hitler quando salito al potere sconfinò nella sua idea di razza pura, in questo tutto ciò che non era considerato Ariano era da eliminare. Non la giustifico, anzi, la condanno profondamente, così come NON GIUSTIFICO l'olocausto, come qualche mente limitata e faziosa pensa, io ho risposto a te con lo stesso sarcasmo con cui tu hai affermato che i tedeschi si meritavano quello che hanno subito. Io e te lo sappiamo che il tono era scherzoso, ma qualcuno ne ha subito tratto le proprie personali considerazioni solo per dare aria ai propri preconcetti (e guarda caso sulla tua battuta non sono state sollevate questioni ;))
Tornando alle ragioni dell'olocausto, hitler inizialmente se la prese con gli ebrei per questioni economiche, vedeva in loro il nemico più pericoloso per la germania, e assunse paradossalmente, ma al contrario, la teoria del popolo eletto, di cui gli ebrei ne sono i padri assoluti.
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda Maxdivi » 30/01/2013, 16:20

flyingsoul ha scritto:L'arricchimento durante la repubblica di weimar da parte degli ebrei attraverso l'usura è un dato di fatto. Le loro ricchezze rimanevano confinate all'interno della comunita, impoverendo di fatto il resto della popolazione tedesca duramente provata dal primo conflitto mondiale


Sul perche' della nascita e della pratica dell'usura nel medioevo ed in seguito da parte degli ebrei ci sarebbe molto da dire.
Sul perche' la Germania fosse duramente provata dopo il primo conflitto mondiale e su chi-cosa ce l'avesse trascinata anche...

Ma alzo bandiera bianca anch'io sulla discussione.
Sulla mia frase sui tedeschi...intendevo dire che se semini discordia raccogli tempesta e se dai uno schiaffo non tutti poi ti porgono l'altra guancia...nonche' la vendetta, giusta o sbagliata che sia fa parte dell'uomo e della sua storia...in genere si e' trattati per come ci si comporta a nostra volta con gli altri ( purtroppo non sempre altirmenti non ci sarebbero ingiustizie e soprusi ) .
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 30/01/2013, 16:32

Maxdivi ha scritto:Sulla mia frase sui tedeschi...intendevo dire che se semini discordia raccogli tempesta e se dai uno schiaffo non tutti poi ti porgono l'altra guancia...nonche' la vendetta, giusta o sbagliata che sia fa parte dell'uomo e della sua storia...in genere si e' trattati per come ci si comporta a nostra volta con gli altri ( purtroppo non sempre altirmenti non ci sarebbero ingiustizie e soprusi ) .


Il punto max, non è questo. Il punto come sempre è che si utilizza un pretesto qualunque per attaccare chi non è allineato al pensiero unico e/o dominante, anche quando quello stesso pretesto è utilizzato, spesso in maniera anche più incisiva da chi è invece allineato. GLi USA accusano ora mali di essere una nazzione terroristica, ma chi ma più degli USA ha seminato morte e terrore nel mondo? Stesso esempio.
La tua battuta non va giustificata, tanto quanto non va giustificata la mia. Solo che la mia "è contro gli ebrei" e a la tua "è contro i tedeschi". Gli ebrei sono sempre un tabù, se ne può parlare solo bene e solo come vittime.
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda Maxdivi » 30/01/2013, 17:53

flyingsoul ha scritto:Gli ebrei sono sempre un tabù, se ne può parlare solo bene e solo come vittime.


