From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 10/12/2014, 0:48

Si anche a Sud ci sono nativi e comunità credo, più che vere e proprie riserve, riconosciute dal governo, lo stesso in Louisiana 4 insediamenti , oltre a gruppi musicali e non solo legati al Mardi Gras ;)

http://www.native-languages.org/louisiana.htm

qui c'è la mappa stato per stato

http://www.native-languages.org/states.htm

con veri e propri siti internet, anche gli indiani guardano al futuro :)

Da li risulta ci siano 5 insediamenti Seminole in Florida ;)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda cozzi11 » 23/12/2014, 18:21

Parlando di musica,ti consiglio di recuperare i documentari che hanno girato i Foo Fighters durante le registrazioni del nuovo album,hanno registrato un brano in una città diversa,un tour in città che secondo loro sono state fondamentali per la musica rock e blues.
Se riesci a recuperarli sono interessanti,per la cronaca li stanno trasmettendo sul canale sky arte.
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 23/12/2014, 18:54

cozzi11 ha scritto:Parlando di musica,ti consiglio di recuperare i documentari che hanno girato i Foo Fighters durante le registrazioni del nuovo album,hanno registrato un brano in una città diversa,un tour in città che secondo loro sono state fondamentali per la musica rock e blues.
Se riesci a recuperarli sono interessanti,per la cronaca li stanno trasmettendo sul canale sky arte.


grande Cozzi , idea molto interessante li cercherò ! ;) Anzi li ho già trovati e in queste feste me li spolpo :mrgreen:

le città sono :

Chicago, Austin, Nashville, Los Angeles, Seattle, New Orleans, Washington e New York,

a cui avrei aggiunto di mio Memphis per la fondamentale importanza al posto di Washington e le avrei fatte diventare 10 con Detroit e San Francisco, musicalmente parlando e non solo ;)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 23/12/2014, 20:29

Tra i miei consigli :

The Blues è una serie di 7 documentari del 2003 prodotta da Martin Scorsese e incentrata sulla storia della musica blues. Ogni episodio è stato diretto da un diverso regista, che ha esplorato un aspetto diverso dell'evoluzione del blues. La serie è stata trasmessa per la prima volta negli Stati Uniti sulla PBS.

La serie :

Dal Mali al Mississippi - Martin Scorsese
L'anima di un uomo - Wim Wenders
The Road to Memphis - Richard Pearce e Robert Kenner
Warming by the Devil's Fire - Charles Burnett
Godfathers and Sons - Marc Levin
Red, White and Blues - Mike Figgis
Piano Blues - Clint Eastwood
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 11/01/2015, 15:13

Chicago ghiacciata in questi giorni 18 foto che fanno rabbrividire ;)

http://www.ilpost.it/2015/01/08/foto-ch ... hicago-25/
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda obe » 19/01/2015, 19:20

Ho letto solo oggi di questo viaggio

Bello e ricco di spunti interessanti.. Poi l'on the road negli Usa ha sempre un fascino particolare
Ma da quel che ho capito, Nashville l'hai trovata un po' turistica.. Anche più di New Orleans.. Giusto?

Comunque , bello bello!
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 20/01/2015, 1:18

obe ha scritto:Ho letto solo oggi di questo viaggio

Bello e ricco di spunti interessanti.. Poi l'on the road negli Usa ha sempre un fascino particolare
Ma da quel che ho capito, Nashville l'hai trovata un po' turistica.. Anche più di New Orleans.. Giusto?

Comunque , bello bello!


Si a Nashville è tutto concentrato in una via o quasi a Downtown : la Broadway e quindi è ovvio che il turismo si concentri li , più che altro turismo interno, New Orleans al contrario è molto più dispersiva e interessante, se si è stufi di Bourbon Street e delle annesse strade turistiche si possono esplorare vari altri quartieri della città davvero veraci poichè ha molte più carte da giocare , sia a livello museale, locali, e chi più ne ha più ne metta, se per vedere Memphis e Nashville bastano 2 giorni o 1 giorno e mezzo pieno per New Orleans e dintorni basta a malapena una settimana e comunque almeno 4 giorni in città vanno via lisci e si avrebbe voglia di starci ancora un po' :)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 08/02/2015, 2:10

Intanto il Mardi gras sta impazzando a New Orleans come vorrei essere la

foto e web cam live qui :

http://www.nola.com/mardigras/index.ssf ... ch_sa.html

mi accontento approfondendo e leggendo il grande James Lee Burke e il suo ultimo libro tradotto in italiano L’urlo del vento che parla dei giorni di Katrina

