Polska Octobre 2008 wawa-starachowice-wroclaw-wawa

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Polska Octobre 2008 wawa-starachowice-wroclaw-wawa

Messaggioda Nanni » 22/01/2009, 1:06

Sta volta si parte da Villa San Giovanni, con il treno proveniente dalla Sicilia carico di pellegrini, non è un periodo di ferie, e la maggior parte dei mie ignari compagni di viaggio sembrano semplicemente viaggiatori occasionali. Il treno neanche volerlo fare a posta ha i soliti 30 minuti di ritardo, tra di noi in attesa c’è anche un pappone calabrese, con panza rigonfia e adornata da un bel crocifisso d’oro immerso nella peluria, lasciato trasparire dai 7 bottoni lasciati volutamente aperti. Il clima suggerirebbe di coprirsi, la ragazza con minigonna inguinale è d’accordo con me ma solo dalla cintola in su. Il Mercedes del pappone è lasciato incustodito nel centro della piazzetta antistante la stazione, con tanto di chiavi lasciate nel quadro, sedili in pelle bianca , stereo acceso su RDS, e per lo meno ci viene risparmiato l’ascolto di Nino D’angelo a tutto volume. Gente trafelata arriva di corsa chiedendo informazioni: calma gente, treno in ritardo, asciugatevi che vi viene un malanno. L’aria dello stretto sferza umida e fredda, la temperatura direbbe collezione primavera/estate il vento non è assolutamente d’accordo. Io non mi scompongo, sempre con il mio giubbotto inutile, sempre troppo caldo in primavera e sempre troppo freddo in autunno.
Nello scompartimento sono in compagnia di 3 ragazzi, due militari di ritorno in caserma, l’altro di ritorno non si capisce bene dove e da dove. Mi chiedono se sono di Roma, orecchio fine l’amico, visto il mio accento non proprio dolce ed equivocabile.
“Ciao amore, siamo sbarcati in continente” che strano effetto che mi ha sempre fatto questa parola: continente! Terra! Terra! Poi quel “sbarcati” in pieno stile militare! Che sfigato, ho pensato ingiustamente, gia ti hanno mangiato il cervello, eh? Gia parli di sbarchi, dovrei provare stima per gente che va all’estero per portare democrazia, ma non riesco a non vedere semplicemente ragazzi che non trovando lavoro provano l’ultima disperata carta: arruolarsi. Per andare poi a morire , cornuti, su qualche mina in zone dove noi vorremmo semplicemente andarci a passeggiare, dal Danubio all’ Afghanistan. Parla con la fidanzata, gli dice di andare piano con la macchina al ritorno dalla festa, di non bere, o di far si che chi guidi non beva. “divertiti amore” gli dice prima di un “anch’io ti amo” privo di vergogna ed alta voce. Non riesco a smettere di pensare che la sua fidanzata si stesse, gia, facendo scopare da un altro, retaggi di una cultura che si è insinuata senza che me accorgessi? Mancanza di fiducia nell’umanità in generale? Pessimismo? Non lo so, mi giro verso la parete cercando di trovare la posizione migliore per dormire, ma l’ultimo pensiero è per quel ragazzo che inquieto non prende sonno, mentre il suo collega gia russa, e per la sua ragazza che gia se la starà spassando tra la braccia di un altro, ma a me che me ne frega...?penso e dormo.
A Roma veniamo svegliati dal cuccettista che ha il suo bel da fare per svegliarci, bussando ripetutamente e con violenza alla porta dello scompartimento. La temperatura è decisamente bassa e l’umidità aumenta il senso di malessere, ho abbastanza tempo e cosi con calma vado a fare colazione, che poi consiste solo nel mio striminzito caffé. Giro un po’ per Roma Termini cercando di notare qualcosa di interessante, ma niente degno di nota si affaccia ai miei occhi, e cosi decido di prendere il treno per Ciampino, destinazione aeroporto. La mia vicina di seggiola sul pessimo e sporco treno regionale mi sorride, in due fermate si può sempre cercare di spillare un numero di telefono, non si sa mai nella vita! Un avvoltoio mi anticipa, troppo lenti e macchinosi i miei pensieri. Troppo arrugginito, fa niente, nel bus faccio amicizia con una ragazza spagnola, che ha il cognato di Reggio…ma quanti siamo? E soprattutto dovremmo smetterla di andarci a trovare fidanzate straniere.
Ma dove sto andando? Ah gia quasi mi dimenticavo, un mio amico, tanto per cambiare, si sposa con una ragazza polacca! Impossibile chiedermi di rinunciarvi. E cosi eccomi in viaggio per raggiungere Starachowice, immerso nel nulla della pianura centrale della Polonia, situata tra Warszawa e Krakow. Il mio volo è Roma-Warszawa operato da Wizzair, dalla mia Wizzair.
L’avventura inizia subito, a Fiumicino, infatti , ci sono i parenti dello sposo che partono con Alitalia, spendendo per il biglietto quello che io ho per il tutto il soggiorno. Questo giusto per ringraziare Alitalia del NON-servizio che ci rende. Ma tant è che uno degli zii decide di partire con solo la patente e morale della favola, nessun problema sul Reggio-Roma ma resta a terre sul Roma – Warszarwa come è ovvio che sia! Alitalia lo riprotegge sul volo del giorno dopo e cosi mi scanso il collo del doverlo portare con me. Al check-in scopro di non aver fatturato il bagaglio, errore da principiante, pago 20 euro, ca2zo!!! Nel frattempo però al desk per pagare il sovrapprezzo si era creata una fila enorme e quasi rischiavo di perdere il volo. Tutti a lamentarsi, per il bagaglio in più, per il peso in più, ed io a spintoni a dire io perdo il volo ora passo e il primo che parla lo mando a fanculo: detto, fatto!! “La prossima volta viaggio con Alitalia” – dice uno – “bravo” – gli rispondo – “ cosi la prossima volta siamo meno a fare la fila, tu la farai al desk Alitalia! Visto che anche li comunque si paga il sovrapprezzo peso bagagli”. Zitto con me, inveisce contro dio e la tipa del desk
Il volo è tranquillo, a Warszawa atterriamo appoggiandoci soavemente al suolo, scattano applausi, che sta volta il pilota merita. Qui è gia buio pesto anche se sono solo le 17:00. Cerco un taxi per raggiungere casa dei suoceri di Andre, so che sono cari quelli fuori dall’aeroporto ma contratto il prezzo che sarà comunque alto. penso, so che mi stanno per fregare ma sono anche stanco, molto stanco e ho bisogno di una doccia. 35 sloty, 10 euro circa. Si mi ha fregato, la casa è molto vicina anche se non riesce a raggiungerla, siamo nella strada giusta ma si ostina a dirmi che il numero 58 viene prima del 36. in polacco solo gli dico di andare avanti!! Al 58 rimane stupito che sia cosi avanti cosi dopo il 36, il 38, 40 ecc. tutti i pazzi a me penso! Scendo dall’auto per fargli capire che è giusto così , quando esce di casa il suocero di Andre che capisce subito che sono io il suo ospite, parla un po’ col taxista e in tutto questo io dimentico il mio zaino a bordo del taxi: bestemmio in polacco ed in turco!! Rinvengo quando capisco che nello zaino per fortuna non c’era più nulla, eccetto un lettore mp3 ormai andato, la vecchia sim polacca, tre panini con capicollo e provola, 5-6 euro in monete, la mappa di wawa i vari biglietti , carte d’imbarco e una bella penna. quella si ca2zo. Ah gia, lo zaino! Passaporto cellulare e portafogli salvi meno male!