Poiche' al di la' di teorie sul complotto ebraico, che ci perseguitano qui in europa da secoli, e perche' proprio in virtu' di tali teorie hanno subito piu' che inflitto...anzi molto ma molto piu' subito.
Sulla battuta o non battuta, oltre a quanto gia' detto, deriva anche dal fatto che poco sopporto altre teorie che circolano...del tipo " eseguivamo solo degli ordini"....."siamo stati manipolati da alcuni pochi politici"..."ci avrebbero fatto la stessa cosa se solo avessimo provato a dire no". C'era un forte indottrinamento di massa, molti erano addirittura convinti della giustezza delle loro barbarie.
La teoria popolo tedesco "vittima" dei suoi capi neanche la sopporto.
Un uomo, capace di intendere e di volere, ha sempre una sua coscienza...non una coscienza collettiva.
A questo aggiungici anche del personale, se permetti i tedeschi dell'epoca a pensarci me le fanno girare.
Perche'?
Io fortunatamente non l'ho vissuta.
Perche' mio nonno e' dovuto morire giovane lasciando una vedova di ventisei anni e due figli orfani nell'opera di tentare di sminare gli orti ed i campi del paesello per poterli ricoltivare visto che non c'era quasi niente da mangiare. Mio zio, bambino sfregiato e perso un occhio poiche' in prossimita' dell'evento.
Mine che non ci sarebbero mai state se quei cafoni della wermacht non fossero mai venuti e non le avessero piazzate.
Il mio bel paesello sottoposto a rovina, con rastrellamenti, costretto ad essere al centro del fronte di battaglia per mesi.
Altri parenti costretti ad evacuare e lasciare tutto in attesa che la battaglia terminasse.
Altri , che dovevano in quanto prigionieri essere trattati secondo le convenzioni, internati in Germania a lavorare gratis per loro come schiavi e costretti a tornare a casa a piedi dopo la guerra.
Se permetti un poco poco di rancore verso la Germania anni '30-'40 lo provo.
Ed altre famiglie in tutta europa potrebbero raccontarti storie simili. Gli ebrei primi tra tutti.
E se permetti l'usura..i prestiti ( che proprio gli europei costrinsero a praticare agli ebrei, vietando loro per legge di fare altri lavori nei secoli andati, nonche' confinandoli nei ghetti da dove non potevano uscire, chiuse a chiave le porte in molti casi )...la razza ariana che non esiste...come non esiste l'ebraica mescolata con la diaspora oramai da secoli....non bastano a giustificare tutto questo.
Ed Hitler scrisse chiaramente le sue idee gia' nel suo famoso libro, che vergognosamente ancora oggi si vende nelle librerie e quancuno ne detiene i diritti d'autore ed incassa! assurdo...
Ed il signor Patton che hai citato nell'articolo,si porto' dietro segretamente una copia delle leggi di Norimberga sino in america, andando contro i divieti dei suoi superiori.
E l'equazione Usa= israele non esiste, per carita' vi sono gruppi ebraici importanti ed influenti, ma l'america e' talmente eterogenea...basta che pensi a quei cinquanta milioni di tedeschi-americani.
E' la tua non e' una posizione da non allineato, poiche' gia' in molti hanno cercato, cercano e cercheranno di vedere le pagliuzze e non le travi negli occhi per rivalutare tutta la questione.
E c'e' il rischio che ci riescano quando e se la memoria di tutti questi eventi non sara' portata avanti una volta scomparse le vittime superstiti ed i testimoni oculari proprio come il Signor Levi.
A te come ad altri sostenitori del complotto ebraico del mondo, per arrivare fino addirittura ai negazionisti, fatelo, nessuno vi vieta l'opinione, portate le vostre ipotesi...ma io con calma, con fatti storici, le contestero' :) .
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 30/01/2013, 18:40

Maxdivi ha scritto:A te come ad altri sostenitori del complotto ebraico del mondo, per arrivare fino addirittura ai negazionisti, fatelo, nessuno vi vieta l'opinione, portate le vostre ipotesi...ma io con calma, con fatti storici, le contestero' :) .


Parto dalla fine: Questo è il sale dell'evoluzione. Il confronto, io non cerco di convincere te della mia idea e tu non cerchi di convincere me della tua. Ma ognuno ne guadagna da un confronto di idee fintanto che questo resta fuori dall'area della sfera personale.