Abbastanza recentemente hai scritto un racconto intitolato Jesus out to Sea, ancora inedito in Italia, e un romanzo L’urlo del vento, pubblicato da Fanucci, che fotografano la tragedia dell’uragano Katrina. La domanda è: come potrà rinascere New Orleans dopo quello che è accaduto?
Non credo di essere in grado di rispondere a questa domanda. Come dici giustamente tu la distruzione di New Orleans ha un solo nome: tragedia. Nel bene e nel male, penso proprio che la vecchia Louisiana sia andata perduta per sempre.


e visionando a giorni il maxi documentario su Katrina di Spike Lee

When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts

http://it.wikipedia.org/wiki/When_the_L ... _Four_Acts
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Maxdivi » 06/03/2015, 19:56

Visto il film Selma, che aveva consigliato anche Jena.

Film molto ma molto bello.
Ben interpretato il ruolo di King dall'attore e bene che si concentri su un episodio approfondendolo, piuttosto che sull'intera vita del personaggio narrandola superficialmente ;)

http://www.mymovies.it/film/2014/selma/
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Maxdivi » 08/03/2015, 11:49

Maxdivi ha scritto:Visto il film Selma, che aveva consigliato anche Jena.

Film molto ma molto bello.
Ben interpretato il ruolo di King dall'attore e bene che si concentri su un episodio approfondendolo, piuttosto che sull'intera vita del personaggio narrandola superficialmente ;)

http://www.mymovies.it/film/2014/selma/



A proposito del film, mi aveva molto colpito la canzone finale "Glory", e non mi ero accorto il film ha vinto l'oscar la settimana scorsa proprio per la migliore canzone originale.

Curiosita' nella canzone viene citata Ferguson ( sede delle proteste e scontri 2014 ) ed in vari passi recita :<<Selma is now>>


https://www.youtube.com/watch?v=HEFRPLM0nEA


Il film inoltre ultima curiosita' e' stato visionato alla casa bianca da Obama ( che ieri a Selma in Alabama ha rifatto la marcia sul ponte per il cinquantenario ), ma ha suscitato grandi polemiche poiche' rivisita ( secondo me finalmente ) la figura dei democratici e del presidente Johnson, fino ad oggi risulato ai piu' come paladino della democrazia e dei diritti ( che secondo me si e' accaparrato assieme a Kennedy conquiste sociali non sue, ma frutto delle lotte altrui e dell'epoca di movimenti di cambiamento che vivevano e che hanno dovuto subire per forza maggiore, come mostra giustamente il film, non che hanno proposto o incoraggiato ).

http://www.tgcom24.mediaset.it/spettaco ... 502a.shtml

Ad oggi come afferma anche Obama la questione resta non conclusa ( di questi giorni altri morti neri nel Wisconsin e Los Angeles ) :<< La Marcia non e' finita>>.
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 08/03/2015, 14:28

si Selma is now, anche se non sembrerebbe, il pezzo è un bel pezzo cita anche " that's why Rosa sat on the bus " l'autobus in cui Rosa Parks non cedette il suo posto ai bianchi ( o uno simile ) è ora esposto all'Henry Ford Museum di Deaborn vicino a Detroit , al di la della retorica Obama è andato al ponte di Selma per la ricorrenza e sicuramente non può essere insensibile al problema poi il ruolo di presidente è un' altra cosa, ho sentito che la moglie butta in mezzo Maidan e l' Egitto come seguito naturale delle evoluzioni delle proteste e marce della libertà di Selma ( bisogna vedere cosa ha detto in originale ovviamente non mi fido dei giornalisti ), se fosse sarebbe una minchiata come quando Renzi propone a Putin il modello Alto Adige per l' Ucraina , o ci sono o ci fanno, ma sentire certe cose è un insulto all' intelligenza.

Nel testo sono citate anche le infami leggi Jim Crow che mantennero nel sud l' ordine costituito almeno fino al 1965

http://it.wikipedia.org/wiki/Leggi_Jim_Crow

Proprio in concomitanza con la ricorrenza di Selma un altro afroamericano disarmato viene ucciso dalla polizia

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/E ... 3878.shtml

Maxdivi ha scritto:
Maxdivi ha scritto:
Il film inoltre ultima curiosita' e' stato visionato alla casa bianca da Obama ( che ieri a Selma in Alabama ha rifatto la marcia sul ponte per il cinquantenario ), ma ha suscitato grandi polemiche poiche' rivisita ( secondo me finalmente ) la figura dei democratici e del presidente Johnson, fino ad oggi risulato ai piu' come paladino della democrazia e dei diritti ( che secondo me si e' accaparrato assieme a Kennedy conquiste sociali non sue, ma frutto delle lotte altrui e dell'epoca di movimenti di cambiamento che vivevano e che hanno dovuto subire per forza maggiore, come mostra giustamente il film, non che hanno proposto o incoraggiato ).

http://www.tgcom24.mediaset.it/spettaco ... 502a.shtml

Ad oggi come afferma anche Obama la questione resta non conclusa ( di questi giorni altri morti neri nel Wisconsin e Los Angeles ) :<< La Marcia non e' finita>>.