Flash back:
L’aereo Wizzair è come sempre caldo ed accogliente, ed io mi dirigo al mio solito posto: l’uscita d’emergenza. Era da molto che non viaggiavo con la mia compagnia preferita e cosi non sapevo che i posti centrali venissero lasciati liberi a chi avesse la briga di riservarli, pagando un plus, via internet! Sorrido all’hostess, le spiego che conosco la procedura per aprire il portello d’emergenza, parlo inglese, e in caso qualcuno avesse prenotato il posto mi sarei dileguato. L’angelo biondo mi risponde che va bene cosi, che posso stare, sta per chiedermi se sono un collega? Cosi sembra, le avrei detto: certo! Come ogni volta che me lo chiedono, come quella volta che viaggiai da collega, ma all’epoca era un’altra storia. Roba da fare invidia al diavolo, anche gratis! E stewart non lo sono mai stato. La coppia che mi si siede accanto, lui Italiano e lei Polacca, semplice come dire che stanno andando a trovare i suoceri, che lei vive in Italia, che là si sono conosciuti, che si sposano, che lei è incinta è gia un fuori programma piacevole, che lui fa il cuoco e vuole aprire un ristorante italiano a Lodz anche suona diverso. Meno male. Lui ha paura di volare suda e si vede, anche se non si sente per fortuna. Gli chiedo se ha paura: e mi risponde che no! “figurati dopo più di 400 lanci come posso avere paura, mi mette un po’ d’ansia l’uscita d’emergenza” !! boh !! “Ma certo” dico e invece penso eccolo un altro militare super eroe (ancora non so che fa il cuoco, anche se non so quale delle due è una cazzata , o forse entrambe o nessuno delle due…è un cuoco della naia!!!), sto giro capitano tutti qui, quando li hai fatti 400 lanci, che ce l’hai a fior di culo dalla paura. Io invece non lo so più se ho paura di volare, preferisco il treno, e comunque dormo che è meglio. End