Detto questo

Maxdivi ha scritto:Poiche' al di la' di teorie sul complotto ebraico, che ci perseguitano qui in europa da secoli, e perche' proprio in virtu' di tali teorie hanno subito piu' che inflitto...anzi molto ma molto piu' subito.


Non so di quali complotti parli. Quello a cui faccio riferimento io è recente, nato dopo la seconda guerra.

Maxdivi ha scritto:Sulla battuta o non battuta, oltre a quanto gia' detto, deriva anche dal fatto che poco sopporto altre teorie che circolano...del tipo " eseguivamo solo degli ordini"....."siamo stati manipolati da alcuni pochi politici"..."ci avrebbero fatto la stessa cosa se solo avessimo provato a dire no". C'era un forte indottrinamento di massa, molti erano addirittura convinti della giustezza delle loro barbarie.
La teoria popolo tedesco "vittima" dei suoi capi neanche la sopporto.
Un uomo, capace di intendere e di volere, ha sempre una sua coscienza...non una coscienza collettiva.
A questo aggiungici anche del personale, se permetti i tedeschi dell'epoca a pensarci me le fanno girare.
Perche'?


Allora noi italiani siamo persino perggiori, abbiamo da prima assecondato i tedeschi alleati con mussolini e poi gli americani che ci hanno definitivamente conquistato. Siamo sempre pronti a salire sul carrozzone del vincitore e ce ne infischiamo altamente dei valori morali, di qualunque tipo essi siano. Dal tuo punto di vista meritiamo il peggio del peggio, altro che tedeschi. Come ti ci vedi tu in questa situazione? Non fa molto piacere no?


Maxdivi ha scritto:Perche' mio nonno e' dovuto morire giovane lasciando una vedova di ventisei anni e due figli orfani nell'opera di tentare di sminare gli orti ed i campi del paesello per poterli ricoltivare visto che non c'era quasi niente da mangiare. Mio zio, bambino sfregiato e perso un occhio poiche' in prossimita' dell'evento.
Mine che non ci sarebbero mai state se quei cafoni della wermacht non fossero mai venuti e non le avessero piazzate.
Il mio bel paesello sottoposto a rovina, con rastrellamenti, costretto ad essere al centro del fronte di battaglia per mesi.
Altri parenti costretti ad evacuare e lasciare tutto in attesa che la battaglia terminasse.
Altri , che dovevano in quanto prigionieri essere trattati secondo le convenzioni, internati in Germania a lavorare gratis per loro come schiavi e costretti a tornare a casa a piedi dopo la guerra.
Se permetti un poco poco di rancore verso la Germania anni '30-'40 lo provo.


Ok, hai le tue ragioni, opinabili, che non discuto.


Maxdivi ha scritto:Ed altre famiglie in tutta europa potrebbero raccontarti storie simili. Gli ebrei primi tra tutti.
E se permetti l'usura..i prestiti ( che proprio gli europei costrinsero a praticare agli ebrei, vietando loro per legge di fare altri lavori nei secoli andati, nonche' confinandoli nei ghetti da dove non potevano uscire, chiuse a chiave le porte in molti casi )...la razza ariana che non esiste...come non esiste l'ebraica mescolata con la diaspora oramai da secoli....non bastano a giustificare tutto questo.


Ah no, non nel perido preso in esame. Su questo ti sbagli. Le leggi razziali non c'erano in quel periodo, le ha instituite hitler alla caduta della rep di weimar.

Maxdivi ha scritto:Ed Hitler scrisse chiaramente le sue idee gia' nel suo famoso libro, che vergognosamente ancora oggi si vende nelle librerie e quancuno ne detiene i diritti d'autore ed incassa! assurdo...


Perché? Personalmente l'ho letto e, tolta la fissa per la razza, è un normalissimo trattato di stato socialista, per niente farneticante.


Maxdivi ha scritto:E l'equazione Usa= israele non esiste, per carita' vi sono gruppi ebraici importanti ed influenti, ma l'america e' talmente eterogenea...basta che pensi a quei cinquanta milioni di tedeschi-americani.