Ottima citazione i democratici si fecero belli sulla pelle altrui e con le lotte altrui, i media per una volta come si vede nel film filmando cosa successe a Selma fecero un buon servizio scuotendo la coscienza dell' America ;)

Hard times in AMERICA ora e sempre come dicevo :(

sottobanco si sta lavorando alla realizzazione della conferenza Otra sugli Usa a breve l' annuncio ;)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 08/03/2015, 15:23

approfitto della ricorrenza per due approfondimenti che ho scritto recentemente

Il cinema Afro e altre storie

L' onda lunga della presidenza Obama sembra aver rivitalizzato, ma può essere solo una coincidenza, l' interesse del cinema americano per le vicende legate al popolo afroamericano, ai risvolti della guerra civile tra nord e Sud e alla questione razziale, da sempre lasciate in ombra per opportunismo o vergogna.
Con modi e tempistiche differenti dal Tarantino dell' epico Django Unchained, si è passati al Lincoln di Spielberg ( già sensibile al tema con Il colore viola e Amistad ) per arrivare ai più recenti 12 anni schiavo, la storia vera di un violinista di colore, Solomon Northup, che nel 1841 fu rapito dagli schiavisti e venduto, lui nato libero nel nord, ad un piantatore di cotone della Virginia e Selma : una rievocazione delle marce da Selma a Montgomery che dal 1965 segnarono l'inizio della rivolta per i diritti civili negli Stati Uniti, un film davvero di grande spessore dove viene finalmente analizzata la figura di Martin Luther King e dove si possono capire davvero molte cose sulla società americana.

Il buio oltre la siepe (1962 - To Kill a Mockingbird) resta comunque, tratto dal romanzo omonimo di Harper Lee, uno dei film e romanzi più importanti del genere, sicuramente non si può dimenticare il grande cinema del nero Spike Lee che nel corso degli anni ha sempre mantenuto un livello qualitativo altissimo e un serio impegno nel suo lavoro verso la propria gente.

Interessante anche il filone della blaxploitation ( film d'azione, violenti che parlano di ghetti, sesso, droga, prostituzione, omicidi, guardie e ladri ) che influenzerà registi come Tarantino, che possono essere fatte risalire alla metà degli anni sessanta e principalmente alle rivolte nei ghetti afroamericani (soprattutto in quello di Watts, avvenuta nel 1965) alle battaglie per i diritti civili e all'avvento delle Pantere Nere.

Il prototipo della blaxploitation è considerato Rabbia ad Harlem ( tratto dall' omonimo romanzo del grandissimo Chester Hymes ) diretto nel 1970 da Ossie Davis. Il film narra di due poliziotti afroamericani che operano ad Harlem ed è il primo a contenere una colonna sonora soul e funky e a rivolgersi esclusivamente ad un pubblico afroamericano come in generale saranno tutti i film di questa corrente, e Hollywood fiuterà l' affare.

Il vero capolavoro resterà Rubare alla mafia è un suicidio, nella solita traduzione italiana farlocca , dell' originale Across 110th Street di Barry Shear (1972) che prende spunto dall' omonima canzone di Bobby Womach per tracciare una linea tra neri e bianchi tra Manhattan e Harlem a New York, un grandissimo film.

Tornando al toccante 12 anni schiavo, verso la fine potrete ascoltare Roll on Jordan, uno spiritual tradizionale , cantato dagli attori accompagnati dai loro battiti di mano, che non può lasciare indifferenti ed è un autentico inno alla libertà.

In questo esempio come in tanti altri casi si può capire la trasposizione e l'uso di messaggi biblici e cristiani da parte degli schiavi afroamericani ma con un differente significato, il fiume Giordano della canzone, non rimane solo metafora della Terra promessa e della libertà che varcarlo ( con l'aiuto di Dio ) sarebbe derivato al popolo ebraico.