Ho fame e quei panini avrebbero fatto al caso mio, erano di quelli morbidi per tenere il lungo viaggio, capicollo e provola poi si sposano benissimo anche se mancavano “i ‘livi scacciati ” ho l’acquolina! Per tutto il viaggio la valigia sarà un tormento so di dover cambiare spesso posto ed ogni cosa deve stare al suo posto , cercando di evitare che il vestito con camicia e cravatta al seguito non si stropiccino troppo.
Faccio una doccia calda, fumosa e piacevole, fuori fa freddo, peccato essere soli. Cerco di vestirmi in modo da non soffrire troppo il freddo, visto che il mio giubbotto inutile non mi aiuterà, ho, però, il cappello peruviano con i copriorecchie, il pallino in cima e i cordoncini penzolanti.
Il B&B è molto curato, il salone è disegnato benissimo la cucina è incastrata perfettamente, e non mancano la moka e il caffé. Il bagno è funzionale ed il letto comodo. In un angolo ci sono appese tutte le notizie per visitare Wawa, in Italiano, come prendere un Taxi come prenotarlo via sms, come arrivare in centro, sconti ecc, una zingaguida molto curata a disposizione.
Esco salutando il Suocero, Mi incammino sotto il cielo nero e freddo della Polonia, le strade sono maledettamente deserte e si respira finalmente aria d’Est, con le case con i cortiletti infangati, i sotto tetti bassi con la legna a stagionare, la strada ed il marciapiede separate dal canale dello scolo delle acque piovane, i campi arati a fine settembre e pronti a subire i cambiamenti , previsti e voluti, del tempo, per essere pronti alle semine primaverili di maggio, questi terreni a settembre prossimo saranno pieni di mais o girasoli e quelli seminati adesso, invece, saranno a luglio rigogliosi di orzo o grano. La Stazione della WKD di Wawa Salomea è quanto di più volgare ( nell’accezione geometriana) ci possa essere: una pensilina immersa nel nulla tra due file di rotaie che attraversano un piccola strada a doppio senso, il tutto immerso nel nulla. Non siamo però lontani dal centro, il treno, che è dei tempi dei canonici di legno, non impiega più di 10-15 minuti a raggiungere il capolinea: Warszawa Śródmieście WKD. Se siete in grado di uscire dalla stazione senza perdervi nei tunnel sottostanti, dovreste venir fuori alla luce del sole o dei lampioni nel triangolo tra il Marriot (grattacielo) il palazzo della cultura, la stazione di Warszawa Centralna e il nuovo centro commerciale Terazy.
Impossibile non perdersi nei tunnel, nella Wawa che vive e muore nei tanti sottopassaggi, dove si mischia il passaggio pedonale al sottopasso dei binari della PKP o della WKD , non stupitevi se ad un incrocio nel sottopassaggio, la stessa località vi viene indicate nelle opposte direzioni. Non fermatevi a capire, non serve, non perdete di vista dove state andando, io mi fermo a comprare un panino con la cotoletta, il panino è del ’12 ( 1912 ) la cotoletta del ’15, la fame è presente, è rende tutto buonissimo: il miglior cuoco. Come la chiama mio padre.
Ci vorrebbe un trattato per descrivere i Tunnel, dio come mi affascinano i tunnel sporchissimi con i bagni puliti, che profumano di mastrolindo al limone, do una manciata di monetine alla donna della pulizia che mi regala un sorriso e mi chiede se voglio della carta igienica più morbida, pulita nuova. Ringrazio e rifiuto, anche perché nello stomaco ho quasi nulla, e quindi nulla da espellere. Queste donne che non vedono mai , o quasi mai il sole, anche perché quando escono da li , Wawa non offre certo il tempo Italiano con sole e caldo, che sempre sorridono per uno sloty in più. All’uscita sono io a sorridere alla presenza di due angeli biondi, che però nella velocità con cui ricambiano il sorriso si volatilizzano. Anche qui sono arrivati i video poker, maledette macchine mangia soldi. Io che sono un giocatore, ma si può giocare e sperare di vincere contro una macchina?
Esco dal Tunnel dal lato sbagliato anche se non è che sappia esattamente dove stia andando , non ho neanche più la mappa, e sono passati 4 anni, non ricordo molto ma ugualmente mi incammino tra il freddo i negozi che chiudono e la gente affaccendata che corre. Non ricordavo Wawa così frenetica, Welcome in U.E.!!!
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Re: Polska Octobre 2008 wawa-starachowice-wroclaw-wawa

Messaggioda Nanni » 22/01/2009, 1:40

I negozi sono ancora aperti, ma tra il buoi pesto e la stanchezza mi sembra che sia già mezzanotte. La memoria inizia a tornarmi e cosi cerco di dirigermi verso i posti conosciuti, per familiarizzare entro in un postaccio e dico al barista jeden wodka a jeden piwo , non capisce bene sa che non sono polacco ma non capisce se lo parlo se vivo li insomma finisco il tutto in 10 minuti chiedo il conto con la mimica della testa muovendola verso su e lui mi dice un numero che non afferro…e allora pago con una banconota “grossa”!!!