Quando parlo di israele=usa intendo il governo e i mezzi d'informazione (nonché buona parte delle multinazionali americane).
Certo non parlo del singolo cittadino iuessei, piuttosto che il singolo cittadino della palestina occupata.
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda Maxdivi » 01/02/2013, 14:28

Un riepilogo, sintetico ma lo giudico molto completo, di quanto avvenne storicamente in Europa-USA tra le due guerre nei vari stati:

Scenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, Usa:

http://www.slideshare.net/gheorghio/sce ... etagna-usa


Conseguenze economiche, sociali, culturali :

http://cronologia.leonardo.it/storia/a1919b.htm

Li ho letti veramente di corsa ma mi sembrano ben fatti e li condivido.
Per appassionati.
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 08/04/2014, 9:24

LA SHOAH: RISORSA FINANZIARIA E RELIGIONE PLANETARIA

E’ stata la sinistra antirazzista a fare della Shoah la suprema religione della Repubblica…
Diana Johnston

Tutti conosciamo il termine “genocidio”, creato da Raphael Lemkin, un anziano ebreo deportato, a proposito dei massacri di massa degli ebrei. Negli ultimi vent’anni, il termine genocidio è diventato un marchio depositato che può essere utilizzato solo per indicare la tragedia degli ebrei sotto il terzo Reich. Per circa trent’anni la strumentalizzazione del dolore dei deportati è stata limitata e le compensazioni elargite dalla Germania e da altri paesi non avevano raggiunto le dimensioni attuali, ora che i sopravvissuti dei campi di sterminio non ne godono direttamente, cosa che ha fatto scrivere a Norman Finkelstein: “L’industria dell’olocausto”. In questo scritto vogliamo soffermarci proprio su questa fonte di denaro che è diventato il dolore degli ebrei deportati e sopravvissuti; ma anche sulla falsa unicità della Shoah, che è diventata un orizzonte insuperabile, una religione planetaria più temuta – nei paesi occidentali – che davvero rispettata o seguita.





La risorsa finanziaria dello sfruttamento dell’olocausto

I tedeschi saranno “per sempre in debito” per i crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale? Di fatto, dopo l’Accordo del Lussemburgo del 1952, la Germania è stata la creditrice ufficiale di questo stato canaglia di Israele, oltre al suo sostegno diplomatico secondo solo a quello degli Stati Uniti. All’inizio degli anni ’50, si sono svolti dei negoziati sulle riparazioni di guerra tra il Primo Ministro israeliano, David Ben Gourion, il segretario generale del Congresso ebraico mondiale, Nahum Goldman, e il Cancelliere della Germania dell’Ovest, Konrad Adenauer. A causa dell’estrema delicatezza del dossier, questa decisione fu ampiamente dibattuta alla Knesset israeliana. Nel 1952 vennero firmati degli accordi di riparazione. Complessivamente, a partire dal 2007, la Germania ha versato 25 miliardi di euro come riparazione a Israele edai sopravvissuti dell’olocausto nazista (1).

Si viene inoltre a sapere che i sistemi per far pagare i tedeschi sono molteplici e l’immaginazione dei richiedenti è molto vivace. Sul sito di lingua inglese dello “Spiegel Online International”, unarticolo di David Gordon Smith a Berlino segnala che, secondo Ingeburg Gruning, portavoce del Ministero delle Finanze tedesco, il governo della Germania, che ha già versato un totale di circa 64 miliardi di euro ai sopravvissuti dell’olocausto, non ha intenzione di pagare i costi delle cure psicologiche. L’autore dell’articolo, realista, aggiunge che la Germania potrà alla fine essere costretta a pagare altri milioni per queste cure. Le somme in questione non sarebbero enormi, sostiene Baruch Mazor, direttore generale del Fondo Fisher: solo da 10 a 20 milioni di dollari l’anno… La tecnica è consolidata. In caso di rifiuto, ecco la minaccia: «Se i negoziati che stiamo conducendo in questo momento non porteranno risultati, allora bisognerà aspettarsi delle rivendicazioni sostenute al 100% dall’opinione pubblica»(2).

