Berlino 2010

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Berlino è una città imperiale, subito ci si rende conto di questo come in poche altre città al mondo forse Parigi, Vienna , Roma, poi esistono tante altre Berlino quella nazista di cui è sopravvissuto poco, oltre ai fantasmi e ai progetti mai realizzati ( c’è più a Norimberga ) , legata con il Terzo Reich e con l’ infausto periodo della Seconda guerra mondiale e dell’Olocausto. La città bombardata da Russi e Alleati diventò un cumulo di macerie basta guardare una foto della bellissima piazza e zona della Postdamer platz prima della guerra, per rendersene conto, divenuta poi un piazzale polveroso, una terra di nessuno fino alla caduta del muro, ora è rinata con la sede della Berlinale, ( l’ importante festival del Cinema ), centri commerciali , locali, grattacieli , uffici e chi più ne ha più ne metta.
Con le macerie di Berlino spianate dai bulldozer furono create addirittura due colline artificiali una delle quali Teufelsberg detta la collina del diavolo è alta ben 114 metri.
Berlino città divisa e oasi occidentale dal 1961 all’ 1989 nel mare dell’ impero russo, è rinata in maniera differente dalla sue ceneri come chi è salito sulla torre della televisone di Alexander platz può aver visto con i suoi occhi ancor ora est ed ovest hanno differenti geometrie e architetture.
Non si può non vedere a riguardo dell’ influenza sovietica sulla città l’ immensa Karl Marx allee ( ex Stalin allee ) con le due torri simmetriche della Frankfurt Allee e i blocchi abitativi, entrando sotto i colonnati con relativi giardini si ci ritrova ad est, ma un est ben tenuto e curato stile Minsk.
Insomma a Berlino si respira storia in un clima internazionale e culturale di sempre grande fermento, ma non è solo una storia tragica, dal punto di vista culturale i musei di Berlino sono impedibili, quello che mi ha sempre affascinato in maniera maggiore è il museo di Pergamo nell’ isola dei Musei.
Questo museo davvero particolare nasce in seguito agli scavi tedeschi nella città Turca di Pergamo datati 1878, gli archeologi tedeschi scavarono per otto anni trovando un acropoli e reperti di un inestimabile valore, in seguito ad accordi con il governo turco ai tedeschi fu concesso di riportare in Germania la metà di quello che si era rinvenuto.
Impressionante la ricostruzione dell’ altare di Pergamo, tra le altre chicche del museo ricordiamo anche la porta del mercato di Mileto e la Porta di Ishtar con la via delle processioni originariamente costruita a Babilonia risale al IV secolo A.C.
Ma questi sono alcuni dei tesori artistici conservati a Berlino anche gli amanti della pittura moderna e contemporanea potranno trovare soddisfazione solo per fare alcuni nomi nella Nationalgalerie, Neue Nationalgalerie e nella Gemäldegalerie con capolavori della pittura italiana del Caravaggio , Mantegna e Botticelli, nonché riferimenti alla corrente artistica della Bauhaus e a Gropius, oltre a musei storici sulla Stasi, sugli Alleati, sul Check point Charlie , etc etc.
Una settimana a Berlino insomma va stretta , troppo da vedere , soprattutto per chi ama il viaggiare lento, forse meglio non ingurgitarla tutta in una volta ma rivederla a distanza di tempo, assaporarne le modifiche e gli aggiustamenti di questo cantiere sempre aperto sulla Storia del Novecento ma con finestre su tutte le altre epoche.
Sarebbe un peccato non perdere tempo nei parchi di Charlottenburg, al Sans Souci di Potsdam, la Versailles di Federico II o al Treptower park passeggiare sulle rive della Sprea ed ammirare la statua del soldato russo che spezza la svastica e il cimitero di guerra sovietico, così come sarebbe bello poter riservarsi il tempo liberi da istanze turistiche primordiali di prendere la u bahn e viverne i quartieri periferici dove magari c’è poco o niente da vedere ma si respira l’ anima sommersa della città ( come ho fatto questa volta a Pankow ).
Anche la notte riserva le sue gioie senza i prezzi da usura italiani , da bus ad una metropolitana e rete ferroviaria aperta 24 ore su 24 come nei posti civili, altro che patenti ritirate, divieti di vendere alcolici dopo le 2, orari di chiusura dei locali fissi, qui non c’è bisogno vai dove vuoi quando vuoi, senza rischiare nulla multe, incidenti, stress, magari al Cassiopea o nei locali di Friedrichshain oppure a Kreuzberg con i suoi mille locali o al Kunsthaus Tacheles solo per fare alcuni nomi.
Berlino insomma ti entra poco a poco sotto pelle.

LUCA TOCCO

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