L’aria è pungente. Laura risponde che non verrà stasera, è fuori per lavoro, ci credo? Boh si dai ci credo, ci voglio credere. Vado in nowy swjat (credo, sto giro non ho appunti per queste due prime notti) e tra un posto e l’altro tracanno un po’ di buona birra. Chiedo al barman se sa qualcosa in giro, mi da un paio di suggerimenti, mi scrive un bigliettino e mi dice di darlo al taxi, la disco si chiama underground, credo di sapere dov è e di esserci stato…ci andrò comunque nei giorni a seguire ma ancora è ovvio: non lo so.

La stanchezza si fa sentire, e comunque non ho voglia di andare a ballare e cosi me ne vado in giro , bar to bar, Wawa è sempre deserta, ciò non vuol dire assolutamente che non ci sia divertimento, anzi, i locali sono ben frequentati e sempre pieni, ma in giro sembra che nessuno sia uscito di casa.

Wawa ha un fascino incredibile, penso sia necessario passare da qui per poi visitare il resto dell’est, la stazione della WKD è un concentrato di volgarità unica, il palazzo della cultura, wawa centralna, mentre scrivo scorro con gli occhi i ricordi, mi stringo nel mio giubbotto inutile e la signora della biglietteria non capisce che biglietto darmi, solomea dico dopo averlo letto nel poster vecchio appeso al lato.

Il treno parte tra 20 minuti, avrei potuto prendere un taxi, ma non mi sarei perso quella corsa della notte per nessun motivo, sono tornato a quell’ora anche per quello. La fauna che mi circonda è formata di omogenei insiemi, gruppetto di fanciulli mezzo pank mezzo non si capisce cosa stanno in un angolo con birra in lattina, gruppetto di ragazzine che se non fosse che sono ragazzine uno penserebbe che magari minchia se ero ragazzino, anche loro con le birre ma dall’altro lato. Al centro due signori/ragazzi panza e birra, una signora che sembra una ricca decaduta e una giovane hostess, io mi dirigo sulla fascia. Ricevo una telefonata e parlo in italiano suscitando l’interesse delle ragazzine, l’hostess invece scende senza battere ciglio. Scendo anche io. Sorrido e le ragazzine si spintonano, una diventa più rossa di un pomodoro, i fanciulli non mi sorridono, ma sorrido anche a loro.

Notte wawa!
Ricevo due sms:
1) mio zio arriva domani tocca andarlo a prendere all’aeroporto e portarlo alla stazione degli autobus e da li fargli prendere un bus per starachowice tu quando vieni?

2) jutro!!! See you Tomorrow!

Rispondo:

1) Cazzo, ok ma dall’aeroporto si prende un taxi e viene dove dico io.

2)Tak! I call you Tomorrow!
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Re: Polska Octobre 2008 wawa-starachowice-wroclaw-wawa

Messaggioda Daje » 23/01/2009, 15:40

LOL the revenge of giubbotto inutile!
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Re: Polska Octobre 2008 wawa-starachowice-wroclaw-wawa

Messaggioda andre86 » 09/02/2009, 12:42

Nanni ha scritto:Wawa ha un fascino incredibile, penso sia necessario passare da qui per poi visitare il resto dell’est, la stazione della WKD è un concentrato di volgarità unica, il palazzo della cultura, wawa centralna, mentre scrivo scorro con gli occhi i ricordi, mi stringo nel mio giubbotto inutile e la signora della biglietteria non capisce che biglietto darmi, solomea dico dopo averlo letto nel poster vecchio appeso al lato.

Bello, come hai scritto, anche il trenino del WKD. :mrgreen:
Che prendo almeno due volte quasi tutti i giorni...

Nanni ha scritto:Il B&B è molto curato, il salone è disegnato benissimo la cucina è incastrata perfettamente, e non mancano la moka e il caffé. Il bagno è funzionale ed il letto comodo. In un angolo ci sono appese tutte le notizie per visitare Wawa, in Italiano, come prendere un Taxi come prenotarlo via sms, come arrivare in centro, sconti ecc, una zingaguida molto curata a disposizione.

Mi sembra che sei stato bene allora.....Chissà perchè c'era una zingaguida?? 8-) ;)
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