Gli altri paesi coinvolti negli indennizzi

In diverso grado, tutti gli stati hanno dovuto prima o poi indennizzare le vittime dell’olocausto. Vedremo più avanti, con Norman Finkelstein, che ad approfittarne non sono necessariamente gli aventi diritto. Si ha notizia che Parigi e Washington hanno intavolato dei negoziati su eventuali indennizzi a famiglie delle vittime americane dell’olocausto deportate tramite la SNCF (Società Nazionale delle Ferrovie Francesi, ndt.) tra il 1942 e il 1944, dossier sensibile che rischia di privare il gruppo ferroviario francese di contratti negli Stati Uniti (nel 2011, il gruppo aveva riconosciuto d’essere stato “un ingranaggio della macchina nazista di sterminio”). In Maryland, due eletti hanno presentato una proposta di legge per vietare alla SNCF l’accesso ai contratti pubblici finché essa non avrà versato gli indennizzi per il suo ruolo nella deportazione degli ebrei. Dopo diversi incontri informali avvenuti nel 2013, alcuni diplomatici dei due paesi hanno avviato a Parigi queste trattative il 6 febbraio 2014, come hanno dichiarato alla AFP (Agence France Presse, ndt.) il 21 dello stesso mese l’avvocato delle famiglie delle vittime, Stuart Eizenstat e l’ambasciata francese a Washington, confermando l’informazione del Washington Post.

D’altra parte, secondo rivelazioni di “Der Spiegel”, Berlino ha effettivamente fornito allo stato ebraico dei sottomarini che possono essere dotati di capacità nucleare. All’interno dell’opposizione, i socialdemocratici e gli ecologisti moltiplicano le loro critiche al governo di Angela Merkel. Israele, che non ha firmato il trattato di non-proliferazione nucleare (TNP), non ha mai confermato né smentito le proprie capacità nucleari. Lo stato ebraico è tuttavia considerato come la sola potenza nucleare della regione. Israele mantiene una politica d’ambiguità sul suo programma atomico, e rifiuta di firmare il trattato di non-proliferazione nucleare e di consentire un’ispezione internazionale alla sua centrale di Dimona (3).

“Der Spiegel” ha rivelato che Israele è in procinto di dotare i sottomarini forniti dalla Germania di missili da crociera a testata nucleare. I sottomarini tedeschi diventano così un pezzo forte della strategia di dissuasione verso il regime iraniano. Berlino ha sempre negato che questi sottomarini possano far parte dell’arsenale nucleare israeliano. La Germania ha già fornito tre di questi sottomarini e altri tre verranno consegnati entro il 2017. Secondo alcuni esperti militari stranieri, Israele dispone di un arsenale nucleare di oltre 200 ogive (3).

I cavalli di Troia

La mia attenzione è stata catturata anche da un’informazione anodina. Giudicate voi: le ambasciate tedesche saranno al servizio dei cittadini israeliani nei paesi ostili. A priori non c’è niente di strano in questo. Molti paesi che non hanno relazioni diplomatiche con altri paesi hanno la possibilità di essere rappresentati da paesi terzi che si fanno carico di trasmettere o ricevere i reclami di entrambe le parti. Tuttavia la singolarità sta nel fatto che qui si tratta di tre soggetti, di cui due sono in teoria avversari (Israele e i paesi musulmani), e di un altro partner, la Germania. Leggiamo la notizia: «All’inizio della settimana verrà firmato un nuovo accordo a Gerusalemme dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. La Germania garantirà agli israeliani servizi consolari in paesi quali ’Indonesia, Malesia, Arabia Saudita, ecc., dove Israele non ha rappresentanze diplomatiche. Secondo l’ambasciatore israeliano in Germania, Yaakov Hadas-Handelsman, questa offerta tedesca svela l’importanza delle relazioni che legano Berlino a Tel Aviv. »

Sul sito web lemondejuif.info possiamo leggere: «A partire dalla loro storia tanto dolorosa, tedeschi e israeliani hanno compiuto un miracolo nel costruire la loro amicizia. Vogliamo ampliare e approfondire questa amicizia, anche per quanto riguarda i problemi concreti della vita quotidiana»: sono le parole dell’ambasciatore tedesco in Israele, Andreas Michaelis (4).