"Quando il popolo si mosse dalle sue tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza camminavano davanti al popolo. Appena i portatori dell’arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca si immersero al limite delle acque - il Giordano infatti durante tutti i giorni della mietitura è gonfio fin sopra tutte le sponde – si fermarono le acque che fluivano dall’alto e stettero come un solo argine a grande distanza, in Adama, la città presso Tartan, mentre quelle che scorrevano verso il mare dell’Araba, il Mar Morto, se ne staccarono completamente e il popolo passò davanti a Gerico. I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore si fermarono immobili all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano".

Libro di Giosuè

ma nell'uso fatto dal popolo afroamericano è un chiaro messaggio di speranza e di fuga ipotetica verso la libertà attraverso il valicare due grandi fiumi : il Mississipi e l'Ohio, cioè sinonimo di aver lasciato gli schiavisti stati del sud e aver raggiunto i liberi stati del Nord America, ma per esteso passare il Giordano, inteso come ritorno a casa , invocava nella morte la finale redenzione e la fine delle tribolazioni terrene di una schiavitù ingiusta per giungere alla quiete della Resurrezione per chi credeva in Dio.

A maggio se tutto andrà bene e dopo esserci passati vicini in Israele nel nostro viaggio di Novembre 2013 valicheremo il Giordano ( ( metaforicamente si spera :) arrivando dalla Giordania per ritornare in Israele, Roll Jordan Roll ......

https://www.youtube.com/watch?v=mAZhQQN758g


Filmografia provvisoria afroamericana

"Uomo bianco tu vivrai" di Mankiewicz (1950 )

"I gigli del campo" di Ralph Nelson (1954)

"La parete di fango" di Stanley Kramer (1958)

"Il buio oltre la siepe" di Robert Mulligan(1962)

"Indovina chi viene a cena" di Stanley Kramer (1967)

"La calda notte dell'ispettore Tibbs" di Norman Jewison (1967)

"Il colore viola" di Steven Spielberg (1985)

"Mississippi" Burning di Alan Parker (1988)

"Amistad" (1997) di Steven Spielberg (1997)

" Precious " di Lee Daniels ( 2009 )

"Django unchained" di Quentin Tarantino ( 2012)

"The Butler" di Allen ( 2013 )

" Lilcoln " di Steven Spielberg ( 2013 )

"Dodici anni schiavo" di Steve McQueen ( 2014 )

" Selma " di Ava DuVernay ( 2014 )

Spike Lee merita un discorso a parte e bisognerebbe citare quasi tutta la filmografia non perdetevela !.
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 08/03/2015, 15:28

Il rovescio della medaglia : un altro articolo su New Orleans

La situazione di Detroit, abbandonata a se stessa, ha delle evidenti analogie con quella della città di New Orleans, anche se in questo caso con risvolti ancora più drammatici, la tragedia dell'uragano Katrina con la morte di più di 1800 persone e la devastazione dell'intero tessuto urbano di una buona parte della Louisiana, non è imputabile solamente ad eventi catastrofici, eccezionali ed imprevedibili, ma era prima o poi nell'aria ed è e rimane una vergogna nazionale per uno stato democratico e leader mondiale come gli Stati Uniti.
I tagli ai bilanci e il menefreghismo dell'organizzazione statale e federale nel corso degli anni, non hanno consentito la manutenzione, l' ampliamento e il consolidamento degli argini e delle dighe che avrebbero perlomeno permesso di limitare i danni senza gettare tutta la città e i suoi dintorni sott'acqua per la tracimazione del Lago Pontchartrain.
Basti pensare che la Louisiana, è una terra ricca di petrolio e gas, ma quasi nulla dei profitti resta allo Stato della Louisiana : le piattaforme sono in mezzo al mare, leggi ad hoc e lo sfruttamento delle enormi risorse da parte del Texas ( società di Houston), hanno reso questo enorme tesoro sottoterra, solo controproducente per gran parte della popolazione locale, vediamone le ragioni.
Nel corso degli anni i petrolieri e le società di trivellazione hanno modificato con i loro scavi per pozzi, oleodotti, ricerca di nuove vene e lavori annessi, l' intero ecosistema già fragile della regione, senza nessun serio piano ambientale.
Le lagune e i terreni si sono erosi, mangiate dal mare, i detriti del Mississipi non hanno più potuto contribuire con la loro massa al consolidamento delle terre, miglia e miglia di canali artificiali hanno devastato e alterato un già fragile ecosistema naturale.
Ancora una volta l' avidità e la mano dell' uomo ( fin dagli anni 70 e l' ultimo presidente era Bush con la sua lobby di petrolieri ed è detto tutto ) ha devastato un territorio unico e delicato, a nulla sono valse le cause di risarcimento intentate negli anni contro le potenti lobby petrolifere, con Katryna tutti i nodi sono venuti al pettine, anzi si è fatta piazza pulita e si ci è gettati nel business della ricostruzione, senza nessun rispetto della vita umana e di chi ha perso tutto e non poteva o voleva scappare (in gran parte la popolazione meno abbiente e afroamericana).
Da non dimenticare anche la pessima gestione dell' emergenza, dei soccorsi, e delle centinaia di migliaia di senzatetto sparsi come profughi per tutti gli Stati Uniti e accolti da tutti malvolentieri, con famiglie separate e disgregate, proprio in stati più ricchi e organizzati o in città diverse queste persone hanno capito e a volte hanno deciso di restare, tutte le carenze dello stato e delle città in cui vivevano, in materia di qualità della vita, scuola, trasporti e sanità.
Il lungo documentario di Spike Lee : When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts, chiarisce questi e molti altri aspetti e come New Orleans e la Louisiana non saranno più quelli di prima.
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda cozzi11 » 08/03/2015, 16:34