Le ambasciate tedesche diventeranno così una sorta di cavallo di Troia, “instaurando, sulla base di questo futuro accordo”, la rappresentanza diplomatica ufficiale di una “seconda ambasciata dello stato d’Israele”. La Germania, firmando questo accordo con Israele, diventerà complice e garante della politica d’occupazione sionista. In questo senso, nell’ambito d’una visita di tre giorni in Israele, Francois Fillon dichiara sostanzialmente: «Mi ha sempre appassionato il destino d’Israele […] Mi ricordo della guerra dei sei giorni, avevo tredici anni. Con l’orecchio attaccato alla radio, seguivo gli avvenimenti in cui si parlava d’un comandante militare con un occhio bendato – Moshé Dayan – e sentivo che la Storia laggiù era in fermento. […] Durante la guerra del Kippur ho tremato per Israele. Il ricordo della Shoah è dentro i vostri cuori, ma fa anche parte della nostra coscienza europea, e anche universale. Ciò che vi riguarda, riguarda anche noi, ciò che vi angoscia, angoscia anche noi,, perché tra Israele e la Francia, tra Israele e l’Europa, c’è un legame morale e storico» (5).

La Shoah: religione di stato? Un’eresia nella Francia laica

Con queste parole Diana Johnston s’interroga sulla strumentalizzazione da parte del sionismo della tragedia degli ebrei. La campagna del governo francese, dei grandi media e delle organizzazioni influenti per mettere a tacere il comico Dieudonné M’Bala M’Bala mette in luce una rottura radicale nell’opinione che i francesi hanno del comico, ma anche su altre questioni. (…) Commentando questa vicenda il 10 gennaio su RTL (rete radiofonica privata, ndt.), Eric Zemmour ha accusato Valls (Mnistro degli Interni francese, ndt.) di aver dimenticato la libertà d’espressione, pur presentandosi come uomo di sinistra: «E’ stata la sinistra ad averci insegnato nel maggio ‘68 che è vietato vietare, è la sinistra creativa che ci ha spiegato che bisognava colpire la borghesia. E’ la sinistra antirazzista che ha fatto della Shoah la religione suprema della Repubblica» Provenendo dalla sinistra, Dieudonné provoca, secondo Zemmour, la «borghesia ben pensante di sinistra». Ricordare la Shoah serve indirettamente a giustificare l’avvicinamento sempre più stretto tra Francia ed Israele relativamente alla politica in Medio Oriente. (…) Quasi a conferma di questa impressione, il 9 gennaio la Procura di Parigi e il Memorial della Shoah hanno stipulato una convenzione, in base alla quale l’autore di un atto di antisemitismo, che abbia più di 13 anni, potrà essere condannato a svolgere uno stage di sensibilizzazione sulla storia dello sterminio degli ebrei. Si reputa che lo studio dei genocidi possa inculcare «i valori repubblicani di tolleranza e di rispetto per il prossimo»(4).

E se fosse proprio il contrario di ciò che si dovrebbe fare? Il Procuratore di Parigi ignora forse che i giovani pensano di aver ricevuto troppa, e non troppo poca, educazione sulla Shoah? Eccezionalmente, un articolo di “Le Monde” dell’8 gennaio ha riportato delle opinioni che si possono facilmente ritenere che siano pronunciate dai giovani, se si vuole davvero ascoltarle. Essi fanno risalire la “sacralizzazione” della Shoah ai corsi di storia a scuola, di cui serbano uno sgradevole ricordo. (…) Guillaume, un ragazzo di vent’anni, si lamenta: «La Shoah ce l’hanno propinata fino all’ultimo anno. Io rispetto quel periodo della storia, ma non più di altri»(4).

«Recentemente, la Francia ha accolto a braccia aperte il gruppo ucraino delle “Femen”. Il 20 dicembre scorso hanno invaso la Chiesa della Maddalena per rappresentarvi “l’aborto di Gesù”, e poi orinare sull’altare. Non si sono sentite grida d’indignazione da parte dei ministri del governo. La chiesa cattolica se ne lamenta, ma l’eco non si riesce a sentire». (4)

Non stupisce che su questa stessa linea si giunga alla negazione degli altri genocidi. L’ultimo esempio lo ha dato l’avvocato Maitre Jacubowicz con il coraggioso rilascio di Frédéric Taddei. Maitre Jacubowicz dopo il rilascio ha dichiarato a Taddei che egli non voleva che si relegasse l’antisemitismo al livello d’un crimine come gli altri, ma che bisognava elevarlo al rango di crimine numero uno, insomma una nuova religione. Che si fa allora con il genocidio degli Armeni? E con i genocidi ruandesi? Si misura l’importanza d’un genocidio in base al numero dei morti? Essere gasati e bruciati è forse peggio che essere decapitati con il machete a causa della propria origine? Non avremo risposta.

Perché la Shoah è diventata sacra?

Sta di fatto che si è arrivati alla saturazione. “Troppe tasse uccidono le tasse”, diceva Jacques Chirac. Mutatis mutandis, “troppa Shoah uccide la Shoah”. L’autore dello scritto prosegue: «Il richiamo costante alla Shoah, negli articoli, nei film, nei discorsi, come anche nella scuola, lungi dal costituire una prevenzione, crea una sorta di subdola fascinazione per le “identità”. Incoraggia la “competizione vittimista”. […] Questa commemorazione serve comunque a Israele, che sta facendo partire un programma di tre anni per incoraggiare un numero in crescita di circa 600.000 ebrei francesi a partire per Israele. L’anno scorso oltre 3000 ebrei hanno compiuto la loro Aliyah (immigrazione ebraica in Israele, ndt), una tendenza che l’European Jewish Press attribuisce alla “mentalità sempre più sionista della comunità ebraica francese, soprattutto tra i giovani, e alla manifestazione degli sforzi dell’Agenzia ebraica, del governo israeliano e delle ONG per coltivare l’identità ebrea in Francia”. Un modo per incoraggiare l’Aliyah è di spaventare gli ebrei con la minaccia dell’antisemitismo, sostenendo che i numerosi ammiratori di Dieudonné siano tutti potenziali nazisti»(6).

«Le dichiarazioni di “unicità” dell’olocausto nazista, scrive James Petras, si fondano su argomenti deboli. Basano le loro argomentazioni sulla quantità delle vittime: sei milioni di ebrei». Proprio nello stesso periodo i nazisti e i loro alleati hanno sterminato 20 milioni di civili sovietici, in maggioranza russi. E i giapponesi hanno sterminato 10 milioni di cinesi, scomparsi tra il 1937 e il 1942. Furono uccise circa 11 milioni di persone, tra portatori di handicap, testimoni di Jehova e altri. Heinrich Himmler disse: «Tutto il popolo polacco scomparirà dal mondo». Non parla di ebrei in quanto tali. Furono uccisi due milioni di zingari. Del resto, nella storia, ci sono stati molti genocidi che alcuni definiscono olocausti; parlando dei misfatti della colonizzazione belga sotto Leopoldo II, Hochschild scrisse: «Dal 1880 al 1920 il Congo è teatro di uno dei maggiori olocausti della storia: la metà d’un popolo di venti milioni di persone viene sterminato»(7). Chi se ne ricorda?