Nella lista dei film aggiungerei anche "A spasso con Daisy" con Morgan Freeeman e forse per diversi aspetti anche "Le ali della libertà".
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Maxdivi » 08/03/2015, 22:10

Esatto, come dice Jena le questioni ambientali negli Usa sono molto gravi e purtroppo la corsa al denaro sfrenata non ne tiene affatto conto.
Ricordiamo anche la vicenda del disastro petrolifero nel golfo del Messico stesso.

Una cosa che ho notato e non sapevo e' l'uso legale ed ufficiale che si potesse fare della bandiera degli Stati Confederati d'America.
Nel film il governatore dell'Alabama usa praticamente solo quella.
Ossia il poterla esporre in sede governative ufficiali.

A tal proposito ho trovato questo:

http://archiviostorico.corriere.it/2000 ... 6994.shtml

http://archiviostorico.corriere.it/2000 ... 2903.shtml


Purtroppo la bandiera e' stata a lungo abusata e quindi identificata come simbolo di orogoglio razzista dei bianchi.



Qu il Monte Rushmore sudista, Stone Mountain:

http://it.wikipedia.org/wiki/Stone_Mountain
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 09/03/2015, 13:44

La questione della bandiera confederata non è ancora chiusa, cito un aneddoto : ad un recente concerto il leader di un gruppo newyorchese mi ha chiesto gentilmente di non pubblicare foto che lo ritraevano sotto la bandiera sudista.
Tale bandiera era stata lasciata dal gruppo sudista supporter e non era stata tolta come di solito si faceva per dimenticanza generale, della serie suono con gruppi sudisti nella stessa sala o insieme a loro ma non voglio essere identificato con la loro bandiera che richiama sinistre idee del passato ;)
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Lago » 09/03/2015, 19:19

https://www.youtube.com/watch?v=1ZOozDHL0LA

https://www.youtube.com/watch?v=oAFjBSPUQJk

comunque l'orgoglio sudista esiste sempre .....

finche rimane nel folklore ...
Lago
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 09/03/2015, 19:58

Lago ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=1ZOozDHL0LA



I Lynyrd Skynyrd sono tra i miei gruppi preferiti di sempre e Sweet Home Alabama un capolavoro che con il suo riff fa ballare anche le pietre fu fatta in polemica con il Neil young di Alabama che non fa certo un bel quadretto del sud

leggetevi i testi ;)

https://www.youtube.com/watch?v=uD3bGEFxGC0

L' orgoglio sudista è sempre ben presente sentitevi questa band sconosciuta da noi

Charlie Daniels Band-The Souths Gonna Do It Again

https://www.youtube.com/watch?v=McIxMlOXbS0
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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 09/03/2015, 19:58

Lago ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=1ZOozDHL0LA



I Lynyrd Skynyrd sono tra i miei gruppi preferiti di sempre e Sweet Home Alabama un capolavoro che con il suo riff fa ballare anche le pietre fu fatta in polemica con il Neil young di Alabama che non fa certo un bel quadretto del sud

leggetevi i testi ;)

https://www.youtube.com/watch?v=uD3bGEFxGC0

L' orgoglio sudista è sempre ben presente sentitevi questa band sconosciuta da noi

Charlie Daniels Band-The Souths Gonna Do It Again

https://www.youtube.com/watch?v=McIxMlOXbS0

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Re: From Chicago to New Orleans : racconti e schegge sparse

Messaggioda Jena Plissken » 14/03/2015, 14:22

http://ilmanifesto.info/usa-il-sogno-vi ... splosione/

Usa, il sogno vicino all’esplosione
—  Alessandro Portelli, 12.3.2015
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