In un testo tanto coraggioso quanto efficace, Norman Finkelstein, la cui famiglia morì deportata, denuncia sia la strumentalizzazione politica che lo sfruttamento finanziario della sofferenza degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Finkelstein distingue l’olocausto nazista, evento storico nel corso del quale furono sterminati milioni di ebrei, e l’Olocausto con la maiuscola, il suo abuso ideologico. «L’industria dell’Olocausto trasforma la memoria di Auschwitz in garanzia ideologica e in merce redditizia. Riporta un intero percorso ai metodi utilizzati, che appartengono alla categoria del ricatto ai buoni sentimenti, traendo appoggio dall’artiglieria pesante delle pressioni economiche americane. L’altra componente di questa duplice estorsione è che il denaro così ottenuto, invece di arrivare alle vere vittime sopravvissute – o ai loro eredi – finisce nelle casse delle organizzazioni ebraiche legate agli Stati Uniti o a Israele»(8).

Israele si crea sempre più nemici nel mondo per la sua politica di colonizzazione ed espulsione, in violazione di tutte le risoluzioni dell’ONU. Ricordiamo che su proposta dell’Arabia Saudita (iniziativa di Riyad nel 2002) i paesi arabi erano pronti a sviluppare delle normali relazioni con Israele, se solo la questione palestinese avesse trovato una soluzione onorevole tale da preservare la dignità dei palestinesi, che, occorre ricordare, accettano di vivere in pace su meno del 20% della Palestina originaria. E’ questo il prezzo della pace nel mondo.

Professor Chems Eddine Chitour
Mondialisation


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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda flyingsoul » 24/01/2015, 10:46

Anche se riguarda la geopolitica mondiale, mi sembrava giusto collocarlo in questa sezione. Ne riporto il passo più in tema:

I russi non capiscono l’infatuazione degli occidentali per gli ebrei, dato che gli ebrei russi sono ben integrati nella società. La narrazione dell’Olocausto non è popolare in Russia per un semplice motivo: talmente tanti sono stati i russi che hanno perso la vita nella guerra, che non vi è ragione per considerare gli ebrei come le vittime principali. Sono morti milioni di persone nell’assedio di Leningrado; la Bielorussia ha perso un quarto della sua popolazione. Ma soprattutto, i russi non si sentono in colpa nei confronti degli ebrei: li hanno trattati bene e li hanno salvati dai nazisti.


http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=14556
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Re: Il giorno della memoria ricordiamo tutto non solo Auschw

Messaggioda WilmaWorld » 18/03/2015, 17:33

Maxdivi ha scritto:
Jena Plissken ha scritto:Massimo rispetto per la tragedia degli ebrei penso che ad Auschwitz / Birkenau e in altri campi chiunque debba andare almeno una volta nella vita ed essere informato su dove si può arrivare con la fede cieca nei propri leader però come al solito non si parla mai del resto come se contassero solo le cifre o l' esposizione mediatica

il rappresentante di Hitler, Nojbaher Herman ha scritto :
« Quando i principali capi ustascia affermano di aver ucciso un milione di serbi ortodossi (considerando neonati, bambini, vecchi e donne), per me è un'esagerazione. Sulla base dei documenti avuti, hanno ucciso 750.000 civili indifesi »

ah be allora :( solo nel lager di Jasenovac che ho visitato in croazia ne furono uccisi quasi 100000 ;)

sembra che i serbi, zingari ebrei jugoslavi non siano mai esistiti ;) e che i loro aguzzini i cattolicissimi croati non erano poi così cattivi ;)
questo per amor di verità e nessun atteggiamento filoserbo o anticattolico ;)


Estenderei il giorno della memoria...o ne creerei un altro il giorno seguente per ricordare tutte le vittime civili della guerra mondiale senza distinzioni.


Condivido il pensiero di Maxdivi e metterei ogni giorno il giorno della Memoria per le vittime che hanno subito ogni tipo di sopruso....non dimentichiamo queste cose!! :)
WilmaWorld
 

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